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Un welfare di servizi. Nasce in Toscana “Pronto Badante”


TelefonoQuesto il nome del servizio attivato dalla Regione Toscana per garantire badanti qualificate alle famiglie che ne hanno bisogno, indipendentemente dal reddito. A disposizione per il servizio, che sarà attivo in via sperimentale entro la fine di ottobre in tre province toscane, 2 milioni 350 mila euro.

Per prima cosa la Regione emetterà un bando per affidare il servizio ad un’associazione d’imprese o di cooperative; chi vincerà l’appalto dovrà istituire un registro delle collaboratrici. Le prestazioni saranno condivise con i presidi Asl e con i Comuni così da integrarle con i servizi domiciliari e ambulatoriali forniti al cittadino dall’Inps, dai servizi sociali, dall’Asl e dal volontariato.
Il servizio telefonico Pronto Badante dovrà quindi essere in grado di rispondere alle esigenze di ciascuna famiglia nell’arco di 48 ore, fornendo, inoltre, gli strumenti necessari per la persona in cura.
La Regione darà un contributo di 300 euro per pagare i primi dieci giorni di prova, e se la famiglia deciderà di tenere l’assistente per il periodo successivo, dovrà regolarizzare il contratto.

Book in progress


Sono oltre cento gli istituti italiani che hanno aderito all’iniziativa partita dal preside dell’Istituto Majorana di Brindisi. L’idea è andare incontro alle famiglie: i testi per le prime e le seconde classi sono, infatti, scritti dai docenti, stampati o fruibili online. Il risparmio medio è di trecento euro.

Viaggio comune


A due anni dalla prima edizione, torna l’Happening nazionale degli oratori H2O. Animatori e responsabili si incontreranno da oggi a domenica ad Assisi per confrontare esperienze e percorsi per il futuro. Protagonisti i responsabili dei circa 7 mila oratori italiani che ogni anno accolgono quasi 2 milioni di ragazzi.

Banchi di inclusione


Nel giorno in cui il premier Renzi lancia le linee guida per la riforma della scuola, il Miur non dimentica il tema del contrasto a bullismo e cyber bullismo. L’impegno è di emanare un provvedimento entro la fine del mese con azioni che coinvolgeranno docenti appositamente formati, centri territoriali di supporto e genitori.

Tutti a scuola con lo zaino pieno!


tutti_a_scuola_150_150L’anno scolastico è alle porte ma per molte famiglie rappresenta un motivo di preoccupazione, per la difficoltà di far fronte alle spese che comporta: zaini, astucci, quaderni aumenteranno, secondo le ultime stime di Federconsumatori, dell’1,4%, mentre il prezzo dei libri salirà dell’1,6% rispetto al 2013.

A Parma  le associazioni di volontariato si mobilitano con una nuova edizione della campagna “Tutti a scuola con lo zaino” che ha già avuto successo lo scorso anno, raccogliendo ben 700 zainetti completi di tutto ciò che serve per la scuola.

Il meccanismo è semplice: fino al 30 settembre si possono portare zaini, astucci, penne, colori e quaderni, in uno dei tanti punti di raccolta allestiti in città e provincia. I volontari delle associazioni, delle comunità parrocchiali, dei centri di accoglienza e degli enti che sul territorio svolgono attività di assistenza, distribuiranno immediatamente il materiale raccolto a chi ne ha bisogno.

Insieme a Forum Solidarietà – Csv di Parma, sono in tanti a credere in questa operazione: Centoperuno per l’Emporio di Parma, Emporio Valtaro, Assistenza Pubblica di Parma, CAV, Casa della Giovane, Associazione Portos, Comunità Betania, Caritas di Parma, Liceo Bertolucci e la rete delle Adas aziendali fra cui le Adas di Barilla, Bormioli Luigi, Cedacri, Cerve, Chiesi, Gruppo per la vita, Intercral, Adas Schiaffino (Parmalat), Scuola per l’Europa, Scuola Albertelli-Newton, Zacmi.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.forumsolidarieta.it dove è anche possibile consultare l’elenco dei punti di raccolta del materiale scolastico che si vuole donare.

Campanella salata


Sarà un rientro all’insegna dei rincari quello che aspetta quasi otto milioni di studenti italiani. Il servizio è di Anna Monterubbianesi: rientro, caro rientro. Il ritorno sui banchi di scuola si annuncia salato per le famiglie italiane, con spese che toccheranno in media gli 840 euro per studente, e con picchi che supereranno anche i mille. Protagonisti dei rincari, quaderni, diari, zaini, astucci, penne e gli insostituibili libri di testo. Duro il monito del Codacons al Ministero dell’Istruzione perché intervenga presto per contenere la spesa delle famiglie ed impedire lo sforamento dei tetti massimi che il Ministero stesso ha fissato. Una stangata che, se non contenuta, minerà i consumi in altri settori con evidenti danni per il commercio e l’economia nazionale, come afferma il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi.

Legalità e giustizia


Solidarietà del mondo associativo a Don Luigi Ciotti dopo le minacce di morte ricevute dal boss Totò Riina. Gli avvertimenti che il presidente di Libera ha ricevuto dimostrano in realtà quanto la mafia tema il lavoro instancabile di denuncia e di educazione alla legalità che il prete e la sua associazione quotidianamente portano avanti contro la criminalità organizzata.

Prove di sostenibilità. E il ciclo si chiude


riciclo-rifiuti-europa-dati29 agosto – Nasce a Cannock, cittadina a circa 30 chilometri a nord di Birmingham, in Inghilterra, il primo supermercato alimentato solamente dagli scarti alimentari che non possono essere venduti o donati, ma che vengono, invece, portati in una centrale a biogas che produce energia elettrica, e così riutilizzati in energia. È questo il progetto avviato dalla catena Sainsbury che ha annunciato che sarà presto energeticamente indipendente grazie all’elettricità prodotta dai rifiuti alimentari. Tutto il cibo avariato verrà così digerito in una centrale a biogas e sarà in grado di produrre energia elettrica sufficiente a soddisfare la domanda annuale di 2.500 abitazioni domestiche. Dalla centrale partirà un cavo lungo 1,5 chilometri che porterà l’elettricità direttamente al punto vendita. Il progetto rientra nel più ampio “zero waste to landfill”, ovvero “zero rifiuti in discarica”, avviato dalla catena nel 2013. La catena inglese dichiara che tutti i rifiuti vengono riciclati o trasformati in combustibile. Le eccedenze alimentari infatti vengono trasformate in mangimi per animali per sostenere gli agricoltori britannici o utilizzata per produrre energia attraverso appunto la digestione anaerobica.

#Ricebucketchallenge, versione indiana della doccia ghiacciata


risoCon la Rice bucket show invece di versarsi addosso acqua ghiacciata, in India si dona un secchio di riso a chi non ne ha. Il resto è uguale alla campagna tanto in voga sui social network occidentali: si posta una foto del momento e si allega all’immagine l’hashtag #ricebucketchallenge, nominando altre persone per continuare la sfida. Una versione ecologica (non si spreca acqua) e che mette in circolo cibo invece che denaro.

L’idea di declinare all’indiana il fenomeno diventato ormai virale dell’Ice bucket challenge è venuta a Manju Latha Kalanidhi, giornalista 38enne di Oryza.com, testata specializzata in temi alimentari. Siccome l’acqua è un lusso in India, Kalanidhi, come scrive sulla pagina Facebook della Rice bucket challenge, ha pensato “alla versione indiana per i bisogni indiani”. Il risultato sta facendo clamore: i giornali locali iniziano a riprendere la notizia e la pagina Facebook dal 24 agosto ha già totalizzato più di 40.700 mi piace.

L’Ice bucket challenge è diventata un fenomeno anche grazie ai suoi effetti, non solo alla viralità della campagna. A metà agosto, la ALS Association, promotrice dell’Ice bucket challenge negli Stati Uniti, aveva raccolto 7,6 milioni di dollari contro gli 1,4 raccolti lo scorso anno, senza la sfida della doccia gelata. La versione indiana sarà in grado di raggiungere risultati comparabili? Difficile, ma per lo meno non sprecherà acqua e ghiaccio.

A.A.A. LINOSA CERCA VOLONTARI


20140826_17202427 agosto – Il Centro Recupero Tartarughe Marine di Linosa del CTS si trova a pochi passi dalla spiaggia di Pozzolana di Ponente, uno dei siti di nidificazione di Caretta caretta più importanti del Mediterraneo. Allo stesso tempo è il luogo dove personale qualificato presta soccorso a quelle tartarughe marine che, soprattutto d’estate, finiscono nelle eliche delle imbarcazioni da diporto o accidentalmente nelle reti dei pescatori professionali.
La storia di Linosa, la nuova tartaruga ospite del Centro, ha però un lieto fine. L’animale infatti è stato recuperato dai pescatori dell’Andrea Doria un motopeschereccio di Lampedusa dedito alla pesca del pesce spada che, notando la tartaruga in superficie, incapace di immergersi, sono intervenuti prontamente per recuperarla e portarla al centro.

L’esemplare di 20 Kg e 56 cm è stato sottoposto come da prassi a rilevamento dei dati biometrici e visita medica. Linosa è in discrete condizioni di salute ma lo staff del centro ha potuto rilevare la grande quantità di plastica ingerita, grande nemico delle tartarughe che spesso scambiano la plastica per meduse di cui si nutrono. Presto quindi Linosa riprenderà il mare. Questa vicenda è una testimonianza ancora una volta della grande professionalità che i pescatori dimostrano collaborando con le istituzioni, con gli enti di ricerca e con le associazioni ambientaliste per preservare le risorse del mare, proteggere le specie a rischio di estinzione e lanciare un messaggio di speranza per le generazioni future. Ci auguriamo che l’esempio di Mimmo, Sarino, Piero e Francesco, l’equipaggio dell’Andrea Doria, sia da esempio per molti altri.

La cura delle tartarughe ferite o bisognose di assistenza medica è solo una delle molte attività che vede impegnato lo staff del Centro Recupero Tartarughe Marine di Linosa. C’è molto da fare sull’Isola che ha visto la riapertura ufficiale del nuovo piccolo presidio ospedaliero il 9 agosto, grazie al contributo economico di TARTALIFE (LIFE12 NAT/IT937) realizzato nell’ambito del programma LIFE+ Natura della Commissione Europea il cui obiettivo è la riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale. Per questo CTS, l’associazione che gestisce il centro di Linosa, lancia un appello per reclutare volontari che possano dare il loro contributo alla salvaguardia delle tartarughe e allo stesso tempo godere di un patrimonio di biodiversità d’inestimabile valore e bellezza.

C’è sempre grande attenzione per l’isola di Linosa e la sua incredibile bellezza. Tra i suoi abitanti si possono annoverare le migliaia di tartarughe marine che sono state curate e rimesse in libertà dai volontari del Centro. Solo in pochi però potranno vivere questa esperienza e stare a stretto contatto con una natura incontaminata. Da oggi infatti sono aperte le candidature per diventare “volontario per le tartarughe”: basta inviare una lettera motivazionale e un breve curriculum vitae a conservazionenatura03@cts.it o chiamare direttamente il centro al numero 0922/972076 per ricevere tutte le informazioni necessarie.

Il compito del volontario sarà quello di affiancare il personale tecnico scientifico del Centro nelle attività di recupero e soccorso delle tartarughe marine e nella successiva riabilitazione e liberazione in mare. Sarà possibile alimentare gli animali in degenza e contribuire alla gestione delle vasche assicurandone la pulizia e la manutenzione. Conoscere da vicino il mondo dei pescatori professionali di Linosa e Lampedusa che collaborano con il CTS ed essere coinvolti nelle attività di sensibilizzazione e di accoglienza dei visitatori del Centro di Recupero, ai quali sarà possibile fornire tutte le informazioni sul mondo delle tartarughe acquisite durante i primi giorni di formazione. Infine sarà possibile effettuare una delle attività più suggestive: il monitoraggio diurno e notturno della spiaggia Pozzolana di Ponente, per individuare eventuali nidi di Caretta caretta e partecipare alla schiusa.

Le attività di eco-volontariato, per cui è previsto l’alloggio completamente gratuito, prevede una permanenza sull’isola di 1 settimana. Questo non preclude la possibilità di soggiornare per un periodo più lungo se comunicato al momento della prenotazione.