Uomini col burqa per i diritti delle donne afghane

di Fabio Piccolino

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Uomini con il burqa a Kabulburqa per raccontare la condizione della donna: è l’idea messa in piedi da un gruppo di giovani afghani in vista dell’8 marzo.
L’iniziativa è stata organizzata insieme alla ong Afghan Peace Volounteers e mira a denunciare le violenze di genere e le violazioni cui le donne sono sottoposte anche dopo la caduta del regime talebano: il burqa, simbolo dell’annullamento dei diritti delle donne, è ancora molto diffuso in tutto il paese.
Alla fine del 2013 Human Right Watch ha denunciato che il Ministero della Giustizia afghano stava valutando di reintrodurre la lapidazione per reati morali come l’adulterio, ipotesi scongiurata a causa della forte mobilitazione della comunità internazionale.
Secondo un’indagine della Global Rights, in Afghanistan oltre l’87% delle donne ha subito un abuso, che avvengono per lo più in zone rurali; sono molto frequenti inoltre i matrimoni forzati e precoci.
La differenza di genere è ancora molto marcata: solo il 5,8% delle donne afghane ha un titolo di scuola superiore, contro il 34% degli uomini, mentre la presenza delle donne sul mercato del lavoro è pari al 15,7% del totale.