Contro la strage di Parigi associazioni e società civile si mobilitano per dire no alla violenza. Il servizio è di Anna Monterubbianesi. “Reti, associazioni e società civile italiana. Tante sigle insieme per promuovere un Appello ed un piano d’azione contro il terrorismo e la guerra, il razzismo e i predicatori d’odio. Per la pace e l’umanità. Oggi iniziative nelle città, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nei circoli, nelle sedi sindacali, nelle parrocchie e un’assemblea nazionale a Roma per dimostrare solidarietà alle vittime dell’attacco di Parigi, senza dimenticare chi la guerra la vive quotidianamente, nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa. Per ribadire che la violenza va fermata e sostituita da una diversa idea di società, fondata sui valori di convivenza universale, democrazia, diritti e libertà.”
Fqts2020 – “C’è una grande voglia di apprendere, conoscere e approfondire”
Chiusa a Caserta la prima settimana intensiva di FQTS2020, il percorso di formazione dei quadri del terzo settore meridionale che coinvolge sei regioni del Sud: Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sardegna e Sicilia. E’ stata una settimana intensa e colma di interventi autorevoli e di partecipazione. Tantissime sono state le tipologie di attività didattiche applicate, oltre 320 i partecipanti che hanno lavorato sui 4 curricula in cui si articola il percorso formativo (Territorio, Cittadinanza, Futuro e Benessere); 50 docenti sono intervenuti nel corso dei 5 giorni di intenso lavoro, intervallato dalle ‘incursioni’ dei Social clown e le mappe visuali realizzate da Comunitàzione che hanno raccontato attraverso disegni e immagini tutte le giornate di questa lunga settimana formativa. “C’è una grande voglia di apprendere, conoscere e approfondire – commentano i promotori – la sfida per i prossimi 2 anni in cui si articola il percorso è FQTS2020 che questi temi diventino patrimonio delle organizzazioni per costruire un nuovo terzo settore nel Meridione.”
Tanti i temi che sono stati al centro della settimana di Caserta: si è parlato di innovazione sociale e rendicontazione, di esclusione sociale, di progettazione partecipata per la valorizzazione dei beni culturali, delle nuove frontiere dell’assistenza sociale ma anche di migrazioni, Primavera Araba e nuovi scenari internazionali. Uno sguardo che non ha potuto non soffermarsi sulla tragedia di Parigi: il segnale unanime inviato da tutti i partecipanti di FQTS, che ieri hanno osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime, è l’idea che la violenza non debba prendere il sopravvento sul dialogo e e che sia necessario continuare a promuovere la crescita di comunità coese e accoglienti. L’appuntamento con la formazione prosegue nei territori con gli approfondimenti sui 4 curricula nelle singole regioni, per far si che i partecipanti possano “mettere in pratica” i contenuti appresi, coordinandosi fra loro e utilizzando gli strumenti on line per collaborare.
FQTS2020 è promosso dal Forum Nazionale del Terzo Settore, Consulta del Volontariato presso il Forum, Conferenza Permanente delle Associazioni, Federazioni e reti di volontariato (ConVol), Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSVnet) e sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD.
E’ possibile seguire FQTS2020 sui social: Facebook – FQTS | Twitter – @progetto_fqts
E rivedere i lavori della settimana formativa su: Youtube – Progetto Fqts
È il commento del portavoce del Forum nazionale del terzo Settore, Pietro Barbieri. Ascoltiamolo. “Quello che accade a Parigi è un disastro, è un disastro per le piccole e grandi comunità, per il mondo intero, per l’Europa; è la situazione nella quale non ci vorremmo mai trovare. L’idea che la violenza prenda il sopravvento sul dialogo e sulla convivenza civile, è chiaro che è l’antitesi a quello che noi cerchiamo di promuovere ogni minuto della nostra vita di persone impegnate nel servizio alla comunità e nella crescita della comunità in cui viviamo, una comunità coesa e inclusiva di tutti.” Diminuiscono i minori reclusi nelle carceri italiane. È quanto emerge dal terzo Rapporto sugli Istituto di pena per minorenni realizzato da Antigone in collaborazione con l’Isfol. Alessio Scandurra, responsabile dell’Osservatorio sulle condizioni di detenzione. “I minori in carcere in Italia sono pochi. Da tempo viaggino attorno ai 400; nell’ultimo anno sono leggermente cresciuti, ma perché è leggermente cresciuta la platea, è cambiata in parte la legge, è un fatto indubbiamente positivo, perché significa che i giovani adulti, fino a un’età anche un pochino più avanti, possono scontare la propria pena in un contesto meno caratterizzato da una dimensione contenitiva, repressiva e più caratterizzato da una dimensione invece educativa, trattamentale, tesa al reinserimento della persona.” Dal rapporto “Marine litter 2015” di Legambiente sull’immondizia galleggiante emerge un quadro desolante. 32 rifiuti per chilometro quadrato. Tirreno, Adriatico e Ionio sono invasi da bottiglie, metalli, legno, scarti della pesca. Tra i casi limite la costa campana tra Mondragone e Acciaroli. La piattaforma che raccoglie 32 associazioni di studenti, insegnanti, genitori, forze sociali, sindacali e del terzo settore oggi in Parlamento per presentare proposte di modifica alla legge Renzi-Giannini. Una riforma, dicono, lacunosa in tante parti e in cui è ancora assente un piano sistematico per contrastare la povertà educativa. Mettiamoci in gioco, la campagna contro la ludopatia, e Ferrovie dello Stato insieme per dire no al gioco d’azzardo. Il servizio di Anna Monterubbianesi. “Sulle Frecce Trenitalia e sui monitor delle Stazioni, per questa settimana, saranno trasmessi spot per portare all’attenzione di tutti il problema della dipendenza da gioco, e dei rischi di quello che è diventato un grave problema sociale. Gli spot accendono i riflettori sulla illusorietà dei messaggi di promozione del gioco d’azzardo, con la risposta: “Più giochi, più perdi. (È matematico!)”. Soddisfatti i promotori della campagna perché l’accordo con FS consente un’ampia azione di sensibilizzazione su una patologia che colpisce oltre 250mila persone, e cioè l’1,6% della popolazione. Principalmente uomini intorno ai 35 anni, senza occupazione o con un reddito basso. Sì attendono, adesso, ulteriori segnali di attenzione da parte del governo.” Si allunga la lista delle associazioni che si costituiscono parte civile nel processo su Mafia Capitale. Tutte d’accordo sul ripensare un nuovo modo di cooperazione sociale. Ai nostri microfoni Laura Liberto, responsabile di Giustizia per i diritti per Cittadinanzattiva. Quasi 10 milioni di anziani vivono in case di proprietà: spesso vecchie, insicure e prive di ascensore. Sono i dati del rapporto sulle condizione abitative degli over 65 presentato questa mattina dall’Associazione Abitare e Anziani. Ai nostri microfoni il presidente Marco Di Luccio.
Un disastro per tutti
Numeri di speranza
Invasione di plastica
La scuola che cambia il Paese
Nel giusto binario
Guardare avanti
Un tetto scomodo
In cerca di giustizia




