La proposta lanciata la scorsa settimana dal ministro Alfano che invita i Comuni ad impiegare i richiedenti asilo in servizi gratuiti di pubblica utilità per aiutarli ad integrarsi divide il mondo delle associazioni. Il servizio è di Anna Monterubbianesi. “No al lavoro gratis dei migranti: diventerebbero schiavi”. Se alcune associazioni si dicono favorevoli alla proposta dal ministro Alfano, è invece netta la posizione del Forum Terzo Settore e delle Acli. I dati Eurispes sullo sfruttamento lavorativo, hanno indicato negli stranieri la categoria più a rischio, con 100mila lavoratori sfruttati solo nel 2013. “I migranti che arrivano in Italia per lo Stato italiano ufficialmente ancora non esistono. E non essendo ancora riconosciuti per il loro status, fargli svolgere attività lavorative o di volontariato significherebbe saltare le norme che regolano il lavoro, compiendo quindi un sopruso perché non avrebbero alcuna garanzia. La circolare proposta dal Ministro Alfano non è la misura adatta a poter strutturare attività lavorative. Sarebbe una forzatura. Il lavoro, come chiosa il Portavoce del Forum, va sempre pagato, altrimenti diventa sfruttamento”.
C’è poco da festeggiare
Nel weekend Lampedusa è stata teatro delle celebrazioni italiane della Festa dell’Europa. Un momento per mettere il vecchio continente davanti alle proprie responsabilità sulla questione migranti. La situazione dell’isola nelle parole del sindaco, Giusi Nicolini. “E’ un momento ordinario per noi; nulla di nuovo sotto il sole. Ci sono gli sbarchi, non c’è più “Mare Nostrum” e questo espone di più Lampedusa, nel senso che le navi della Marina militare che partecipavano a “Mare Nostrum” trasportavano le persone soccorse direttamente in Sicilia. In parte questo viene fatto oggi dalle navi della Guardia costiera, che però sono in numero minore, per cui questo centro d’accoglienza e ritornato a essere un punto fondamentale per la prima accoglienza di molti migranti.”
Bioblitz
Domani, alle porte di Roma, un’iniziativa per scoprire la biodiversità promossa da ricercatori, studenti e naturalisti. Il servizio di Pietro Briganò. “Si tratta di un vero e proprio “blitz” quello che si terrà domani nella Riserva Naturale Nazzano, Tevere-Farfa alle porte di Roma nell’ambito del progetto Citizen Science Monitoring finanziato con lo strumento del Life. Sarà rapido, intenso e portatore sano di conoscenza. Uno di quei momenti in cui, in uno dei luoghi più ricchi di biodiversità del Lazio, sarà possibile sentirsi “scienziati” per un giorno. Dalla mattina alle sette fino alle 23 la Riserva diventa infatti la protagonista di un Bioblitz, ovvero di un modo informale e divertente di scoprire la biodiversità, e realizzare insieme a ricercatori, studenti e naturalisti, un elenco delle diverse specie animali e vegetali (piante, animali, funghi, licheni) che popolano una determinata area. Tutti possono partecipare in modo attivo e gratuito al Bioblitz. L’unico requisito è la passione per l’aria aperta e l’amore per la natura.”
Sotto lo stesso tetto
Si chiama Casarcobaleno ed è il progetto che a Torino raggruppa quattordici realtà del sociale. Nella struttura appena inaugurata in via Berbardino Lanino sono già attivi gruppi di auto aiuto e uno sportello d’ascolto per donne sole, migranti e persone in difficoltà.
Il gioco dell’oca
Doveva essere il passaggio definitivo e invece slitta ancora il via libera al ddl sugli ecoreati che punta a punire gli illeciti ambientali. Ora il testo torna al Senato col rischio di essere affossato. Legambiente parla di un atto incomprensibile per fare un favore alle società petrolifere. Ai nostri microfoni il presidente Vittorio Cogliati Dezza.
Altro che buona scuola
Associazioni in piazza insieme a studenti e insegnanti per dire no alla riforma del governo Renzi. Il servizio di Anna Monterubbianesi. Sindacati, docenti, personale ata, associazioni studentesche, organizzazioni universitarie, famiglie, e persino il coordinamento dei medici. Oggi tutti insieme in uno sciopero generale per dire NO al Ddl del governo sulla buona scuola in esame alla Camera. Una protesta unitaria in difesa della scuola pubblica e del diritto all’istruzione, come sancito dalla nostra Costituzione. In difesa di una scuola che dovrebbe essere il luogo di formazione, condivisione, pluralismo culturale e di futuro. Le associazioni in piazza oggi dicono di NO ad una riforma che sembra invece fondare i suoi principi sulla competizione, sulla valorizzazione dei dirigenti scolastici manager e dei privati, e i cui finanziamenti sono sempre più ridotti. Una riforma che più che dare ossigeno, sembra toglierlo.
Giovani e competenze sociali
Al via il progetto organizzato dal Csv di Verona, grazie al contributo della Fondazione Cariverona. Undici ragazzi tra i 21 e i 26 anni, inizieranno altrettante esperienze lavorative nel mondo del Terzo settore per un percorso professionalizzante della durata di dieci mesi.
Comincia la sfida
Comincia la sfida. Per la prima volta nella storia dell’Esposizione universale, la società civile e il mondo dell’associazionismo saranno attori protagonisti, con un Padiglione a loro dedicato. A poche ore dall’inaugurazione Terzo Settore e “Volontari per Expo” sono pronti a partire, come ci racconta la coordinatrice dei partecipanti non ufficiali all’evento, Fosca Nomis.
Giustizia per Giovanni
Giustizia per Giovanni. A chiederlo il Forum nazionale del Terzo Settore insieme a diverse ong. L’uccisione del cooperante italiano Lo Porto da parte di un drone statunitense e la tardiva comunicazione della sua morte, gettano ombre pesantissime sulla gestione dell’intera vicenda da parte del governo Renzi.
Exponiamoci
Diciotto associazioni, un sito e tanti eventi per vivere l’Esposizione universale e guardare un po’ più al sociale. Il servizio di Anna Monterubbianesi. Nasce Exponiamoci.org che ha l’obiettivo di raccontare l’Expo fuori dall’ Expo. Uno spazio virtuale dove la società civile presenterà le tante esperienze, le buone pratiche, le capacità e le conoscenze maturate sul tema dell’esposizione: “Nutrire il pianeta, energie per la Vita”. L’obiettivo di Exponiamoci è quello di coinvolgere il maggior numero di realtà possibili della società civile negli eventi dentro e fuori il sito espositivo. Un modo per avvicinare le persone ai temi dell’esposizione e portarle nei luoghi dove le associazioni che fanno parte di Exponiamoci, operano quotidianamente. “Vogliamo avvicinare il mondo alle nostre esperienze e così come Cascina Triulza lo fa all’interno del sito espositivo noi intendiamo farlo al di fuori, vicino alla gente e per le persone.” così il presidente di Exponiamoci.