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Grande successo per il Giretto d’Italia: il campionato della ciclabilità organizzato da Legambiente ed Euromobility


 

Giretto d’Italia

Bike to work: sempre più praticata nelle città la mobilità sostenibile. Il servizio di Giovanna Carnevale.

Grande partecipazione di lavoratori e studenti alla dodicesima edizione del Giretto d’Italia – Bike to work, il campionato della ciclabilità organizzato da Legambiente ed Euromobility in collaborazione con 36 Comuni. A totalizzare il maggior numero di spostamenti in bicicletta o con mezzi di micromobilità elettrica, tra il 16 e il 29 settembre è stata Milano, seguita da Padova e Piacenza. Ma si evidenziano buone performance anche a Torino, Napoli e Palermo.

“Il ricorso all’auto privata è purtroppo tornato sostanzialmente ai livelli pre-Covid – ha dichiarato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente -. Per rendere la mobilità sostenibile un’efficace alternativa all’auto nel quotidiano, occorre ripensare gli spazi urbani, garantire percorsi dedicati e investire sulla mobilità leggera”.

Carcere e inclusione sociale: il protocollo per lavori di pubblica utilità tra Forum Terzo Settore e Ministero della Giustizia


Reinserimento nella comunità

Gli enti aderenti al Forum Terzo Settore hanno firmato un protocollo con il Ministero della Giustizia per ampliare e diversificare le opportunità di svolgimento dei lavori di pubblica utilità per i detenuti. Secondo la portavoce del Forum Vanessa Pallucchi “è un passo in avanti verso quella visione di giustizia che è propria del Terzo settore”.

Slowfood lancia il progetto per tutelare i prati stabili: perché sono importanti


 

Ecosistemi da custodire

 

Slowfood lancia il progetto per tutelare i prati stabili, cioè quelli naturali, spontaneamente ricchi di decine di erbe diverse. L’organizzazione sottolinea la loro importanza: sono uno strumento di lotta al cambiamento climatico, sono importanti per la salute dell’uomo, fanno bene agli animali e sono oasi di biodiversità.

Più diritti e meno violenza: il fronte comune necessario dopo le elezioni


 

 

 

Diritti sospesi. L’esito delle elezioni era previsto, ma si faccia fronte comune sui diritti. Il servizio di Anna Monterubbianesi.

La vittoria della destra era prevista secondo Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, che individua un punto preciso da cui ripartire: numerose forze politiche, di schieramenti diversi, che sommate rappresentano una maggioranza dell’opinione pubblica, convergono sul tema dell’affermazione dei diritti e del contrasto alla violenza. Il fronte dei diritti è ampio e può contare sulle numerose connessioni fuori dai palazzi.

Queste connessioni sono oggi indispensabili e strategiche per organizzare una resistenza e una politica sui temi delle persone lgbtqi+, della parità di genere, del razzismo, delle persone migranti, delle persone con disabilità, di tutte le famiglie possibili. Queste connessioni, però, devono poter contare su una lealtà reciproca e sul definitivo superamento di qualsiasi tentennamento.

Elezioni, affluenza al 63,9%: vince il centrodestra


Il giorno del voto. Alle elezioni di ieri 25 settembre l’affluenza si è fermata al 63,9%, il 10% in meno del 2018: circa 4 milioni e mezzo di cittadini hanno deciso di disertare le urne. Vittoria della coalizione di centrodestra e Fratelli d’Italia il primo partito.

L’Italia ha più di 120 infrastrutture a fonti fossili: una strategia pericolosa e inutile, secondo Legambiente


Un quadro preoccupante

In Italia ci sono più di 120 infrastrutture a fonti fossili: secondo Legambiente, che in occasione dello sciopero globale per il clima ha lanciato un’indagine sul tema, si tratta di una strategia pericolosa per l’ambiente e la salute pubblica, e inutile in tema di caro energia e indipendenza energetica. L’associazione ha realizzato una mappa dal titolo “L’Italia fossile” e mette in risalto “non solo tutte le procedure autorizzative aperte, tenendo conto sia di quelle in attesa di approvazione e i progetti approvati dal 2020 ad oggi con verifiche di ottemperanza in corso, ma anche la corsa al gas che l’Italia continua a portare avanti in barba al caro bollette, alla crisi climatica e alle mancate opportunità di innovazione per il settore energetico e per i territori”. Metanodotti, centrali a gas fossile, depositi, autorizzazioni per nuove trivellazioni e rigassificatori: tutte opere in valutazione presso il Mite – Ministero della Transizione Ecologica che disegnano una transizione energetica in realtà ancora basata sul gas fossile.

Sui metanodotti, ad esempio, ad oggi c’è in programma la realizzazione di circa 2.300 km di nuove condotte, di cui 1.360 km in sostituzione di tubazioni in dismissione e circa 1.000 km in aggiunta alla rete già esistente. Le infrastrutture fanno riferimento a progetti che sono in attesa di Via – Valutazione impatto ambientale o che hanno ricevuto l’autorizzazione negli ultimi due anni e che dunque potrebbero essere già realizzate o in via di realizzazione. Lo stesso vale per i rigassificatori. Secondo le ricerche condotte da Legambiente sono stati individuati almeno 15 progetti presentati al Mite. Il Governo ha anche imposto un’accelerata alla realizzazione di due rigassificatori, quello di Piombino e quello di Ravenna, che stanno godendo di procedure autorizzative semplificate.

Legambiente si proietta anche al futuro politico, con le imminenti elezioni che potranno condizionare le scelte sul fronte ambientale e energetico. Secondo l’associazione è fondamentale che la prossima legislatura compia una riflessione e operi al più presto un cambio di rotta. Per l’associazione la strategia non cambia: accelerare lo sviluppo delle rinnovabili, non realizzare nessuna altra nuova centrale a gas, intervenire in termini di sprechi, pianificare una strategia di uscita totale dal gas fossile, arrivando al 2040 all’obiettivo emissioni zero nette.

di Pierluigi Lantieri

“Hai la testa a posto?”: le giornate di prevenzione ai tumori testa-collo


“Hai la testa a posto?”: nella lotta ai tumori testa-collo “muoversi in fretta può salvarti la vita”. Questi gli slogan della campagna di prevenzione di uno tra i tumori più comuni in Europa. Fino al 23 settembre oltre 120 centri su tutto il territorio nazionale, effettueranno giornate di diagnosi precoce.