Restiamo in casa ma viaggiamo con la musica: il disco di oggi ci porta fino in Giappone.
Album del giorno: Minami Deutsch / 南ドイツ – “With Dim Light” (Giappone)
Per ascoltare il disco:
I bambini dopo l’emergenza: 1 milione in più a rischio povertà. È quanto denuncia Save the children nella lunga indagine svolta per capire quali saranno i rischi per le condizioni dei minori. A questo si aggiungerà anche il digital divide con la scuola a distanza. Interventi immediati, ma anche a medio termine per rafforzare l’intervento pubblico a sostegno delle famiglie con figli e dell’infanzia.
Un libro collettivo ai tempi del Coronavirus: 36 giornalisti e scrittori per raccontare il Covid-19, fuori dalla cronaca e dalle statistiche. Si chiama “Ai tempi del virus – quando la nostra vita non fu più quella” e si può scaricare su tutte le piattaforme online.
Ai nostri microfoni la giornalista Lucia Visca che ha curato il progetto.
Non il Paese di Pulcinella ma quello dei Pantalone sta venendo fuori in questo primo mese di emergenza Covid 19. Mentre affiorano le responsabilità del disastro in Lombardia che ha generato l’epicentro del contagio europeo c’è un fuggi fuggi generale dalle colpe. La magistratura indaga sul caso Bergamo e Val Seriana per epidemia colposa.
Seppure limitate nel tempo e ristrette a un sottoinsieme di settori di attività economica, le misure anti-contagio sono in grado di generare uno shock rilevante e diffuso sull’intero sistema produttivo. Lo dice l’Istat . Ma alcuni numeri più precisi si affacciano dopo il decreto che stanzia 400 miliardi per le imprese.
Un intervento poderoso. Così il nostro presidente del Consiglio ha definito i nuovi 400 miliardi di euro per salvare le imprese dall’emergenza Covid 19. Ora servono altri interventi poderosi che riguardano la vita delle persone che non hanno nulla e che riguarda un settore fondamentale come la scuola.
Secondo l’Istituto superiore di sanità bisogna passare alla fase 2, la curva sta iniziando la sua discesa. Ed è ora di finirla con le retorica dell’untore. Bisogna smetterla con l’individuazione di singoli cittadini intenti a fare la spesa, ad andare a lavoro o spostarsi per motivi di salute e familiari come sintomi di una irresponsabilità civile.