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Fuga per la libertà


Sempre più profughi escono dalla Siria per paura e disperazione. Il servizio da Arsal, a pochi chilometri dal confine siriano, è di Sonia Grieco. “Sono almeno 5mila i profughi siriani arrivati negli ultimi mesi ad Arsal, città libanese a 10 chilometri dal confine della Siria. Alcuni sono ospitati dalle famiglie libanesi, altri si sono sistemati in 16 moschee in disuso e rimesse a posto dalle organizzazioni umanitarie. 120 persone hanno trovato rifugio in una ex scuola. Condividono 7 bagni e pagano un affitto di centro dollari al mese. La maggior parte è arrivata a pieda da Hama e da Homs. Negli ultimi 18 mesi oltre un milione e mezzo di persone sono scappate dalla Siria e circa 75mila sono arrivate in Libano. Soltanto lo scorso luglio il governo di Beirut ha consentito all’ alto Commissariato Onu per i Rifugiati di lavorare in questa zona ma non tutti i profughi sono stati registrati, molti di loro temono ritorsioni contro i familiari rimasti in Siria”.

No al carbone


Mentre tutta Europa discute di green economy e sostenibilità, in Italia la Campagna “Stop Enel” terrà domani a Civitavecchia la sua seconda assemblea nazionale. Caterina Amicucci di Re:Common “domani a Civitavecchia si svolgerà la seconda assemblea della rete Stop Enel che nasce con l’intento di mettere in collegamento e di far collaborare le comunità locali che sono negativamente colpite dai progetti energetici dell’Enel sia in Italia che in America Latina che nell’Europa dell’Est. Faremo anche una riunione di programmazione di quelle che saranno le prossime azioni dell acampagna stessa”.

La fame che avanza


La terra utilizzata per produrre biocarburanti per le auto europee avrebbe potuto sfamare 127 milioni di persone in un anno se fosse stata coltivata a grano e mais. Lo rivela Oxfam nel nuovo rapporto “Bad Bio”, e chiede a Bruxelles di rivedere la politica sui biocarburanti in un momento nel quale i più poveri soffrono sempre di più le conseguenze del vertiginoso aumento dei prezzi alimentari.

“Atrocità taciute”


“Atrocità taciute”. Torture, uccisioni, fughe. Con questo nuovo rapporto, che raccoglie le testimonianze dirette di decine di bambini e genitori rifugiati, Save the Children denuncia oggi le  crudeltà subite dalle più vulnerabili tra le vittime del conflitto. E si appella alle Nazioni Unite perché vengano impegnate più risorse nella documentazione di tutte le violazioni dei diritti dei bambini in Siria, affinché questi crimini non vengano più compiuti anche grazie all’impunità.

Riscatti sociali


Riscatti sociali. Mak Ravieng arriva a Roma per raccontare la lotta allo sfruttamento sessuale dei bambini della Cambogia. Che poi è la storia della sua infanzia, costretta da bambina a subire abusi e maltrattamenti. Oggi è diventata una psichiatria ed è in Italia a presentare i risultati del progetto di prevenzione dalla prostituzione e da tutte le altre forme di sfruttamento sessuale che Ecpat ha avviato dal 2006.

Una strada per la cooperazione


I continui tagli rischiano di mettere in ginocchio un intero settore. Gianfranco Cattai, presidente Associazione italiana ong.

Mali in peggio


Mali in peggio. Il Paese africano nel pieno di un caos politico e sociale. Ci racconta tutto Piero Confalonieri, coordinatore progetti di Terra Nuova, appena rientrato da Bamako. “Da gennaio di quest’anno la situazione in un paese bellissimo e tranquillo come il Mali sta precipitando. Tutta la zona nord del Paese, che è tre volte l’Italia, è in mano dapprima ai tuareg ribelli che da decenni continuavano una loro lotta per l’indipendenza e invece ora è in mano a gruppi islamici fondamentalisti. Si è dovuto procedere a ritirare quindi la presenza di cooperanti italiani per sicurezza, questo dopo una serie di pressioni all’ambasciata italiana e ora stiamo procedendo appoggiando direttamente le organizzaizoni locali”. 

Campanella solidale


Campanella solidale. La scuola è cominciata per molti ragazzi in giro per il mondo. In Afganistan, l’associazione Pangea ha da poco inaugurato una casa di accoglienza dedicato ai bambini provenienti da famiglie particolarmente povere e alle loro madri. Attualmente ospita 50 piccoli fino ai 10 anni che hanno a disposizione sale provviste di giochi, materiali per disegnare, un’aula per le lezioni, e una stanza per il riposo pomeridiano.

Il film anti-maometto scuote il Libano


Il film anti-maometto scuote il Libano. Sentiamo Sonia Greco, giornalista freelance da Beirut “lunedì c’è stata la prima manifestazione grossa contro questo film che è stata indetta da hezbollah. La cosa particolare è che si è tenuta in un sobborgo del sud di Beirut a maggioranza islamica e che per la prima volta dal 2008 ha fatto la sua apparizione pubblica il Segretario Generale di Hezbollah Hassan Nasrallah e ha ammonito gli Stati Uniti di non mandare in onda questo film nella sua versione integrale perché è una offesa al mondo mussulmano che si solleverà contro questa cosa”.

Il viaggio della speranza Da Fukushima alla Sardegna per guarire


Il viaggio della speranza Da Fukushima alla Sardegna per guarire. È l’obiettivo di decine di bambini partiti dal Sol Levante per curarsi dalle radiazioni accumulate dopo il disastro della centrale nucleare. L’iniziativa L’Orto dei Sogni prevede un mese di permanenza sull’isola per permettere al metabolismo dei piccoli di perdere parte delle radiazioni e rientrare a casa con un corpo più resistente.