MSF: servono più aiuti in Yemen

di Fabio Piccolino

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yemenLa situazione nello Yemen è molto critica dopo gli scontri delle scorse settimane ed i bombardamenti aerei iniziati il 26 marzo. A denunciarlo è Medici Senza Frontiere, che riferisce delle proprie difficoltà nel fornire soccorso alla popolazione civile a causa della chiusura degli  aeroporti internazionali, delle restrizioni ai porti e della pericolosità degli spostamenti all’interno del paese. Per far fronte all’intensificarsi delle violenze infatti, sono necessarie più forniture mediche e personale sanitario.
Gli operatori di Medici Senza Frontiere raccontano le difficoltà nell’assistere la popolazione: “Sono rimasti pochissimi attori umanitari nel paese, mentre i bisogni diventano sempre più pesanti.” “Abbiamo dovuto usare il nostro ufficio per accogliere i feriti, mettendo dei materassi nelle nostre stanze.” “Con il proseguimento del conflitto, il rischio di una carenza di forniture mediche è reale. Dobbiamo avere la possibilità di portare assistenza nel paese per via aerea, marittima o terrestre.”
Secondo il dottor Greg Elder, direttore delle operazioni di MSF “Dobbiamo al più presto trovare il modo di far arrivare aiuti umanitari e personale all’interno del paese.”
Per questo motivo l’organizzazione umanitaria chiede a tutte le parti del conflitto di rispettare la neutralità delle strutture e del personale medico, e di consentire ai feriti l’accesso incondizionato all’assistenza medica.