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Migranti: lo sbarco “selettivo” a Catania e i giornalisti “ingabbiati” nel porto

di Redazione GRS


 

Gli insulti di un uomo di mezza età tifoso dell’Atalanta sugli spalti di Bergamo: ad ogni partita si ripetono questi cori contro i napoletani sugli stadi.

Oggi parliamo di sbarchi e migrazioni dopo un weekend di tensioni a per l’attesa delle navi con profughi a bordo a largo della Sicilia. Ieri sera donne e bimbi accompagnati dalle madri sono tra i primi ad essere sbarcati, nel porto di Catania, dalla Geo Barents, nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere, arrivata con a bordo 572 naufraghi. Tra le persone che hanno lasciato la nave ci sono tre donne incinte, 50 minorenni non accompagnati e altri dieci minorenni assieme alle loro famiglie.

Si tratta della seconda nave presente nel porto di Catania: la notte tra sabato e domenica nel molo levante ha attraccato la Humanity 1, con a bordo 179 migranti, di cui 144 sbarcati a seguito dell’ispezione a bordo. Sulla vicenda è intervenuto anche il Papa che ai giornalisti ha detto: “La vita va salvata, il Mediterraneo è un cimitero, forse è il cimitero più grande” ma “l’Italia, questo governo, non può fare nulla senza l’accordo con l’Europa”.

Intanto ieri nel porto di Catania i giornalisti sono rimasti “ingabbiati” all’arrivo della Geo Barents come ha denunciato con video su twitter il corrispondente di Radio Radicale Sergio Scandura. Ascoltiamo le sue parole

Dopo la pandemia arriva il “terzo tempo” dell’impresa sociale

di Redazione GRS


 

Un estratto del trailer Vatican Girls: il docufilm sul caso Emanuela Orlandi molto seguito e che prova a riaccendere la luce sul caso della 15enne scomparsa nel 1983.

Oggi parliamo di finanza e terzo settore, nello specifico di impresa sociale. Intesa Sanpaolo e AICCON (Associazione Italiana per la promozione della Cultura della Cooperazione e del Non Profit) hanno pubblicato la XI edizione dell’Osservatorio su Finanza e Terzo settore.

Aumenta la soddisfazione delle cooperative e imprese sociali per la relazione con gli istituti di credito. Circa il 32% delle cooperative e imprese sociali prevede di coprire i fabbisogni finanziari futuri ricorrendo al credito bancario per investimenti in capitale umano e tecnologia.

L’Osservatorio si arricchisce con l’Outlook Intesa Sanpaolo dell’Impresa Sociale, un’analisi curata da Ipsos Italia e AICCON, in collaborazione e con il patrocinio di Confcooperative-Federsolidarietà e Legacoopsociali, volta a rilevare il sentiment e le prospettive future di sviluppo delle imprese sociali: quest’anno emerge che le imprese sociali ampliano il proprio raggio d’azione: il 36% ha operato in nuovi settori d’intervento, il 78% ha collaborato con soggetti aventi forma giuridica differente dalla propria e il 50% ha ricercato all’esterno competenze complementari. Ascoltiamo Paolo Venturi di Aiccon

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo

Ecco perchè il decreto sui rave party non è in linea con la Costituzione

di Redazione GRS


 

La voce di Pier Paolo Pasolini. Ieri 2 novembre era l’anniversario della sua morte, quella di un intellettuale che ha saputo leggere i cambiamenti della società italiana mezzo secolo prima.

Oggi parliamo del decreto del nuovo governo che ha voluto una stretta sui cosiddetti rave party illegali. L’accusa partita dalle opposizioni e anche dal mondo della società civile è un riferimento generico ai “raduni di più di 50 persone” in edifici e terreni pericolosi per l’ordine pubblico: il rischio sarebbe quello di estendere il decreto anche a forme di dissenso nelle scuole, nelle università e nelle piazze.

Il ministro dell’Interno Piantedosi reputa “offensivo attribuire la volontà di intervenire in altri contesti, in cui si esercitano diritti costituzionalmente garantiti a cui la norma chiaramente non fa alcun riferimento”. E che “in ogni caso la conversione dei decreti si fa in Parlamento, non sui social”.

Per capirne di più sotto l’aspetto penale e costituzionale ascoltiamo l’avvocato Elia De Caro, difensore civico di Antigone Onlus.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale