Forse più un miraggio a leggere i dati Istat: contratti a scadenza per 8 giovani su 10, 800mila collaboratori iscritti all’Inps e 700mila stagisti impiegati nei posti di lavoro. Una battuta, quella di Monti, che non è piaciuta neanche al presidente di Auser, Michele Mangano.
Cooperative di comunità
È la proposta firmata Legacoop sulle liberalizzazioni da proporre al governo. Secondo il presidente Giuliano Poletti, potrebbe innescare un processo virtuoso così da dare “più protagonismo ai cittadini nella gestione dei servizi e nella valorizzazione dei loro territori”.
Senza lavoro
Allarmanti i dati Istat: a dicembre la disoccupazione ha raggiunto l’8,9%, quasi un punto percentuale in più rispetto all’anno precedente. Preoccupante la situazione dei giovani: sono a casa uno su tre.
Stabilità: un miraggio
Dal 2005 al 2010 nelle grandi imprese, rigorosamente con oltre 500 dipendenti, i nuovi lavoratori sono quasi tutti precari. Secondo un’indagine dell’Istat, infatti, oltre sette ingressi su dieci derivano da assunzioni a tempo determinato.
Le cooperative italiane si alleano
Il servizio è di Giuseppe Manzo “a un anno dalla nascita, l’Alleanza delle Cooperative Italiane fa un ulteriore passo in avanti. Luigi Marino di Confcooperative sarà presidente, affiancato da due co-presidenti, Giuliano Poletti di Legacoop e Rosario Altieri di Agci. Questa la prima novità emersa da due giorni di lavori organizzati a Napoli il 26 e 27 gennaio. La consulta, di 90 componenti, assume il nome di assemblea e avrà poteri di decisione e nomina dei dirigenti. Imponenti i numeri dell’alleanza: 43mila cooperative, 1,2 milioni di persone occupate, 12 milioni di soci e 127miliardi di euro di fatturato. Nel corso dei lavori non è mancato il confronto sull’azione del Governo in materia economica e sulle liberalizzazioni”.
Welfare per tutti
C’è soddisfazione tra i rappresentanti del Forum nazionale del Terzo Settore dopo il colloquio avuto ieri con il sottosegretario al Lavoro Cecilia Guerra. Ascoltiamo Paola Menetti, presidente Legacoopsociali, presente all’incontro “abbiamo avuto modo di rappresentare la nostra preoccupazione per il fatto che nei territori quello che sta accadendo è proprio un dato di ridimensionamento pesantissimo per la presenza dei servizi di welfare. Si stanno tagliando e ridimensionando i servizi. Abbiamo apprezzato il fatto che la Sottosegretaria abbia sottolineato che non vi sia intenzione di procedere a ulteriori tagli, ma anzi si cercherà di provare a inserire qualche risorsa sul quello che è il tema tra tutte le parti considerato prioriatario, ovvero quello della non autosufficienza”.
Povertà, a Bologna è allarme giovani
Nel capoluogo emiliano è un rischio che corre un ragazzo su cinque. A dirlo è una ricerca della Fondazione Gramsci presentata oggi. Che certifica come chi non termina né il percorso di studi né quello di formazione professionale sia un potenziale indigente.
Welfare ed equità
Domani una delegazione di componenti del coordinamento nazionale del Forum del Terzo Settore incontrerà il sottosegretario del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Maria Cecilia Guerra. Al centro del dibattito il tema della drastica riduzione dei fondi statali destinati agli Enti Locali che sta mettendo in ginocchio un intero settore.
Liberalizzazioni al via
Dai taxi alle farmacie, settimana “calda” per il governo Monti. Che ricadute potrebbero avere questi provvedimenti con il mondo del terzo settore? Lo chiediamo ad Andrea Volterrani, dell’Università Tor Vergata di Roma: “Le liberalizzazioni sono in realtà qualcosa che non ha niente a che vedere con il terzo settore…sono un po’ provocatorio, perché sono qualcosa che sta nell’ambito di una logica completamente diversa che ha a che fare con il libero mercato e con, qualche volta, l’uso strumentale del termine “merce”. Qualcosa che non a che vedere con il modo, la logica, l’origine ed i valori a cui dovrebbe far riferimento il terzo settore”.
Povera Italia
Allarmanti gli ultimi dati forniti dall’Istat: il 4% della popolazione del nostro Paese vive in assoluta povertà. E un nucleo familiare su dieci poco al di sopra. Le previsioni per quest’anno non fanno presagire nulla di buono: la crisi galoppante aumenterà di fatto l’indigenza, e a rimetterci saranno soprattutto gli anziani.