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Corsa di speranza


Tra i cinquantamila podisti della Stramilano 2012 ci saranno anche 50 traumatizzati cranici. “Sopravvissuti a gravi incidenti lottano per ricostruirsi una vita”, ha detto Stefano Pelliccioli, che ha fondato l’associazione Amici di Samuel, dopo che il figlio è sopravvissuto al coma causato da un incidente in moto. I 50 runner correranno accompagnati da un grande striscione di 6 metri, sospeso in aria da circa 500 palloncini
 

L’Italia è anche lui


Il 28enne calciatore senegalese dell’Ascoli Papa Waigo, è da dieci anni nel nostro Paese, ma è ancora in attesa di una cittadinanza che non arriva, per lui e per i suoi figli. Ascoltiamolo ai nostri microfoni “io sono qua da dieci anni, i miei figli sono nati qua in Italia. È normale che ognuno di noi straniero avrà un problema a parlare con il suo proprio figlio un giorno e a raccontare dove sei nato, dove sei cresciuto e dove hai fatto i primi passi. Non possiamo spiegare tutto con le favole, le persone devono avere una loro identità”. 

Calcio dell’altro mondo


Dall’Argentina alla Macedonia, dall’India al Gambia. La storia della Porcenese parla di un calcio diverso, lontano dai cori razzisti delle curve di serie A. La squadra, iscritta al campionato Csi in provincia di Belluno, è composta da giocatori appartenenti a 10 nazionalità diverse. Storie di migranti e rifugiati si incrociano su un campo alla periferia di Seren Del Grappa, nel profondo Nord Est.

Lo sport che non t’aspetti


Le società che si sono ritrovate sabato a Roma per l’incontro nazionale “Dare voce allo sport per tutti” hanno annunciato una proposta di legge popolare per sostenere le attività sportive sociali sul territorio. E per questo hanno chiesto impegni specifici dal governo e dagli enti locali.

Sport di base a rischio


Domani a Roma la prima assemblea nazionale delle società sportive: volontari, dirigenti e operatori di tutta Italia si riuniranno per manifestare i problemi di questo settore associativo. Ascoltiamo Filippo Fossati, presidente nazionale Uisp. Il problema principale è un problema di riconoscimento. Le società sportive sono un patrimonio di questo Paese. Sono più di 100 mila, stanno su tutto il territorio e svolgono una funzione sociale importantissima. Nelle società sportive c’è inclusione sociale. Partecipano all’attività sportiva gli immigrati, partecipano all’attività sportiva spesso gli anziani, spesso ci sono attività fatte con i bambini e anche con le famiglie dei bambini, quindi si fanno delle cose straordinarie. Ecco questo valore sociale non è riconosciuto.

Dare voce allo sport di base


La crisi economica sta strozzando lo sport sociale e per tutti sul territorio. È questo l’appello di trenta società sportive di base che si ritroveranno a Roma sabato in un’assemblea nazionale. Marco Galdiolo, presidente Unione sportiva delle Acli.  Sosteniamo e appoggiamo quest’iniziativa perchè nasce dalla base, cioè da società territoriali, dal territorio e per questo motivo per noi è più  incisiva e costrutiva. In questa fase di estrema difficoltà è ancor più confortante vedere che a livello territoriale le nostre società acquisiscono uno spirito di responsabilità, non chiamandosi fuori da questi problemi, ma volendo dare una mano nell’identificare delle idee e delle proposte.

Cattivi maestri


Un “risarcimento danni etico” con una giornata di “ri-qualifica sociale: incontri con i ragazzi per spiegare loro che un uomo, come uno sportivo, può sbagliare, ma che i valori sani sono sempre da preservare”. Lo chiede la sezione reggina del Centro sportivo italiano a Buffon, dopo le sue affermazioni sul gol non visto in Milan-Juve.

Peace Games


Cosa può fare lo sport sociale in territori di confine? Lo chiediamo a Francesco, dirigente Uisp e volontario, appena tornato da una missione in Palestina: quello che permette di fare attività di questo tipo è di creare dei momenti e degli spazi per i ragazzi di vita normale, in cui possono spendere momenti di tranquillità e di divertimento e attraverso l’inserimento dei ragazzi in attività di gioco che hanno delle regole si può anche fare un lavoro educativo.

Un tuffo nella sicurezza


Al Galata, Museo del Mare di Genova, il premio Marcante 2012 è andato a Yves Omer, cineoperatore dal 1964. Il riconoscimento viene assegnato a persone che si sono distinte per il soccorso e la salvaguardia della vita umana in acqua nel corso dell’anno.

Tutti al Giocagin


Entra nel vivo, in questo fine settimana, la 25^ edizione della storica manifestazione sportiva organizzata dall’Unione italiana sport per tutti. Sentiamo Rita Scalambra, presidente della Lega Le ginnastiche Uisp: Lo scopo della manifestazione è la solidarietà, perchè vengono raccolti fondi per lo sviluppo di progetti nel Saharawi e in Brasile per usare lo sport come mezzo di inclusione rispetto a queste fasce svantaggiate. Quest’anno abbiniamo anche il tema ambientale attraverso la distribuzione di una borraccia a tutti i partecipanti per incominciare a pensare all’uso consapevole dell’acqua.