Afghanistan: per i diritti delle donne non si fa abbastanza

di Fabio Piccolino

Altre notizie

afghan_womenAmnesty International accusa il governo dell’Afghanistan e la comunità internazionale di non fare abbastanza per proteggere le donne che difendono i diritti umani.
Nel Rapporto “Le loro vite in gioco”, infatti, l’organizzazione umanitaria spiega che chi sostiene i diritti delle bambine e delle donne, come dottoresse, insegnanti, avvocate, poliziotte e giornaliste, vengono prese di mira non solo dai talebani ma anche dai signori della guerra e da rappresentanti del governo, subendo costantemente minacce, aggressioni e violenze.
Le leggi vigenti non vengono applicate e le autorità ignorano o rifiutano di prendere sul serio le minacce contro le donne; poche le indagini, pochissime le condanne.
Anche la comunità internazionale sta facendo poco per contrastare questa situazione. Secondo Salil Shetty, segretario generale di Amnesty International, “col ritiro delle truppe quasi completato, in troppi nella comunità internazionale sembrano felici di nascondere l’Afghanistan sotto il tappeto. Non possiamo abbandonare questo paese e coloro che mettono in gioco le loro vite per difendere i diritti umani, compresi i diritti delle donne”.
Il rapporto di Amnesty si conclude con una serie di richieste: garanzia di protezione senza discriminazioni, specialmente per le donne che vivono nelle zone rurali; procedimenti giudiziari, usando le leggi a disposizione; stroncare  la cultura delle molestie nelle istituzioni pubbliche e le abitudini che favoriscono gli abusi.