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Canestro multietnico


La società pisana Basket Santa Croce sull’Arno 2015, grazie ad uno sponsor che condivide l’iniziativa, offre la totale gratuità di partecipazione ai ragazzi. Il progetto ha raccolto numerose adesioni e dando vita ad una squadra multietnica, formata da giovani di varie provenienze, compreso l’allenatore, un diciannovenne arrivato dal Gambia.

Qua la mano


Firmato oggi ad Ancona il protocollo d’intesa tra Regione Marche e Uisp per la tutela della salute. Un testo che promuoverà sani stili di vita e contrasterà la sedentarietà secondo la visione dello sport di cittadinanza.

SportAbilità 2.1


È il progetto della Fondazione Silvia Rinaldi, realtà bolognese che favorisce la pratica dell’attività dilettantistica alle persone con disabilità. L’ultima iniziativa prevede l’avviamento all’arrampicata sportiva, al nordic walking e al calcio, di bambini e adolescenti integrati in corsi con coetanei non disabili.

Palestra per tutti


Per la prima volta in Italia, il Comune di Grosseto ha finanziato una sala da ginnastica con macchinari pensati appositamente per persone con disabilità fisiche. Le attrezzature di ultima generazione sono state installate all’interno del Palazzetto dello sport della cittadina toscana.

Podio d’integrazione


I funzionari olimpici che stanno organizzando le olimpiadi di Rio hanno identificato 43 candidati per formare una squadra di atleti rifugiati. Il servizio di Elena Fiorani. “I rifugiati non hanno una nazionale in gara della quale far parte, non hanno una bandiera né un inno nazionale con i quali sfilare all’apertura dei giochi. È per questo che i membri del Comitato Olimpico Internazionale hanno deciso che daranno il benvenuto a questi atleti con la bandiera delle Olimpiadi e saranno accompagnati dall’inno ufficiale dei Giochi Olimpici. Vivranno al Villaggio. Marceranno sotto la bandiera del Cio e entreranno alla stadio per penultimi, prima del Brasile, nazione ospitante.  Come ogni altro atleta per accedere alle olimpiadi dovranno conseguire i risultati minimi ma la solidarietà olimpica pagherà tutte le spese. Per loro ci saranno tecnici, dirigenti, medici, come in ogni altra squadra. Avranno gli stessi diritti e doveri degli altri, almeno a Rio.”

Tutti sul ring


Roberto Camelia, unico arbitro di boxe amputato, ha dato vita alla onlus Sport&Mente. L’associazione no profit promuoverà l’adattamento alla disabilità nello sport, attraverso eventi, manifestazioni, incontri e campagne promozionali a tema. Il progetto verrà presentato durante il Torneo nazionale femminile di pugilato, da oggi al 6 marzo a Calambrone, in provincia di Pisa.

Palla al centro


Oggi e domani gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori napoletane Sannazaro, Genovesi e Serra saranno impegnati in un quadrangolare di calcetto con i detenuti degli istituti penitenziari di Poggioreale e Secondigliano. L’incontro vuole favorire l’abbattimento dei pregiudizi e il reinserimento nella società di chi ha commesso un reato.

“Facciamogli le scarpe”


È la campagna organizzata dal club Atletico San Lorenzo dell’omonimo quartiere di Roma, insieme ad Aina Onlus con l’obiettivo di raccogliere scarpini da calcio, magliette, calzettoni e indumenti sportivi da destinare ai bambini dai 6 ai 15 anni che vivono in Kenya.

Due ruote di integrazione


I volontari che si occupano della prima accoglienza alla Stazione centrale di Milano hanno coinvolto otto giovani rifugiati in un corso di riparazione della bicicletta. Si occuperanno di riparazioni e di creare elementi di arredo con pezzi di bici, come tavolini o sgabelli.

Basket sociale


La Stella del Sud di Caserta, team di richiedenti asilo, accolta dai giocatori della Juvecaserta per una gara di tiro da tre punti. Il servizio di Elena Fiorani. “L’incontro tra la passione per la palla a spicchi e la volontà di aiutare il prossimo, ha dato vita ad una squadra, iscritta al campionato provinciale Uisp, che è l’unica italiana ad essere composta quasi completamente da richiedenti asilo. La società è nata nell’ambito di un progetto del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati finalizzato all’integrazione degli immigrati e la Juvecaserta ha appoggiato il progetto ospitando per una mattinata i componenti della Stella del Sud. L’occasione di distrarsi aiuta ad affrontare le problematiche legate all’identificazione e al permesso di soggiorno, oltre alla sindrome da shock post traumatico legata ai viaggi affrontati. Il basket offre a questi giovani l’opportunità di riscattarsi e di lanciare un messaggio contro il razzismo.”