È il titolo del dossier di Terre des hommes che ha scelto lo sport sociale per caratterizzare la V giornata Onu delle bambine e delle ragazze. Oggi a Milano alcune giovani sportive Uisp consegneranno al sindaco Sala un messaggio contro violazioni dei diritti fondamentali come mutilazioni genitali, prostituzione e violenza.
Oltre l’ostacolo
Stephanie Kurlow ha 14 anni e vuole diventare la prima danzatrice professionista senza velo. La giovane ha iniziato a ballare a due anni ed ha dovuto interrompere nel 2010, quando insieme alla sua famiglia si è convertita all’islam. Ora ha lanciato una campagna di fundraising per pagarsi una scuola di danza: fino ad oggi ha raccolto 7mila dei 10mila euro necessari.
Lo sport è strategico
La relazione dell’europarlamentare Takkula alla Commissione Europea rilancia le politiche comunitarie in materia di attività fisica, puntando l’attenzione su inclusione delle fasce deboli della popolazione e sul programma Erasmus. Il commento positivo di Raffaella Chiodo, responsabile politiche internazionali Uisp. (sonoro)
Cartellino rosso
La campagna nazionale contro l’azzardo “Mettiamoci in gioco” chiede alla Federazione Italiana Gioco Calcio di rigettare l’accordo con Intralot, del gruppo Gamenet uno dei più importanti concessionari in Italia. La partnership è stata lanciata dalla Figc come un “progetto culturale fondato su valori autenticamente condivisi”.
“Mettiamoci in gioco”, la Campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo chiede alla Figc quali siano i valori che il calcio condividerebbe con il gioco d’azzardo e se bastino un po’ di soldi in “progetti di pubblica utilità” per accettare la sponsorizzazione di una società che promuove un business talmente rischioso per i singoli cittadini e per la collettività che non meriterebbe certo di essere associato alla maglia della nazionale. La Campagna domanda, inoltre, ai vertici del calcio italiano se abbiano adeguatamente riflettuto sull’inopportunità di tale accordo soprattutto nei confronti dei tanti bambini e ragazzi che seguono e praticano questo sport. Ci pare un segnale altamente diseducativo, lanciato peraltro nel momento in cui tanti esponenti del mondo politico, istituzionale e della società civile si stanno battendo per il divieto assoluto di pubblicità del gioco d’azzardo. La Figc, invece, decide di andare in direzione opposta, fornendo una vetrina prestigiosa a un fenomeno che produce gravi danni sociali e sanitari.
Calcio giovanile e genitori terribili, in Brianza il maxi decalogo
Sul campo bambini che rincorrono un pallone, sulle tribune genitori ultrà dagli animi caldi. Un problema grave sui campetti di calcio di tutta Italia. Che però, a Sulbiate, in Brianza, non esiste più. Merito delle regole dettate dal Gruppo sportivo sulbiatese. Da quest’anno chiunque entri sugli spalti di via Madre Laura, che divide gli spazi con l’oratorio, deve attenersi al codice etico della società. Un regolamento pensato per genitori e nonni dei baby calciatori.
“Da tempo discutevamo di questa idea – racconta Riccardo Mauri, 44 anni, vicepresidente della società – Lo scorso anno c’è stato qualche episodio poco simpatico: genitori che perdevano le staffe e urlavano contro l’arbitro e i bambini. Qualche volta sono volate anche parole grosse e a farne le spese sono i più piccoli, che vengono qui solo per divertirsi. Così abbiamo deciso di correre ai ripari e per farlo ci siamo ispirati alla cultura del rugby, dove dentro e fuori dal campo c’è grande rispetto per l’avversario”.
Il cartello, comparso a bordo campo, sull’unica strada di accesso alle tribune, ha fatto il suo debutto con la nuova stagione e per ora sta dando i frutti sperati. “La gente si ferma, e legge con attenzione, compresi i genitori dei bambini della squadra ospite – dice il vicepresidente – Non ci sono stati più problemi e la partita è diventata una festa, proprio come dovrebbe essere. Qualche dirigente delle squadre avversarie ci ha chiesto se poteva copiare il cartello e utilizzarlo nelle proprie strutture. Una cosa che ci rende orgogliosi”.
Iscritta al campionato Csi (Centro sportivo italiano), la Sulbiatese conta oltre 100 iscritti, di questi i due terzi sono minorenni. “La nostra è prima di tutto una missione educativa – spiega Mauri – Non cerchiamo di formare il campione, ma l’uomo. E per farlo c’è bisogno del concorso di tutti, anche dei genitori, che a volte si lasciano trasportare un po’ troppo, come se in campo ci fossero loro”.
E, infatti, il primo avvertimento dei “Consigli per il genitore a bordo campo” è un disegno in cui si precisa che il suo posto è in tribuna e non sul rettangolo di gioco. Accanto allo schema, le regole vere e proprie, che invitano a divertirsi, a sostenere la squadra e a rispettare gli avversari. Tra i cinque punti anche uno che tocca il tema delle scelte dell’allenatore: “La panchina non è una sconfitta, ma il punto di partenza. Spiega a tuo figlio che impegno e allenamento premiano sempre”. Un invito ai genitori a non lamentarsi se il proprio figlio non indossa la maglia da titolare.
Al servizio dell’umanità
Si apre oggi in Vaticano la prima conferenza mondiale su Fede e Sport promossa dal Pontificio Consiglio della cultura. Papa Francesco sarà presente alla cerimonia d’apertura. Tra gli ospiti il Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, e il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach.
Un’occasione di confronto tra sport e fede, un incontro per mettersi in gioco nella vita come nello sport. Questo l’obiettivo della prima conferenza mondiale su Sport e Fede, che si apre con la cerimonia presieduta dal Pontefice presso l’Aula Paolo VI e proseguirà con gli incontri in programma giovedì e venerdì. “Lo sport ormai supera i confini e le frontiere delle etnie, delle religioni, delle culture, delle società – ha sottolineato il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura – Noi con questo convegno vogliamo ritrovare un filo d’oro che unisca la diversità dei popoli e delle comunità in un periodo di forte tensione come quello nel quale viviamo”.
“L’idea di questa conferenza è nata tre anni fa – ha rivelato monsignor Melchor Sanchez de Toca y Alameda, sottosegretario del Pontificio Consiglio della cultura – Lo sport è una metafora della vita, una sfida contro se stessi: noi vogliamo capire come possa lavorare insieme alla fede. Non sono molte le occasioni per discutere, incontrarsi, imparare dagli altri: questo è proprio l’obiettivo del meeting, al quale parteciperanno una quindicina di leader religiosi con i quali la Santa Sede intrattiene rapporti stabili di dialogo”.
Gli ospiti d’onore alla giornata inaugurale di domani saranno il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon e il presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach, ma saranno presenti anche tanti atleti internazionali, tra i quali i campioni olimpici e paralimpici nella scherma Daniele Garozzo e Bebe Vio, la judoka israeliana Yael Arad, la nuotatrice dello Zimbabwe Kirsty Coventry e l’ex calciatoreAlessandro Del Piero, che darà il calcio d’inizio al convegno.
Mente viva
Secondo una organizzazione benefica inglese il ping pong contribuisce a mantenere attivo il cervello e a contrastare il declino cognitivo nelle persone con Alzheimer. Il gioco può migliorare la coordinazione, rinforzare la memoria a lungo termine, sostenere le abilità motorie e consolidare l’equilibrio.
La onlus Bounce Alzheimer’s Therapy (BAT) ha ideato un particolare programma che prevede la fornitura di tavoli speciali da ping pong, l’equipaggiamento necessario e un piano di addestramento del personale delle case di cura per persone anziane o affette da malattia di Alzheimer. La sua idea è stata raccontata anche dal documentario della Bbc “How to stay young”, ovvero ‘come restare giovani’.
Una conferma viene anche dai risultati di uno studio tutto italiano “Train the brain”, condotto dagli Istituti di neuroscienze e fisiologia clinica del Cnr, dall’Accademia dei Lincei e dall’Università di Pisa. Lo scopo di questo studio era verificare la possibilità di rallentare la progressione della demenza mediante percorso combinato di esercizi fisici (attività fisiche aerobiche) e di training cognitivi (attività intellettuali, musicali e ludiche). I risultati, nel tempo, hanno dimostrato un miglioramento della funzionalità cerebrale e vascolare, tra cui un aumento dell’afflusso sanguigno nel cervello e una miglior risposta cerebrale a compiti impegnativi nei pazienti coinvolti nel percorso dei trattamenti fisici e intellettuali.
Il ping pong è un’attività aerobica, ludica, che richiede concentrazione a abilità oculo-motorie. Inoltre, queste riflessioni offrono lo spunto per discutere un aspetto molto importante: gli effetti benefici di queste attività hanno anche una enorme valenza di prevenzione non solo di cura e forniscono gli elementi per stilare un vademecum, o perlomeno raggiungere una consapevolezza sui buoni comportamenti da tenere per tutto il corso della vita non soltanto nella terza età o quando ci troviamo a fronteggiare una patologia.
Bikes for Children
Sport Senza Frontiere onlus ha lanciato una sfida finalizzata alla raccolta di fondi: percorrere la Via Francigena in bicicletta a sostegno dei bambini del progetto “Forgood. Sport è benessere”, destinato ai minori in condizioni di disagio socio-economico. La pedalata, iniziata sabato da Orio Litta, in provincia di Lodi, e terminerà il 9 ottobre a Roma in piazza San Pietro.
Solidali per legge
Destinare il 5% dei proventi dei diritti tv per le partite di calcio, allo sport sociale e paraolimpico e al sostegno delle attività dilettantistiche e all’impiantistica sportiva. È la proposta illustrata dal deputato di Sinistra italiana Giulio Marcon in una conferenza stampa alla Camera, a cui ha preso parte anche Damiano Tommasi, presidente Associazione italiana calciatori. Ascoltiamolo. (sonoro)