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Amnesty per Rio


favelas-51318__180A cento giorni dalle Olimpiadi, la denuncia di violenze nelle favelas da parte della polizia. Il servizio di Elena Fiorani.

 

Nel 2014, l’anno dei mondiali di calcio, nello stato di Rio de Janeiro la polizia uccise 580 persone, il 40 per cento in più rispetto al 2013. Nel 2015 il numero è salito a 645. Le autorità non portano in giudizio i responsabili e assumono un approccio sempre più deciso nei confronti di proteste di piazza, in larga parte pacifiche. Due anni dopo i mondiali di calcio, in cui era stato già denunciato l’uso eccessivo della forza da parte della polizia durante le proteste non è stata assunta alcuna misura per evitare ulteriori violazioni dei diritti. Nonostante le promesse di una città sicura per ospitare le Olimpiadi, gli omicidi ad opera della polizia sono aumentati, molte persone sono state ferite da proiettili di gomma, granate stordenti e persino armi da fuoco mentre prendevano parte alle proteste. Nei prossimi 100 giorni, le autorità e gli organizzatori di Rio 2016 dovranno impegnarsi per assicurare che le operazioni di pubblica sicurezza non violino i diritti umani.

The last fight


stock-photo-20673833-black-and-white-vintage-boxing-glovesSi tiene stamattina presso la Casa di Reclusione di Bollate a Milano, la conferenza stampa di presentazione dell’ultimo incontro di pugilato di Roberto Cammarelle. Dopo tanti successi tra olimpiadi e mondiali, l’atleta saluterà il ring in occasione del Dual match Italia contro Francia.

 

Dopo 227 incontri disputati, 21 anni di carriera, a quasi 35 anni, Roberto Cammarelle darà l’ultimo saluto da atleta al mondo della boxe. Per farlo ha scelto Milano, la città dove tutto ebbe inizio nel 1995. Nel 2000 è entrato a far parte del Gruppo sportivo Fiamme oro, con il quale da quest’anno inizierà una nuova avventura: Roberto sarà presto il Direttore tecnico del Settore pugilato del Gruppo sportivo delle Fiamme oro.
Venerdì 29 aprile, in occasione del Dual Match Italia vs Francia, organizzato dalla Federazione Pugilistica Italiana in collaborazione con Bergamo Boxe per celebrare i 100 anni della FPI, salirà sul quadrato del Pala Badminton per l’ultima volta.
La serata inizierà alle 20.30 con l’incontro dei 52 kg, seguito dalle altre categorie di peso olimpiche (Kg. 56, 60, 64, 69, 81, 81 e +91), per un totale di dieci matches. A partire dalle 21.30 l’evento verrà trasmesso in diretta su Sportitalia con il commento di Fabio Panchetti, in replica sabato 30 aprile alle 21.30. la conferenza stampa è organizzata in collaborazione con Energetic Source, ed è una tappa della campagna di comunicazione #NOISIAMOENERGIA. Lo stesso giorno, in diretta dagli studi di Sportitalia, alle ore 18.30 verrà trasmessa la cerimonia del peso.

Football week


calcio234Fino al 29 maggio in tutta Europa la settimana di promozione del calcio unificato. In Italia sono previste 16 tappe in 11 regioni con la partecipazione di circa 4 mila atleti. Tra gli eventi in programma anche un torneo internazionale di calcio a 5 nella Capitale con le rappresentative di Francia, Italia, Lituania, Polonia e Ungheria.

 

Una settimana interamente dedicata alla promozione del calcio unificato in contemporanea in 50 Paesi d’Europa, con il coinvolgimento di oltre 50 mila atleti per un totale di 420 eventi: è la Special Olympics European Football Week, arrivata alla sedicesima edizione e in programma dal 21 al 29 maggio in tutto il continente. La manifestazione è organizzata con il supporto della Uefa e ha come obiettivo l’inclusione grazie allo sport degli atleti con disabilità intellettiva. In Italia sono previste 16 tappe in 11 regioni con la partecipazione di circa 4 mila atleti, protagonisti in percorsi di avviamento alla pratica dello sport.
“Il nostro è un mondo che deve essere riportato al valore sociale che ha – ha spiegato il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio – Ci sentiamo investiti di una grossa responsabilità per il consenso che otteniamo”, per questo “dobbiamo aprirci e sostenere anche fisicamente questa iniziativa”. La settimana del calcio unificato, infatti, ha ottenuto non solo l’appoggio della Figc ma anche di Lega Serie A, Lega Serie B, Aic, Aia, Aiac e Dipartimento Calcio femminile Lnd.
Tra i diversi eventi anche un torneo internazionale di calcio a 5 unificato, in programma dal 20 al 22 maggio nella Capitale: a questa tappa parteciperanno le squadre europee di Francia, Italia, Lituania, Polonia e Ungheria.
“I numeri sempre più importanti dicono che ci stiamo avvicinando al mondo reale e alle esigenze quotidiane dei nostri figli e dei nostri atleti”, ha detto Maurizio Romiti, presidente di Special Olympics Italia, che ha lanciato un appello: “Vorrei sponsorizzare la proposta di collaborare con la scuola e il Miur per avvicinarci ai giovani, ma soprattutto invogliare le varie società ad allestire squadre di calcio unificato per permettere ai ragazzi di giocare e crescere insieme, abituandosi alla disciplina sportiva in modo paritetico”.
La Special Olympics European Football Week è scesa in campo nel lo scorsofine settimana calcistico: tutte le squadre di serie A hanno esposto lo striscione ‘Special Olympics’ prima del fischio di inizio delle partite e la stessa iniziativa si terrà in serie B, dal 29 aprile al 2 maggio. Infine, è partita un’asta online su CharityStars per aggiudicarsi le maglie autografate dei campioni: il ricavato contribuirà alla copertura delle spese sostenute per l’organizzazione della manifestazione. Anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha inviato un messaggio per la Special Olympics European Football Week che “porta avanti una partecipazione dei calciatori a tutti i livelli di abilità, facendosi promotrice di una cultura rivolta a infondere un messaggio di accettazione, rispetto e inclusione”.

Verso il Brasile


martina-caironi-1Sarà Martina Caironi la portabandiera azzurra alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016. La sprinter bergamasca sfilerà alla testa della delegazione italiana durante la cerimonia di apertura dei XV Giochi Paralimpici, in programma dal 7 al 18 settembre.

 

L’ufficializzazione è arrivata oggi durante la riunione della Giunta nazionale del Cip, il Comitato italiano paralimpico. Caironi sarà portabandiera dopo un’escalation formidabile di risultati, iniziati fin dal debutto a Londra 2012 quando si regalò la medaglia d’oro e il record mondiale, e proseguita poi negli anni successivi in un continuo gioco contro se stessa, a suon di medaglie e di primati mondiali abbassati. Caironi è oggi l’unica donna amputata ad una gamba ad essere riuscita ad abbattere il muro dei 15 secondi sulla distanza dei cento metri: 14’ 61 il suo tempo, conquistato in occasione dei mondiali di Doha dello scorso ottobre. Caironi ha frantumato in successione sei primati iridati, tre nei 100 metri T42, e tre sulla distanza doppia dei 200 (31’ 73 il tempo agli Open di Berlino 2015). Ha inoltre eguagliato temporaneamente la migliore prestazione mondiale del salto in lungo T42 a 4,60 metri. Merito anche della sua protesi, prodigio della sperimentazione tecnologica dei laboratori del Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio: un binomio che dura fin da quando Martina iniziò ad affacciarsi allo sport dopo l’incidente in motorino che nel novembre 2007 l’ha privata della sua gamba sinistra, amputata all’altezza del femore praticando una disarticolazione del ginocchio che le consente di indossare una protesi sportiva. Caironi, 27 anni, nata ad Alzano Lombardo (Bergamo), punta ora agli Europei di Grosseto e poi ai Giochi di Rio.

Verso Roma


Si è tenuta questa mattina la presentazione della 37esima Discesa internazionale del Tevere, che prenderà il via da Città di Castello domani, per raggiungere la Capitale il 1 maggio, in canoa, in bici o a piedi. Gian Piero Russo, coordinatore Acquaviva Uisp, tra gli organizzatori dell’evento. (sonoro)

 

La Discesa internazionale del Tevere, è a tutti gli effetti una delle più importanti manifestazioni nel calendario europeo del turismo sportivo/fluviale, seconda soltanto alla mitica discesa del Danubio. “Non si tratta soltanto di un evento sportivo ma di una comunità itinerante, carovana cosmopolita e variegata che il fiume accoglie come grembo materno – ricorda il presidente della DIT Roberto Crosti – Una gioiosa festa dello sport coniugata al gerundio: pagaiando, pedalando e camminando sul fiume e sulle rive. La complessa e rodata organizzazione coinvolge più associazioni del territorio coordinate dalla storica asd Discesa Internazionale del Tevere. Si tratta in sostanza di un campeggio itinerante lungo il fiume per canoisti, ciclisti, camminatori e accompagnatori , nello spirito antico dell'”en plain air”. La notte si dorme in tenda o in camper o più comodamente con il sacco a pelo in strutture messe a disposizione dai comuni rivieraschi umbri e laziali che si incontrano lungo il Tevere. Ovviamente chi vuole può optare per le tante strutture ricettive del territorio”. “La discesa internazionale del Tevere da 36 anni promuove un’idea del fiume come elemento identitario del territorio da recuperare al patrimonio consapevole delle comunità riparie – ha detto Gianni Russo coordinatore nazionale acquaviva Uisp – Iniziative come queste servono ad accrescere sensibilità ed attenzione alla tutela degli ambienti fluviali e ripari. Il fiume è la spina dorsale del territorio e l’infrastruttura verde per eccellenza, le esperienze associative affiliate alla UISP Acquaviva propongono una nuova vision del territorio attraverso le sue prospettive fluviali”. Idee, proposte e valori che la Discesa del Tevere promuove: recuperare le antiche percorrenze del fiume e delle rive attraverso canoa, trekking, ciclo-escursionismo; conoscere e valorizzazione gli ambienti fluviali e vallivi del Tevere, nei suoi tratti di pregio naturalistico e rurale come nelle aree urbane perifluviali; promuovere il Parco interregionale del Tevere; avviare percorsi partecipati verso la gestione sostenibile del fiume e del territorio; Contratti di fiume

Tutti per uno


Una proposta di legge bipartisan, depositata alla Camera da 21 deputati, propone che il 5% dei ricavi complessivi provenienti dai diritti radio-televisivi del calcio sia destinata allo sport sociale e paralimpico. L’idea prende spunto dal modello francese.

 

Primo firmatario della proposta di legge è Giulio Marcon di Sinistra Italiana. «Il meccanismo è semplice» spiega. «Si tratta di chiedere un piccolo sacrificio al ricco mondo del calcio per sovvenzionare lo sport dilettantistico, quello sociale e delle persone con disabilità». Una proposta che prende spunto dal modello francese. Il 5% di ogni club sarà diviso nel 3% da destinare alle attività sportive di carattere sociale e paralimpiche, mentre il 2% andrà a finanziare i settori giovanili di tutte le società sportive. Un sistema che «è anche un modo per evitare gli effetti parossismi del gigantismo economico tipici dello sport spettacolo». Così come spiega Marcon, in Francia vige una legislazione ad hoc che regola la vendita dei diritti tv promulgata il 16 luglio 1984, poi aggiornata ed emendata nel ’92 e nel 2003. Ad oggi «la normativa non ha avuto riflessi negativi sui guadagni». I criteri, i termini e le modalità di versamento della quota saranno stabiliti da un apposito decreto del presidente del Consiglio, sentito il ministro dello Sviluppo economico, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e con il parere delle Commissioni parlamentari competenti.

Spiaggia libera


spiaggia libera spqrCon una lettera agli enti competenti, Uisp Roma, Libera e Le grand coureur, soggetti affidatari di un tratto di litorale ad Ostia, hanno comunicato la nullità della convenzione-contratto. Domenica prossima le associazioni consegneranno area e manufatti all’amministrazione comunale.

 

Con una lettera inviata lunedì 18 aprile al Dott. Francesco Paolo Tronca Commissario Straordinario del Comune di Roma, al Dott. Ugo Taucer Sub-Commissario Referente per il Municipio Roma X , al Dott. Domenico Vulpiani Commissione Straordinaria Municipio X e all’ Arch. Cinzia Esposito Direttore del Municipio X, le associazioni Uisp Roma, Libera e Le Grand Coureur componenti dell’ATI affidatari della Spiaggia Libera – S•P•Q•R spiaggia libera attrezzata del comune di Roma hanno comunicato la nullità della convenzione-contratto per violazione di norme imperative con relativa riconsegna delle aree e manufatti presenti sul litorale di Ostia il prossimo 22 aprile all’Amministrazione comunale. A un anno dall’inaugurazione della Spiaggia Libera SPQR, una spiaggia aperta e libera per i cittadini romani, diventata uno spazio partecipato, sostenibile, inclusivo, accessibile, nel rispetto dell’ambiente e del lavoro pulito, si riscrive un altro capitolo oscuro in un luogo – Ostia – dove il mare è diventato troppe volte oggetto di illegalità, abusi e irregolarità diffuse, quando non addirittura luogo privilegiato per il riciclaggio di denaro dei clan.
Motivo della restituzione della spiaggia – commentano Uisp, Libera e Le Grand Coureur – la avvenuta scoperta improvvisa di una determina del 2010, omessa in sede di bando e di firma della convenzione, che chiedeva ai precedenti gestori di abbattere il chiosco/bar in quanto abusivo, ovvero la struttura oggi presente in spiaggia. Scoperta ancora più sorprendente visto che lo stesso Municipio con lettera protocollata, aveva comunicato in data 18 marzo 2015 l’esatto contrario: che la struttura era parte della dotazione della spiaggia e regolarmente utilizzabile ai fini di una migliore erogazione dei servizi. La determina del 2010 è un atto totalmente sconosciuto alla Uisp, Libera e Le Gran Coureur. Un documento reso noto dal Municipio all’ATI non in sede di bando, né tanto meno di firma della convenzione con lo stesso X Municipio, ma solo in data 30 marzo 2016 a seguito di un esposto presentato dall’ATI affidataria alla Procura di Roma. L’emergere oggi di tale determina, rende di fatto nullo il bando e la convenzione stessa.

Ancora una volta tante ombre avvolgono il X Municipio con documenti sconosciuti che improvvisamente ricompaiono in precisi momenti. Del resto il fatto che questi documenti appaiano oggi non è casuale: a ridosso dell’apertura della stagione balneare, mettendo in crisi un progetto, sotto il profilo economico e di immagine per le associazioni affidatarie della spiaggia.

“Il nostro impegno – concludono Uisp e Libera, Le Gran Coureur – su quel tratto di arenile viveva per la realizzazione di un progetto con precise caratteristiche. Oggi mancano le condizioni per realizzarlo e invano abbiamo sperato in un segnale di discontinuità che oggi scopriamo mai decollato. Il municipio è responsabile della situazione e per questo in data 22 aprile riconsegneremo all’Amministrazione comunale, un anno prima della fine della nostra convenzione, le aree e i manufatti, al fine di consentire il libero accesso in spiaggia dei cittadini e l’organizzazione del relativo servizio a cura e spese della medesima Amministrazione comunale. Lo facciamo restituendo una spiaggia in condizioni fisiche migliori di come l’abbiamo trovata. Abbiamo fatto emergere le sue criticità, così come sta emergendo la sua reale condizione amministrativa. Il bando che ha generato l’attuale condizione era frutto di errori e omissioni su cui indagherà la procura. Oggi è tempo di restituire al municipio il bene, affinchè vengano risolte le sue criticità e si proceda a un nuovo bando, con tutti i crismi di legalità e trasparenza per consentire finalmente al mare di Roma d’essere gestito nel rispetto dell’interesse pubblico, dell’ambiente, di un’imprenditoria sana e della libera fruizione dei cittadini”.

“Se un progetto imprenditoriale e sociale al tempo, che punta alla legalità e alla trasparenza, si colloca in un contesto di illegalità e di opacità, il progetto è destinato a fallire. Noi abbiamo portato legalità e trasparenza, ma dovevano essere le istituzioni a rimuovere illegalità e opacità. Non possiamo dire che ciò sia avvenuto. Ci sono stati dei tentativi, anche importanti e coraggiosi, ma evidentemente con forze impari. Abbiamo sin dal primo momento ricercato un rapporto, costante, collaborativo e trasparente con l’amministrazione per evitare che l’insieme di opacità che via via emergevano, ci impedisse di muoverci nella giusta direzione. Non è stato possibile e non certo per volontà nostra. Se ciò sia stato solo l’esito di un’amministrazione insufficiente e lenta o se, invece, sia stato la conseguenza di un comportamento mirato, tendente a ledere e ostacolare la nostra esperienza, saranno gli organi competenti a stabilirlo. Siamo stati sin da subito oggetto di pressioni e attacchi mediatici. Questo convergere sempre crescente di attenzioni poco amichevoli nei nostri confronti da soggetti differenti, ma poi risultati essere profondamente legati tra loro, è stato il metro con cui abbiamo misurato la volontà di intimidirci e isolarci. Noi non ne usciamo sconfitti, perché la partita che volevamo giocare non ce l’hanno fatta nemmeno iniziare. Abbiamo capito sulla nostra pelle cosa possa significare in termini di fatica, di pressioni e di aggressioni quotidiane, tentare di portare modelli di gestione trasparenti e legali dentro territori ammalati di mafiosità.

Malgrado ciò abbiamo ottenuto risultati che, da soli, restituiscono la misura del lavoro svolto:

– un numero di scontrini battuti tra i più alti nella storia di questa località balneare dalla sua fondazione, in una sola stagione;
– un numero importante di lavoratori contrattualizzati in piena regola nell’arco di una singola stagione;
– il numero più basso di barriere per l’accesso al mare, di fatto tendente a zero, tutto l’anno;
– il numero più alto di fontanelle di acqua potabile gratuita: 4;
– un numero di bagnini in rapporto al fronte mare di 1 ogni 50 metri;
– attività sociali, aggregative e di studio di portata nazionale;

E infine restituiamo al Comune luoghi e strutture in condizioni migliori, molto migliori, di quando ci sono stati consegnati. E ne andiamo fieri. Ne traiamo una straordinaria lezione, che vogliamo continuare a mettere nel futuro, ancora una volta, al servizio di Ostia, delle sue forze sane e delle istituzioni democratiche”.

 

Super League


A Oristano è nata una Lega di calcio a 5 integrato, giocato da persone con disabilità e dipendenti d’azienda coinvolti sul campo al fianco dei ragazzi. Il torneo si giocherà anche a Milano e Cernusco sul Naviglio. Al progetto partecipano associazioni, cooperative e società sportive.

 

La caratteristica distintiva della Super League è proprio che ogni squadra è formata da atleti con diverse competenze ed abilità, con l’obiettivo di ‘fare squadra’ oltre ogni differenza e pregiudizio. Le formazioni saranno a composizione mista, per abilità e per genere. Alle giornate sportive parteciperanno gli atleti con disabilità delle associazioni, unitamente agli operatori sociali e ai giocatori volontari provenienti dal mondo delle aziende. Professionisti di diversi settori, dipendenti delle aziende coinvolte, potranno praticare sport e sperimentare momenti di aggregazione in un contesto nuovo. Le tre squadre che daranno vita al torneo di Oristano nascono dall’abbinamento tra market Frongia e l’associazione I Fenicotteri, Sechi informatica e Asd Il Gabbiano, Fabì e Sporty. Super League, promossa dall’Associazione sportiva dilettantistica e di promozione Sociale PlayMore! gode del sostegno della Gazzetta dello Sport e di una vasta platea di partner, nasce per promuovere l’attività sportiva rivolta a persone con disabilità, incoraggiare la partecipazione attiva di tutti i cittadini alle attività sportive, favorire la coesione sociale e l’inclusione, promuovere una cultura sportiva etica e valorizzare lo sport come veicolo di cultura.
A Oristano è organizzata con il patrocinio degli Assessorati allo Sport e ai Servizi sociali del Comune.

Roma-Olimpia-Atene


bell-726266__180È il percorso della ciclopedalata partita ieri dalla Capitale a cui partecipano anche quattro atleti non vedenti. Una volta arrivati in Grecia, si uniranno alla cerimonia di accensione della fiaccola olimpica. Otto le tappe per una distanza di oltre 1200 chilometri.

 

Tra i 32 cicloturisti che aderiscono all’iniziativa, eta’ media 64 anni, ci sono 4 non vedenti, che pedaleranno in tandem. Il viaggio in bicicletta partira’ da Roma e, percorrendo prevalentemente la Via Appia Antica, arrivera’ fino al porto di Bari, dove i 32 si imbarcheranno alla volta della Grecia. Il 21 aprile a Olimpia, i partecipanti alla pedalata si uniranno alla cerimonia di accensione della fiaccola olimpica per poi ritrovarsi, due giorni dopo, allo stadio Panatenaico nella capitale greca. Alle 8 tappe, che copriranno una distanza di circa 1200 km, si unira’ anche Annunziato Pellegrini, “nostro capitano, ragazzo di 81 anni” come lo definisce Andrea Perugini, presidente di “Pedalando nella storia”, associazione organizzatrice dell’evento, a cui ha collaborato anche ACSI (Associazione Nazionale Sport, Cultura e Tempo Libero).

“Costruiamo legalità con lo sport”


maddaloniDomani Gianni Maddaloni sarà ad Andria per esportare il suo progetto in atto a Scampia. Il servizio di Elena Fiorani.

 

Il maestro di judo e campione olimpico porta in giro per l’Italia il suo impegno per la costruzione di una società civile attraverso lo sport, la cultura e la legalità, come da tanti anni fa a Scampia, quartiere degradato di Napoli, dove lotta per coinvolgere con lo sport l’intera famiglia, dando la possibilità di fare attività con le sole quote “sociali” dei genitori e iscrivendo gratuitamente i figli. Sempre attento alle problematiche delle disuguaglianze sociali, soprattutto tra i bambini, porta avanti un’associazione in prima linea per il recupero di giovani in difficoltà e con disabilità. Maddaloni punta a creare una “cittadella dello sport” in ogni quartiere disagiato d’Italia, dove i giovani potrebbero essere recuperati attraverso uno sport inclusivo ed economicamente accessibile