Sabato 11 marzo alle 17 si terrà l’inaugurazione della mostra “Alessandria città delle biciclette al Ghisallo”. La mostra, che ha avuto successo a Palazzo del Monferrato (Al) la scorsa estate, viene riallestita in una temporanea a Magreglio (Co), presso il Museo del ciclismo Madonna del Ghisallo in Via Gino Bartali 4. Ospite d’eccezione sarà Paola Gianotti, ciclista giramondo – la ragazza di #bikethenobel – che presenterà il suo libro “Sognando l’infinito” e che donerà al Museo la sua maglia #KeepBrave. “Sono orgogliosa che la mia maglia finisca fra quelle dei campioni”, ha detto emozionata Paola Gianotti.
La rassegna storica sulla bicicletta, frutto di una ricerca molto accurata messa in atto da un gruppo di lavoro coordinato da Camera di Commercio e Comune di Alessandria, parte dunque dalla provincia piemontese per giunge a Magreglio, nel Comasco, dopo essersi fatta strada nella sua città. Promuovendo un territorio, quello piemontese del Monferrato alessandrino, vocato anche turisticamente per le due ruote (Piemonte Ciclabile).
L’esposizione è il racconto a due ruote di molti eventi, fatti, partenze, avvenute proprio ad Alessandria, agli albori della bicicletta. Ripercorre, dalle origini, l’affascinante genesi tecnica, sociale, storica e culturale della prima bicicletta arrivata in Italia nel 1867, con una genealogia precisa che identifica anche i cambiamenti di un movimento così legato al territorio e alla sua gente. Gente del ciclismo. Tutto avrebbe dunque avuto inizio nel 1867, secondo questa ricerca ben documentata, quando la prima Draisienne francese arriva in Italia ad opera di Carlo Michel, imprenditore, birraio alessandrino che rientra con la due ruote dalla sua trasferta all’Expo di Parigi. Da qui una serie di prime volte: dalla formazione del primo sodalizio di cicloturismo (il Touring Club Italiano) e di ciclismo agonistico nazionale (la FCI, Federazione Ciclistica Italiana) ed internazionale (l’UCI), alle prime riunioni in pista, all’opera geniale e artistica di molti artigiani e costruttori di biciclette, Maino su tutti.
Questa mostra sarà la prima di una serie di eventi, incontri, allestimenti legati anche all’anniversario delle100 edizioni del Giro d’Italia organizzato dalla La Gazzetta dello Sport, con iniziative collegate alla Corsa Rosa che scatteranno da marzo sino a tutto ottobre 2017. La mostra durerà fino al 28 maggio 2017. Incrociando diverse iniziative in un anno molto speciale per le due ruote: 100 anni del Giro, 150 della prima bicicletta giunta in Italia (storia documentata), 200 della prima bicicletta costruita.
Clericus Cup
Sabato scorso al via il campionato di calcio per sacerdoti e seminaristi, domani debuttano i gironi C e D. Ce ne parla Elena Fiorani.
Il mondiale della Chiesa, promosso dal Centro Sportivo Italiano, è ripartito con una nuova edizione a 18 squadre. “Mettiamoci in gioco nella vita come nello sport” è lo slogan della manifestazione. Le gare si giocheranno sui campi del Centro Sportivo Pio XI, a due passi dal Vaticano, e saranno 372 i calciatori, fra sacerdoti e seminaristi di tutto il mondo a scendere in campo. 66 le nazionalità rappresentate: Messico e Brasile i paesi con più partecipanti. La Clericus Cup non è solo un torneo di calcio, ma si propone anche come esperienza di vita su cui costruire programmi educativi nelle parrocchie e negli oratori del mondo, quindi al momento sportivo sono affiancati eventi e momenti formativi. Le finali sono in programma sabato 27 maggio
Se ci credi tutto è possibile
La nazionale svedese di calcio femminile aderisce alla campagna e cancella i nomi dalle magliette per sostituirli con frasi che possano ispirare e motivare le donne a superare ogni ostacolo. La Federcalcio locale ha fatto esordire queste maglie speciali contro le discriminazioni durante la coppa Algarve, uno dei più prestigiosi tornei internazionali.
Dalla Svezia arriva la migliore risposta possibile all’eurodeputato polacco Mikke che, durante l’ultima seduta plenaria del Parlamento europeo, ha ribadito come, secondo il suo giudizio, sia giusto pagare meno le donne perché più deboli e meno intelligenti degli uomini. Sono state le giocatrici a scegliere quali citazioni stampare sulle magliette. Le proposte sono arrivate, via twitter, da donne che, inseguendo i loro sogni, hanno dato prestigio alla nazione scandinava. Veri modelli da seguire per le nuove generazioni. La capitana, Lotta Schelin, ha optato per le parole di una delle figure politiche più note del parlamento di Stoccolma, Gudrun Schyman: “Non abbassare mai lo sguardo a meno che non sia per aiutare qualcuno a rialzarsi”.
(Foto: Tuttosport.com)
Onda su onda
A Pesaro in partenza il progetto europeo Wave on Wave che promuove integrazione e inclusione sfruttando le potenzialità dell’ambiente marino. Il primo evento in programma si terrà domani, ai Musei civici. Oltre all’Italia sono coinvolti Polonia, Spagna, Slovacchia, Francia e Croazia. Sono previsti laboratori della conoscenza, un campus estivo internazionale, e una festa dello sport.
Podio arcobaleno
In occasione del congresso annuale di European Gay Lesbian Sport Federation, è stato ufficializzato che l’edizione 2019 degli EuroGames si terrà a Roma. La manifestazione coinvolgerà, dall’11 al 14 luglio, oltre 5.000 atleti da in dieci competizioni sportive.
“Oggi si concretizza il sogno di realizzare a Roma la più grande manifestazione sportiva internazionale per celebrare la festa dello sport dei diritti e dell’inclusione sociale – afferma Adriano Bartolucci Proietti, presidente di Gaycs – Ringrazio tutto lo staff per aver realizzato fino ad oggi un lavoro preparatorio eccezionale. Da domani saremo a lavoro per costituire il comitato operativo”.
Tutti in campo.
L’Us Acli organizza a Cuneo, insieme ai servizi di psichiatria territoriale, un torneo di calcio a 5 che coinvolge gli utenti alcune comunità di recupero, di disagio sociale e squadre di volontari. L’iniziativa prevede sedute settimanali di allenamento e le gare da gennaio a maggio.
L’idea nasce dalla proposta di alcuni operatori di costituire un gruppo misto di utenti e volontari interessati all’attività sportiva del calcetto, nell’intento di realizzare un progetto di risocializzazione e reinserimento sociale per pazienti giovani, frequentatori dei nostri Servizi territoriali psichiatrici. Lo sport, accanto ad un aspetto più ludico e risocializzante costituisce infatti un fondamento importante nei progetti educativi e terapeutici di disabili psichici aiutandoli a ritrovare un rapporto con il proprio corpo, stimolare in loro un processo di crescita e di maturazione della personalità e del comportamento. Fondamentale, inoltre, è anche l’acquisizione di caratteristiche psicologiche che orientino verso un maturo senso della realtà; lo sport, in generale, e l’organizzazione di tornei e partite come altre realtà sportive, possono rappresentare uno stimolo per i pazienti verso l’aggregazione e la socializzazione.
Gioco sano
Sport4Society e Banca Etica promuovono momenti di riflessione comune per l’aggiornamento delle “Linee guida volontarie sullo sport responsabile”. Ai nostri microfoni Umberto Musumeci, presidente dell’associazione. (sonoro)
Calcio autogestito
Dopo il Sassuolo, anche Roma e Juventus hanno disputato il Trofeo Caroli Hotels aderendo alla formula per cui a guidare il team sono solo i ragazzi della squadra. Un metodo che permette di stemperare tensioni e pressioni spesso eccessive da parte delle famiglie. E l’allenatore va in tribuna con i genitori.
La Roma ha raggiunto le semifinali, senza perdere sul campo nemmeno un match ed uscendo con l’Inter ai calci di rigore. Certe scelte dei due mini-mister prescelti alla guida del gruppo hanno piacevolmente colpito chi di solito ha la responsabilità tecnico tattica. La strada è aperta: ora sta ad altri club aderire al format. Per la prossima edizione si vocifera di un tabellone a inviti anche e soprattutto internazionali per allargare questa sorta di “porto franco ” a più società possibili.
Oltre il gol
Il Centro sportivo italiano lancia gli Stati Generali dei dirigenti sportivi. L’idea è quella di mettere accanto al rendimento tecnico anche un bonus punti dedicati all’attenzione alla formazione e ai valori etici. La proposta del Csi è quella di estenderlo a tutti i campionati giovanili nazionali.
Blue helmets of the sea
A Salerno l’iniziativa rivolta ai ragazzi migranti approdati sulle nostre coste che diventeranno “caschi blu del mare”. Difensori dell’ambiente marino contribuiranno al recupero dei beni archeologici inabissati.
Il progetto è promosso dalla CMAS (Confédération Mondiale des Activités Subaquatiques) e vede coinvolti il MIUR (ministero istruzione) di Salerno, il Mibact (ministero beni culturali) e la Comunità Europea. L’Istituto Superiore S. Caterina da Siena–Amendola di Salerno ha accolto il progetto della CMAS e le scuole della città campana potranno aderire a questa attività di grande interazione culturale e sportiva che vedrà per la prima volta coinvolti insieme ragazzi italiani e ragazzi migranti che potranno vivere insieme l’esperienza di vedere il mare come loro amico, che può regalare il piacere della condivisione di valori, di acquisire una capacità operativa come quella di andare sott’acqua con la possibilità di poter partecipare un domani a campagne di ritrovamento di beni archeologici nella propria terra di nascita. Soddisfazione per Anna Arzhanova, Presidente della CMAS: ”Opereremo in sintonia con l’UNESCO e con tutti i comitati scientifici, università e onlus con un fronte comune: recuperare i tesori nascosti sott’acqua e pulire i nostri mari. Il nostro obiettivo è quello di avviare una campagna mondiale di sensibilizzazione e di educazione, coinvolgendo anche le giovani generazioni nelle scuole e nelle università”. Una volta completato il corso, i ragazzi saranno i primi Blue Helmets of the Sea pronti a condividere questa esperienza a livello mondiale. Questo progetto nasce nell’ambito delle esperienze MigrArti del Mibact. “Abbiamo voluto cogliere questa importante opportunità all’interno di una realtà campana molto attenta su temi centrali per la crescita delle future generazioni, in una società sempre più multiculturale. Il rapporto forte che si è sviluppato tra Mibact e Miur consente di estendere il progetto MigrArti anche a realtà scolastiche che quotidianamente sui territori svolgono attività di crescita sociale anche fuori dagli scolastici. Un primo corso pilota che siamo certi potrà estendersi presto in altri territori proprio grazie alla CMAS”, hanno dichiarato Annarita Carrafiello (Dirigente Scolastica) e Paolo Masini (Mibact e referente del progetto MigrArti).