Nella settimana contro l’omofobia anche Expo ci mette la faccia, firmando la Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro. Il servizio è di Anna Monterubbianesi. “L’Expo sta diventando un luogo sempre più accessibile e attento ai diritti umani. Dal programma per accogliere le persone con disabilità, allo spazio dedicato alla società civile con il padiglione della cascina Triulza, dal progetto ‘Women for Expo’ che mette al centro dell’Esposizione Universale la cultura femminile, alla convivenza di tante culture diverse, fino alla firma della ‘Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro’ da parte dell’amministratore di Expo Milano 15. La Carta, lanciata in Italia nel 2009, è una dichiarazione di intenti per diffondere una cultura aziendale amministrativa e di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare persone e talenti in tutta la loro diversità, di genere, religione, orientamento sessuale, etnia e abilità dei dipendenti. “Un atto fortemente voluto, che lascia l’eredità significativa alle città che dopo Milano ospiteranno la grande esposizione” come dichiara il presidente di Arcigay Flavio Romani.”
Un ultimo sforzo
C’è tempo fino al 23 maggio per aderire alla proposta di legge di iniziativa popolare per l’introduzione nel nostro Paese di una Difesa civile non armata e non violenta. Servono 50mila firme. Sergio Bassoli, portavoce della Rete della pace.
L’AltraScuola
Studenti, docenti e associazioni ancora insieme nella mobilitazione contro la riforma. Oggi assemblea pubblica a Roma. Fa discutere, intanto, il video diffuso dal presidente del consiglio Renzi mentre spiega il disegno di legge. Il commento del professor Tullio De Mauro, ex ministro dell’istruzione.
Accoglienza quanto ci costi?
Molto spesso nei dibattiti politici si sentono cifre non vere sulla reale spesa per la cura di chi sbarca in Italia. Contro questa continua propaganda mediatica il commento di Filippo Miraglia, vicepresidente dell’Arci. “Noi spendiamo meno di altri paesi, nonostante ci sia questa grande propaganda sulla spesa pubblica per l’accoglienza. L’Italia ha un sistema che si basa soprattutto sull’emergenza. I richiedenti asilo devono aspettare almeno 6-7 mesi prima di fare la domanda e poi a volte più di un anno per essere convocati dalle commissioni che esaminano queste domande. Se le commissioni funzionassero meglio e fossero di più, ci sarebbero più posti a disposizione.”
La cittadinanza non ha età
È lo slogan scelto dall’Auser per presentare i dati del proprio Bilancio Sociale. Il servizio è di Fabio Piccolino. “Le nuove sfide dell’invecchiamento attivo. Auser ha presentato questa mattina a Roma la nuova campagna di comunicazione e i dati del primo bilancio sociale, fotografia di un’Italia dove cresce la voglia di partecipazione degli anziani. Ascoltiamo il presidente nazionale Enzo Costa: “Sono tutte attività che hanno un comune denominatore, che è l’invecchiamento attivo. Viviamo in una società che demograficamente invecchia. Aumentano le aspettative di vita. Servono politiche rivolte al benessere delle persone anziane. L’Auser è questo; lo fa ormai da 25 anni, lo fa con più di 45 mila volontari, lo fa con 300 mila iscritti in 1500 sedi in tutto il territorio nazionale e attraverso sette milioni di ore di volontariato”.”
Nuovi schiavi
La proposta lanciata la scorsa settimana dal ministro Alfano che invita i Comuni ad impiegare i richiedenti asilo in servizi gratuiti di pubblica utilità per aiutarli ad integrarsi divide il mondo delle associazioni. Il servizio è di Anna Monterubbianesi. “No al lavoro gratis dei migranti: diventerebbero schiavi”. Se alcune associazioni si dicono favorevoli alla proposta dal ministro Alfano, è invece netta la posizione del Forum Terzo Settore e delle Acli. I dati Eurispes sullo sfruttamento lavorativo, hanno indicato negli stranieri la categoria più a rischio, con 100mila lavoratori sfruttati solo nel 2013. “I migranti che arrivano in Italia per lo Stato italiano ufficialmente ancora non esistono. E non essendo ancora riconosciuti per il loro status, fargli svolgere attività lavorative o di volontariato significherebbe saltare le norme che regolano il lavoro, compiendo quindi un sopruso perché non avrebbero alcuna garanzia. La circolare proposta dal Ministro Alfano non è la misura adatta a poter strutturare attività lavorative. Sarebbe una forzatura. Il lavoro, come chiosa il Portavoce del Forum, va sempre pagato, altrimenti diventa sfruttamento”.
C’è poco da festeggiare
Nel weekend Lampedusa è stata teatro delle celebrazioni italiane della Festa dell’Europa. Un momento per mettere il vecchio continente davanti alle proprie responsabilità sulla questione migranti. La situazione dell’isola nelle parole del sindaco, Giusi Nicolini. “E’ un momento ordinario per noi; nulla di nuovo sotto il sole. Ci sono gli sbarchi, non c’è più “Mare Nostrum” e questo espone di più Lampedusa, nel senso che le navi della Marina militare che partecipavano a “Mare Nostrum” trasportavano le persone soccorse direttamente in Sicilia. In parte questo viene fatto oggi dalle navi della Guardia costiera, che però sono in numero minore, per cui questo centro d’accoglienza e ritornato a essere un punto fondamentale per la prima accoglienza di molti migranti.”
Bioblitz
Domani, alle porte di Roma, un’iniziativa per scoprire la biodiversità promossa da ricercatori, studenti e naturalisti. Il servizio di Pietro Briganò. “Si tratta di un vero e proprio “blitz” quello che si terrà domani nella Riserva Naturale Nazzano, Tevere-Farfa alle porte di Roma nell’ambito del progetto Citizen Science Monitoring finanziato con lo strumento del Life. Sarà rapido, intenso e portatore sano di conoscenza. Uno di quei momenti in cui, in uno dei luoghi più ricchi di biodiversità del Lazio, sarà possibile sentirsi “scienziati” per un giorno. Dalla mattina alle sette fino alle 23 la Riserva diventa infatti la protagonista di un Bioblitz, ovvero di un modo informale e divertente di scoprire la biodiversità, e realizzare insieme a ricercatori, studenti e naturalisti, un elenco delle diverse specie animali e vegetali (piante, animali, funghi, licheni) che popolano una determinata area. Tutti possono partecipare in modo attivo e gratuito al Bioblitz. L’unico requisito è la passione per l’aria aperta e l’amore per la natura.”
Sotto lo stesso tetto
Si chiama Casarcobaleno ed è il progetto che a Torino raggruppa quattordici realtà del sociale. Nella struttura appena inaugurata in via Berbardino Lanino sono già attivi gruppi di auto aiuto e uno sportello d’ascolto per donne sole, migranti e persone in difficoltà.
Il gioco dell’oca
Doveva essere il passaggio definitivo e invece slitta ancora il via libera al ddl sugli ecoreati che punta a punire gli illeciti ambientali. Ora il testo torna al Senato col rischio di essere affossato. Legambiente parla di un atto incomprensibile per fare un favore alle società petrolifere. Ai nostri microfoni il presidente Vittorio Cogliati Dezza.




