Duecento ragazzi con disabilità che frequentano Centri diurni del territorio bolognese gestiti dalla Cooperativa sociale La Fraternità della Comunità Papa Giovanni XXIII si cimenteranno in gare di atletica, dal lancio del peso e del vortex alla corsa veloce e a ostacoli. Insieme a loro gareggeranno i giovani dell’Estate ragazzi di Mercatale/Castel de’ Britti, di Ozzano dell’Emilia e provenienti dai gruppi scout del territorio. È “Respect diversity”, giornata promossa dalla Cooperativa sociale La Fraternità e dal Servizio Dipendenze patologiche dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. “Non c’è nessuno così povero da non avere niente da dare, e nessuno così ricco da non avere niente da ricevere dagli altri – dice la responsabile del Centro diurno La nuvoletta bianca di Ozzano dell’Emilia, citando don Oreste Benzi – L’entusiasmo dei nostri ragazzi sarà ancora più forte quest’anno perché gareggeranno insieme a loro tanti altri giovani, questo non potrà che rendere la giornata speciale, e darà ancora più significato alla parola integrazione“.
La giornata di rispetto delle diversità si tiene presso la pista di atletica di Ozzano dell’Emilia (via dello Sport, 32) a partire dalle 9.30 e culminerà con la premiazione e una festa: gli atleti con disabilità e i loro educatori riceveranno medaglie e riconoscimenti per il primo, secondo e terzo classificato nelle diverse categorie. La giornata si inserisce nelle tre giornate del rispetto, organizzate dalla Cooperativa sociale La Fraternità e dal servizio Dipendenze Patologiche dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Prossimi appuntamenti saranno il 27 giugno con la Festa dell’indipendenza e le iniziative contro le dipendenze, Respect life, l’11 luglio con le proposte artistiche sul tema del riciclo, Respect environment, realizzate in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Bologna.
Lo sport come medicina
Lo psichiatra Sandro Rullo da 25 anni utilizza il calcio per aiutare persone con disabilità psichica, migliorando le loro relazioni con il mondo esterno. Ascoltiamolo. “Riprendono ad avere delle relazioni sociali, non solo: delle relazioni sociali che hanno delle regole, che sono regole che non si perdono, non si abbandonano. Chi è appassionato di calcio sa bene che il pallone non si tocca con le mani, che comunque vada la palla va passata per raggiungere un obiettivo comune. Ecco, tutte queste sono le cose che normalmente un paziente psichiatrico perde, per cui diffida della persona che ha affianco, da cui si sente in qualche modo osservato o perseguitato.”
Slums Dunk
Inizia domani nel Campo di Custoza, a Siena, il torneo di basket, ideato dal giocatore senese in A2 Tommaso Marino. L’iniziativa raccoglierà fondi da destinare al miglioramento delle condizioni di vita dei ragazzi che vivono nelle zone degradate di Nairobi.
Master Summer Multisport Camp
È stata presentata ieri a San Cataldo, in provincia di Taranto, la prima edizione dell’evento. Protagonisti sono giovani con disabilità che insieme a normodotati si cimenteranno in diverse discipline sportive, a partire dal basket.
Senza confini
A Verona un sogno che si realizza per oltre 40 bambini palestinesi della Football Academy. Da oggi e fino al 20 giugno avranno la possibilità di vivere l’esperienza degli Hellas Camp, organizzati con la collaborazione dell’Associazione Oasi di Pace.
Un bel traguardo
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la cittadinanza per Yassine Rachik, atleta italiano di origine marocchina. Il servizio di Elena Fiorani. “Yassine ha ventidue anni, da dodici vive in Italia, e ha vinto più di 25 titoli nazionali, grazie alle regole della Federazione italiana atletica leggera che gli hanno consentito di tesserarsi come “italiano equiparato”. Non avrebbe però potuto partecipare ai prossimi campionati europei, che si terranno a fine giugno, per i quali serve la cittadinanza italiana. Per aiutare Yassine a realizzare il suo sogno era stata lanciata una petizione online per chiedere l’intervento del presidente Mattarella. Oltre 21 mila persone hanno firmato la petizione e ieri il presidente della repubblica ha firmato la cittadinanza al giovane che potrà gareggiare per l’Italia e soprattutto sollecitare una discussione seria e rapida in Parlamento sulla riforma della legge sulla cittadinanza.”
Cinque cerchi spezzati
Gli abitanti di Boston dicono no alle olimpiadi del 2024. Il 49% si dice contrario perché sarebbe uno spreco di soldi in un momento di grave crisi economica. Nel novembre 2016 è in programma un referendum per decidere il da farsi.
Buone pratiche
In occasione delle finali dei campionati nazionali giovanili di calcio, al via domani a Montepulciano, si terrà la prima applicazione ufficiale sul territorio della “Carta Etica dello Sport” della Regione Toscana. Il documento impegna la diffusione delle pratiche sportive e proclama principi e valori fondamentali dell’attività ludica ed agonistica.
Sport nel verde
Al via a Trento l’edizione 2015 che, come ogni anni, vuole valorizzare le strutture sportive presenti nei parchi e nei giardini della città grazie ad una serie di appuntamenti realizzati in collaborazione con le cooperative sociali, le associazioni sportive e di volontariato. C’è solo l’imbarazzo della scelta tra gruppi di cammino, ginnastica, in mountain bike, Tai Chi e Yoga.
Le parole dello sport: seminario nazionale a Roma
Il 4 giugno a Roma, nell’aula Magna della Facoltà di architettura a Testaccio, si è tenuto il seminario nazionale “Le parole dello sport, il sociale e il linguaggio dei media” organizzato da Giornale Radio Sociale, Uisp, e Università Roma Tre, con il sostegno della Fondazione con il Sud e il riconoscimento dell’Ordine dei giornalisti che ha attribuito quattro crediti formativi ai pubblicisti e ai professionisti che vi hanno preso parte. Grande successo di partecipanti, con circa 250 giornalisti presenti.
Nel saluto introduttivo, Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, è partito proprio dal tema della definizione di sport: “Che cos’è lo sport oggi, e in particolare in questo paese? Dal punto di vista dei numeri, i praticanti sono ancora in minoranza rispetto ai sedentari. Chi si occupa del problema più grosso, quello dei sedentari, soprattutto giovanissimi, visto che il Coni si occupa di chi lo sport lo pratica già? L’associazionismo di promozione sportiva e l’Uisp hanno di fronte questa montagna da scalare. C’è bisogno di un giornalismo sportivo e sociale capace di raccontare questo mondo, anche attraverso storie che arrivano dalle periferie e non puntano alle medaglie. Ma soltanto ad esserci e a partecipare”. Continua a leggere