Speciali

Quei nonni che in Italia hanno sfidato la pandemia


 

Sono state le principali vittime del Covid. Si sono contagiati tra le mura di casa o nelle strutture sanitarie, hanno rappresentato la maggioranza degli ospedalizzati in un anno e mezzo di pandemia. I nonni in Italia sono 12 milioni, e in questa emergenza “il loro supporto alle famiglie si è ulteriormente rafforzato, sfidando persino i pericoli del contagio”.

Gli anziani hanno continuato ad accudire i nipoti, ai quali in media hanno dedicato 25,8 ore a settimana, e inoltre hanno trasferito soldi alle famiglie dei figli rimasti senza lavoro o finiti in cassa integrazione per pagare il mutuo, le bollette o semplicemente fare la spesa.

Nell’estate 2020 il 64,9% dei nonni ha accudito i nipoti: uno su quattro lo ha fatto per oltre un mese (23,1%), il 14,3% per 3-4 settimane, il 17,3% per una o due settimane. Oltre i due terzi dei nonni nei mesi della pandemia hanno tirato la cinghia perché convinti di dover continuare a sostenere economicamente le famiglie dei propri figli

il 25 luglio prossimo in occasione della prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, istituita da Papa Francesco, nella quarta domenica di luglio: FederAnziani festeggerà con una campagna dedicata alla salute dei senior, perché per diventare nonni bisogna invecchiare e per poter invecchiare bisogna prendersi cura di se stessi e della propria salute

Giuseppe Manzo giornale radio sociale

Voci dal Cantiere terzo settore n. 5


Gli ultimi aggiornamenti sulla normativa per il non profit a cura di Cantiere terzo settore e Giornale radio sociale

Reti associative e centri di servizio per il volontariato avranno un ruolo importante nell’attivazione del registro unico del Terzo settore. Secondo il direttore del Ministero del Lavoro saranno coinvolti soprattutto nella trasmigrazione degli enti non profit, dagli attuali registri a quello nazionale. “Quello di reti e Csv sarà un compito da realizzare insieme alle regioni, nel completo rispetto di ruoli e responsabilità”, così ha ribadito il direttore Lombardi durante la summer school di Lucca promossa da Cesvot e Centro di ricerca Maria Eletta Martini.

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La discriminazione invisibile di chi è senza iscrizione anagrafica. Intervista a Francesco Ferri di Action Aid


 

In Italia, oltre 300mila stimati solo quelle di origine straniera (Dati Ismu), resta escluso dall’anagrafe. Questo significa vivere in uno stato di attesa e di incertezza, privati dei diritti fondamentali. Non avere diritto al medico, alle cure di base e al sistema sanitario nazionale, subire discriminazione nell’accesso ai vaccini, avere problemi per la mensa scolastica e il bonus libri dei propri figli. O difficoltà ad accedere ai sussidi, ai buoni spesa Covid e all’assistenza sociale.
Per questo Action Aid ha lanciato la campagna #DirittiInGiacenza.
Ne parliamo con Francesco Ferri dell’organizzazione.

L’assessore armato e la nostalgia della “casalinga di Voghera”


 

Ha preso la sua pistola calibro 22 e ha sparato a un senza tetto uccidendolo. L’assessore alla Sicurezza, il leghista Massimo Adriatici, per ora ai domiciliari dopo aver sparato, a suo dire per “errore” mentre cadeva dopo una spinta, ad un marocchino senzatetto di 39 anni, che stava infastidendo alcuni clienti del locale. Un episodio cruento, accaduto nella città dell’Oltrepò pavese, che ha già diviso ovviamente la politica sulle tematiche della sicurezza, ma di cui danno una lettura diversa pure gli stessi cittadini.

Un arresto per omicidio volontario e poi un’indagine che è virata quasi subito nell’accusa meno pesante di “eccesso colposo in legittima difesa”. Saranno le indagini e la magistratura a stabilire la dinamica e quindi l’accusa, anche se come di consueto ci sono già state le sentenze social a favore o contro. Resta invece un fatto che va al di là dei tribunali: cosa ci faceva un assessore in possesso di una pistola?

L’avvocato ed ex poliziotto deteneva regolarmente l’arma ma questo non può far andare in secondo piano l’aspetto inquietante di un esponente delle istituzioni in giro a mano armata tra i bar del suo Paese. Nell’anno della pandemia sono cresciuti del 10% i possessori delle licenze per possedere armi dentro una retorica di giustizia fai da te e società della paura.

C’è un morto a Voghera, probabilmente per una banale lite di paese. E sale la nostalgia dello stereotipo della casalinga di Voghera coniato da Alberto Arbasino a identificare l’Italia piccolo borghese del secolo scorso. Oggi abbiamo il pistolero di Voghera, di mestiere avvocato e assessore.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale

Dal G8 al G20: la malattia e la cura del Pianeta


 

A 20 anni dal G8 di Genova, al centro del dibattito di questi giorni tra memoria e presente, a Napoli si apre un’altra zona rossa con il G20 ambiente, clima e energia. La storia si ripete come una farsa tra strade inaccessibili con i governi chiusi a Palazzo Reale dove conteranno i danni e le morti del Canada, della Germania e delle altre catastrofi climatiche.

Fuori si mobilita una nuova generazione cresciuta nel mito del 2001 proverà a ricostruire un movimento capace di parlare dentro e fuori i confini di una città che ieri vedeva in piazza i lavoratori licenziati della Whirlpool e la morte di un operaio volato giù da un cantiere.

Vecchie e nuove emergenze sociali e ambientali a cavallo di questa pandemia sono emerse dalla due giorni di assemblee a Genova dove è stato rilanciato l’impegno per una mobilitazione di convergenza il 30 ottobre per non sprecare le lezioni che la pandemia ci ha dato e non tornare ad una normalità peggiore di quella pre-pandemica: questo il messaggio della rete ‘Genova 2021 – Voi la Malattia, Noi la Cura’.

Una cura che deve fare tesoro degli errori di questo ventennio e produrre idee, progetti nuovi per stare dentro ai processi di cambiamento a partire dal Recovery Plan. E bisogna farlo adesso.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale

Ddl Zan: la comunità Lgbt non vuole compromessi


 

Il Ddl Zan senza nessuna modifica: piuttosto che fare compromessi inaccettabili meglio rischiare sia bocciata o andrebbe cercato un compromesso che ne renda più probabile l’approvazione prima del voto in aula per evitare di disperdere il lavoro fatto fin qui?

I 1103 utenti di Gay.it, il portale più seguito della comunità Lgbt, si sono chiaramente schierati dalla parte del “muro contro muro”.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale

Il non profit e quelle giornate di Genova 2001


 

Vent’anni dopo Genova, due decenni dal quel G8 che ha segnato la vita politica di un’intera generazione pronta a combattere la globalizzazione dell’economia. Di quei giorni di luglio del 2001 si è parlato e indagato molto sul lato repressivo e la morte di Carlo Giuliani, su quella zona rossa dentro cui si erano barricati gli 8 potenti della Terra, pronti a decidere le sorti del pianeta.

Domani nel capoluogo ligure la Comunità di San Benedetto al porto di Don Andrea Gallo, cuore pulsante di quelle giornate anti G8, riunisce associazioni, giuristi e magistrati

Germania e Canada: i numeri della catastrofe climatica


 

58 morti. 1300 persone disperse o che non danno notizie perché la linea telefonica è saltata, 200mila senza corrente elettrica. Sono i numeri della catastrofe in Germania causata da nubifragi e alluvioni nella Renania. E poi altre vittime tra Belgio, Lussemburgo e Olanda.

Strisce di terra completamente devastate. Edifici e negozi distrutti. Le auto in strada travolte dalla corrente sono lo scenario di un disastro naturale di questa portata. Le centinaia di persone messe in sicurezza in barca a Kordel, paesino situato lungo un affluente della Mosella, rappresentano la notizia positiva della giornata.

Questo avviene dopo il caldo record in Canada con almeno 500 “morti improvvise”.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale

Caporalato: i mediatori culturali in campo con gli ispettori del lavoro


 

Contro  il Caporalato: arriva un Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto siglato al Viminale dai ministeri dell’Interno, dell’Agricoltura e del Lavoro assieme all’Anci. Il documento servirà a incrementare le iniziative sul territorio per l’attuazione delle misure previste dal Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura (2020-2022) e per nuovi progetti a livello locale.

L’accordo prevede l’istituzione, presso il ministero dell’Interno, di una Consulta che sarà composta da rappresentanti di ciascuna delle parti firmatarie, a cui saranno chiamati a partecipare soggetti pubblici o privati o individui di comprovata esperienza nel settore.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale