Mani Tese promuove un sito interattivo dedicato ai ragazzi per diventare cittadini senza paura dell’economia superando l’analfabetismo di settore. Il 46% degli italiani non ha una formazione specifica in ambito economico, nonostante l’argomento sia al centro della vita quotidiana di tutti.
Tutti uguali
Resta difficile la situazione occupazionale degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità sensoriale. Lanciata una petizione per chiedere che questa figura professionale sia inserita nell’organico scolastico al pari delle altre riconosciute dal Ministero dell’istruzione, garantendo dignità lavorativa a migliaia di assistenti in Italia, precari da sempre.
Cambio di passo
La Fand e la Fish sono state ricevute dal ministro Fontana: chiesti una serie di interventi per modificare il decreto sul reddito di cittadinanza e rendere il provvedimento più vicino alle persone con disabilità. Fra le richieste: l’estensione della pensione, la modifica delle scale di equivalenza e l’esclusione degli assegni assistenziali dal computo del reddito.
Invisibili ma necessari
Oltre un milione di colf e badanti sono senza contratto. Secondo l’indagine dell’associazione Domina, il 60 per cento di lavoratori domestici non sono pagati regolarmente. Un mercato che ha registrato un boom con 10 mila di occupati in più in un anno.
Non è un Paese per mamme
Nella manovra misure poco vicine alle esigenze delle lavoratrici con figli. Il servizio di Giuseppe Manzo. (sonoro)
Nella legge di bilancio, il governo abolisce il voucher babysitter e i contributi per il nido. Per sindacati e associazioni sono stati cancellati anche gli sgravi contributivi che favorivano le misure di conciliazione tra vita privata e lavoro, come lo smart working e il part time. La manovra comprende anche il rinnovo di altri sostegni come il bonus nido e il bonus bebè, fino alla possibilità di avere un terreno demaniale a chi mette al mondo il terzo figlio, ma ad avviso della Cgil “non sono strumenti che hanno la stessa efficacia, soprattutto non hanno al centro la finalità del sostegno alle donne per poter tornare alla loro vita professionale”. Inoltre, anche le aziende virtuose che sono propense a politiche di conciliazione famiglia-lavoro non avranno alcuno strumento a livello di contrattazione aziendale.
Un mondo alla rovescia
Inizia oggi a Davos il Forum Economico Mondiale. Oxfam denuncia le crescenti disuguaglianze pubblicando il Rapporto “Bene pubblico o ricchezza privata?” in cui si mostra come il persistente divario tra ricchi e poveri comprometta i progressi nella lotta alla povertà, danneggiando le economie e alimentando la rabbia sociale in tutto il mondo.
Non ci siamo
“Sul Reddito di cittadinanza per il terzo settore è un passo indietro”. Così Roberto Rossini, presidente delle Acli e portavoce dell’Alleanza contro la povertà, commenta la nuova misura presentata la settimana scorsa dal governo nel consiglio dei ministri. “Ci sono aspetti positivi e negativi – aggiunge – ma viene meno una preziosa collaborazione con il mondo del non profit”.
Terra sporca
Sgominata in provincia di Latina una cooperativa fittizia che era in realtà una centrale di caporali. Oltre 400 braccianti lavoravano nei campi anche per oltre dieci ore di fila, senza pausa, a quattro euro l’ora. Arrestati sei italiani, sequestrati automezzi, beni e case.
Nuove povertà
Famiglie prima benestanti e ora colpite dalla crisi, che non riescono più ad arrivare alla fine del mese. Sono questi i clienti dell’emporio della solidarietà di Trieste. Sabato prossimo nel capoluogo friulano ci sarà la dodicesima raccolta alimentare. In campo oltre 400 volontari dalle parrocchie, Protezione civile e enti cattolici.
Più poveri se soli
I dati dei centri ascolto della Caritas di Roma. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
Sono 21.149 le persone incontrate in un anno dalla Caritas di Roma, di cui poco più di 15 mila si sono rivolti ai centri di ascolto diocesani, mentre i restanti 6 mila a centri attivi presso le parrocchie. “Anche se siamo portati a credere che le esigenze materiali siano più urgenti del resto, le persone raccontano qualcosa di diverso su di sé: ci invitano a considerare la profonda solitudine relazionale che si trovano a fronteggiare, molto spesso senza più energie residuali da mettere in campo”, si legge in “La povertà a Roma. Un punto di vista”, il Rapporto 2018 della Caritas di Roma. A parte il cibo, in cima alla lista dei bisogni per il 61,4% degli utenti, al secondo posto c’è l’ascolto, richiesto dal 46,4%. Simili le richieste nei centri di ascolto parrocchiali dove 8 utenti su 10 indicano il reddito inadeguato come problematica principale e al secondo posto la solitudine(13,6%). Altre problematiche sono la precarietà abitativa, l’isolamento, la gestione economica inadeguata, la fragilità psicologica, le malattie fisiche, la bassa scolarità, la conflittualità familiare, le malattie psichiatriche, la disinformazione e il disorientamento rispetto ai diritti esigibili, la disabilità.