Si sentono invisibili, sono vestiti di nero e coperti con maschere nere. “Il governo non ci vede”.
Si sentono invisibili, sono vestiti di nero e coperti con maschere nere. “Il governo non ci vede”.
La scorsa settimana i brasiliani hanno rappresentato l’11% della popolazione mondiale contagiata dal Covid-19 e il 26,27% dei decessi globali.
A Milano il business della droga non ha conosciuto crisi. “C’è un flusso di denaro veramente enorme, da rimanere a bocca aperta”.
“The media for democracy monitor” è un progetto di ricerca che monitora il ruolo dei media all’interno delle democrazie. Attraverso 30 indicatori, coinvolge 19 paesi e 20 università.
Ne abbiamo parlato con Christian Ruggiero, docente di Sociiologia dei procesi culturali e comunicativi all’Università La Sapienza di Roma.
Il governo giapponese ha deciso di rilasciare nell’Oceano Pacifico l’acqua contaminata fino ad oggi impiegata per raffreddare i reattori danneggiati dall’incidente nucleare di Fukushima.
Lo ha comunicato il premier Yoshihide Suga, confermando le anticipazioni della vigilia e malgrado la netta opposizione dell’opinione pubblica, dell’industria della pesca e dei rappresentanti dell’agricoltura locale.
La Corea del Sud ha convocato l’ambasciatore giapponese, la Cina ha esortato il Giappone a non rilasciare in mare l’acqua radioattiva. Per Greenpeace “questa decisione ignora completamente i diritti umani e gli interessi della gente di Fukushima e in generale. Il governo ha preso la decisione del tutto ingiustificata di contaminare deliberatamente l’Oceano Pacifico con acqua radioattiva. Ha ignorato sia i rischi legati all’esposizione alle radiazioni che l’evidenza della sufficiente disponibilità di stoccaggio dell’acqua contaminata nel sito nucleare e nei distretti circostanti”.
Non serve aggiungere altro. Si chiama suicidio della specie, anzi harakiri contro il pianeta Terra.
Giuseppe Manzo
La biblioteca della bicicletta Locos Cozza cambia sede e si trasferisce a Trevignano Romano, sulle rive del lago di Bracciano.
Un luogo che diventa un punto di riferimento per un approccio sostenibile alla mobilità e al rispetto della natura.
Ne abbiamo parlato con il giornalista Marco Pastonesi.
A Milano 300 giovani si sono incontrati per un video del trapprer Neima Ezza, nome d’arte del 19enne Amine Ezzaroui che canta il disagio nelle periferie meneghine, in zona San Siro e all’arrivo dei carabinieri sfociati in un fuggi-fuggi verso piazzale Selinunte poi trasformato in guerriglia con lanci di pietre, bastoni e bottiglie verso le forze dell’ordine.
A Napoli le paranze di giovanissimi hanno dato vita all’ennesime rissa nel quartiere Materdei diventato crocevia di gruppi di minori del centro storico. Pugni e calci fino all’arrivo della polizia e ripresi dai cellulari dei residenti chiusi nelle proprie case per la zona rossa.
A Roma sabato ennesima rissa in viale Washington, la strada che introduce e costeggia Villa Borghese. Un’altra rissa su appuntamento? A quanto pare sì. Le risse su appuntamento sembrano essere diventate la moda dei giovani capitolini costretti a casa dalle restrizioni anti contagio.
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Giuseppe Manzo giornale radio sociale
I nuovi consumi, la crisi, la situazione nel Mezzogiorno e un nuovo patto tra lavoratori e consumatori contro i rischi di caporalato e Gig economy: intervista a Emilio Viafora, presidente nazionale Federconsumatori
Il lavoro, la Gig economy, i diritti, la povertà e le opportunità del Recovery Plan: intervista al presidente nazionale delle Acli Emiliano Manfredonia.