Archivi categoria: Internazionale

Infanzia negata


Anche il Cipsi si unisce alla lettera inviata alle Nazioni Unite da 74 esperti di tutto il mondo per porre l’attenzione sul tema dei diritti economici, sociali e culturali dei minori che vivono in strada. “L’eliminazione di questo fenomeno – commenta il presidente Guido Barbera –  è una sfida enorme che deve coinvolgere l’intera umanità”. 

Compleanno nel deserto


Oggi Rossella Urru compie 30 anni. Rapita la notte del 23 ottobre nel campo profughi saharawi di Rabouni insieme ad altri due cooperanti spagnoli. Per l’occasione, lo zio della ragazza ha preso carta e penna. “L’amore per il prossimo è ciò che ti sostenta, che ti dà gioia e ti appaga” ha scritto nella lettera pubblicata oggi dall’Unione Sarda.

“Nessun funerale per il servizio civile”


Così il ministro Riccardi ieri a margine della tavola rotonda per capire il futuro di un settore in crisi che cerca risposte. “Siamo qui per porci il problema di come continuare e per porre le basi di un confronto”, ha detto Riccardi che però sui fondi a disposizione non ha avanzato alcuna promessa.

Mare mostrum


Trascorso l’inverno, Lampedusa torna ad essere meta di sbarco per i tanti che sono costretti ad allontanarsi da Paesi dove domina ancora instabilità e insicurezza. Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci “chiediamo al Governo di riaprire i centri di Lampedusa a partire da Contrada Imbriacola che è quello di primo soccorso e accoglienza e aprire un tavolo con le organizzazioni di tutela dei rifugiati per trovare per quest’anno, a differenza dell’anno scorso, di gestire questa vicenda delle frontiere, in particolare alla frontiera sud, in maniera civile”. 
 

Lotta contro il tempo


Allarme dell’Unicef sull’imminente catastrofe che incombe su più di un milione di bambini nella regione africana del Sahel. La stagione di “magra” negli otto paesi colpiti è alle porte. Per l’associazione umanitaria, questa sarà segnata da un crescente numero di bimbi nei centri nutrizionali che avranno bisogno di cure salvavita.

Siria shock


Un nuovo rapporto diffuso da Amnesty International denuncia l’incubo delle torture vissuto dalle persone vittime degli arresti di massa nel corso della rivolta siriana. Una escalation che ha raggiunto, secondo l’organizzazione per i diritti umani, un livello che non si vedeva dal periodo nero degli anni Settanta.

Spesa responsabile


Oggi è la giornata mondiale del consumatore. Tema centrale: la difficoltà nell’investire in prodotti finanziari, soprattutto a causa delle scarse informazioni. L’iniziativa è appoggiata in Italia da Adiconsum e Altroconsumo che hanno organizzato banchetti in diverse piazze del Paese.

Spesa responsabile


Oggi è la giornata mondiale del consumatore. Tema centrale: la difficoltà nell’investire in prodotti finanziari, soprattutto a causa delle scarse informazioni. L’iniziativa è appoggiata in Italia da Adiconsum e Altroconsumo che hanno organizzato banchetti in diverse piazze del Paese.

Gaza, prove di dialogo


Secondo alcune fonti locali, Israele e Hamas avrebbero raggiunto un accordo di tregua per porre fine agli scontri di confine che negli ultimi quattro giorni hanno causato la morte di venticinque palestinesi. Il giudizio della giornalista Cecilia Dalla Negra: “L’assedio istraeliano su Gaza è una costante e anche i raid e i bombardamenti sono purtroppo una costante silenziosa. Questa volta c’è stato un inasprimento della polizia, c’è stato un omicidio mirato verso Zuhair Qaisi, il segretario dei Comitati di resistenza popolare, è stato colpito però già il primo giorno dell’attacco e quindi non si capisce perché continuare a colpire la popolazione civile e fare tutta questa quantità inutile di vittime”.

Senza patria e senza diritti


Andrea e Senad, due fratelli di origine bosniaca, da un mese sono rinchiusi nel Cie di Modena, perché non in regola: né per restare in Italia, né per andarsene, nonostante siano nati nel nostro Paese. Sentiamo Cecile Kyenge Kashetu, coordinatrice nazionale del Movimento Primo Marzo: “credo che non bisogna sviare il punto della situazione perché esiste un tribunale che giudica il criminale e le persone che hanno fatto un reato e non è un Cie ovvero un Centro di Identificazione ed Esplulsione e da lì loro devono uscire perché non è il caso di stare lì dentro. Sono senza una patria e se hanno commesso di reati saranno giudicati per quello che hanno fatto ma attualmente i Centri di Identificazione ed Esplulsione  sono inutili da un punto di vista umano e inutili anche economicamente”.