Alla primaria Duca d’Aosta di Monfalcone lo sport diventa strumento di integrazione. In una scuola dove il 40% dei 310 iscritti sono stranieri, nasce il progetto “Giocatori al centro pronti… attenti… via!”, che considera l’attività motoria come terreno fertile per lo sviluppo di un ambiente di apprendimento favorevole, muovendosi fra l’italiano e l’inglese, le scienze e le materie umanistiche, la musica e l’interculturalità.
Liberi di muoversi
È lo slogan della Move week 2015 che da oggi a domenica torna in tutta Europa. Una settimana dedicata allo sport e all’attività motoria, lanciata da International Sport and Culture Association, per promuovere la salute e il benessere. Oltre 2000 eventi, domani presentazione a Roma, in piazza Montecitorio.
Matti per il calcio
A Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, si sta svolgendo la nona edizione della rassegna organizzata dall’Uisp e rivolta agli utenti dei Centri di salute mentale di tutta Italia. Il servizio di Elena Fiorani.
Giretto d’Italia
Appuntamento oggi e domani in 21 città per una sfida a colpi di pedale tra centri urbani organizzato da Legambiente e VeloLove. Chi riuscirà a convincere più persone ad andare al lavoro e a scuola in bicicletta si aggiudicherà la maglia rosa della mobilità nuova.
Black list
L’Agenzia mondiale antidoping ha pubblicato l’elenco di 114 medici e preparatori che hanno subito condanne o sanzioni per la somministrazione o l’uso di sostanze proibite. 61 di questi sono italiani. Gli atleti sono obbligati a non frequentare le persone nella lista, pena la squalifica di un anno alla prima infrazione e di due alla seconda.
Le abilità dello sport
“Le abilità dello sport” è il titolo del progetto realizzato dall’Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti dall’inizio di gennaio sino alla fine di luglio 2015. Il progetto si è articolato su tutto il territorio nazionale: sedi di attività sono stati i comitati regionali e territoriali Uisp. Nello specifico le 10 regioni “laboratorio” sono state: Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Veneto, Trentino Alto Adige.
Le 19 regioni che diffonderanno la buona pratica attraverso azioni di comunicazione ed eventi dedicati sono: Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto, Trentino Alto Adige.
Il progetto ha sperimentato un coinvolgimento di persone con disabilità in attività sportive in cui si cimentano insieme ai cosiddetti normodotati. Il senso profondo del progetto è stato esattamente quello di superare il concetto pietistico dell’attività adattata per i disabili per spostare l’asse dell’intervento su un terreno in cui la persona con disabilità assume responsabilità e posizioni trainanti nel gruppo.
Le attività progettuali si sono articolate in laboratori sperimentali incentrati sulle pratiche sportive invernali (sci alpino, sci di fondo, escursioni con ciaspole, sleddog, escursionismo, trekking alpino) e finalizzati all’empowerment dei partecipanti e alla capacità di sviluppare attitudini di intervento in team building. Nelle attività sportive invernali, ogni precondizione può determinare abilità e disabilità, per questo variando la condizione, le stesse persone possono essere abili o meno: è questa la base sulla quale si è deciso di sperimentare il gruppo misto, composto da abili e disabili.
Le attività in ambiente naturale, per la caratteristica di svolgersi su un terreno d’azione vario, imprevedibile e spesse volte insidioso, fortemente caratterizzato dalle stagioni e dalle condizioni climatiche, in un contesto spesso psicologicamente difficile, rappresentano un terreno valido dove la diversità tra abile e disabile può azzerarsi e le abilità di un disabile possono essere determinanti nella dinamica del gruppo (la motivazione, che nello sport può costituire un fattore determinante). La metodologia che è stata applicata è quella della “narrazione autobiografica”, che consente di mettere al centro del progetto le soggettività, in primis quelle dei disabili: si tratta di narrazioni autobiografiche dei partecipanti attraverso le quali far emergere gli elementi di forza, quali la motivazione e il gruppo, come “linee guida” per l’agire nelle attività sportive.
Obiettivi generali del progetto sono stati favorire l’integrazione e la cooperazione tra disabili e abili e superare il concetto pietistico dell’attività per disabili spostandosi sul terreno in cui il disabile trova la propria motivazione nell’affrontare delle prove con livelli di difficoltà adeguati.
Sport per crescere
Regione Lombardia e Cariplo lanciano un bando regionale per interventi rivolti a bambini e ragazzi dai 6 ai 19 anni, che utilizzino l’attività fisica per favorire l’inclusione e l’integrazione. L’iniziativa è indirizzata a giovani provenienti da situazioni di disagio sociale.
Homeless world cup
In corso ad Amsterdam il campionato mondiale di calcio dei senza dimora. Otto gli atleti della nazionale solidale italiana alla cui preparazione atletica ha contribuito anche l’allenatore Emiliano Mondonico. Al torneo partecipano 64 squadre di 49 Paesi. La finale il 19 settembre.
Scatti di sport
Si chiama Runforart la mostra allestita al Foro Italico a Roma, fino al 26 settembre, con le foto finaliste realizzate da giovani per rinsaldare i valori olimpici. Ascoltiamo Novella Calligaris, campionessa di atletica e direttrice editoriale della mostra. “Il valore di questa mostra è innanzitutto che è creata dai giovani per i giovani. Sono due gruppi, uno che si occupa di arte e l’altro quella che è la cultura sportiva; si sono uniti e hanno coniugato arte e sport attraverso la fotografia. Questo ha fatto sì che scegliessero cinque temi, come i cinque cerchi olimpici, con i valori dello sport. Per ogni tema otto finalisti come fosse una vera gara sportiva e un podio con primo, secondo e terzo.”
Miracolo Islanda
Dopo aver scalato in quattro anni la classifica Fifa, salendo dalla posizione 134 alla 23, si è qualificata agli europei di calcio 2016, oltre a quelli di basket e pallamano. Alle origini del successo del piccolo Paese la lotta all’alcolismo e al fumo e un intervento a favore degli sport di squadra per combattere queste dipendenze.