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Ad Alta Velocità del 12/01/2023 | Caro carburanti
12 Gennaio 2023Caro carburanti, le accise non si tagliano più: le richieste dei consumatori
12 Gennaio 2023
Le parole di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela a Rainews dopo la notizia dell’apertura di un’inchiesta da parte del Vaticano sulla 15enne scomparsa il 22 giugno 1983.
Oggi parliamo del caro-carburanti dopo l’intervento video su Twitter da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Nei distributori si registrano andamenti discordanti dei prezzi. Alcuni, infatti, forse anche per effetto dell’annuncio di controlli della GdF, hanno deciso di ridimensionare un poco l’aumento eccessivo dei prezzi che avevano praticato dopo l’abolizione dello sconto sulle accise, decisa improvvidamente e unilateralmente dal Governo, altri, invece, proseguono imperterriti ad applicarli al di sopra del livello tollerabile.
Secondo i dati riportati da Quotidiano Energia, la benzina si attesta mediamente a 1,82 euro al litro per il self, il diesel a 1,877. Stando alle segnalazioni ricevute, non mancano, soprattutto lungo la rete autostradale, distributori che applicano per la benzina prezzi al di sopra di 1,95 euro al litro e di 2,30 euro al litro per il diesel.
Secondo i dati dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, tenendo conto sia dell’andamento delle quotazioni dei prodotti petroliferi, sia dell’andamento del cambio Euro/Dollaro, la benzina oggi dovrebbe costare almeno 8 centesimi di meno al litro e il gasolio ben 19 centesimi in meno.
L’impatto per le famiglie è imponente di fronte al già generale carovita e il ministro Urso ha convocato le associazioni: ascoltiamo Fabrizio Ghidini, responsabile Energia di Federconsumatori.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale
Salvare vite in mare. Intervista a Federica Giannotta di Terre des Hommes
11 Gennaio 2023
Terre des Hommes esprime preoccupazione per l’impatto che il recente Decreto 2/1/2023 n.1 recante disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori sta già avendo sulle operazioni di salvataggio, con particolare riferimento alla condizione dei minori non accompagnati e, più in generale di persone che presentano una condizione fisica o psichica di estrema fragilità.
Ne abbiamo parlato con Federica Giannotta, Responsabile Advocacy e programmi Italia di Terre des Hommes,
Edizione del 11/01/2023
11 Gennaio 2023Ad Alta Velocità del 11/01/2023 | Diritti e repressione
11 Gennaio 2023Dissenso e repressione: il “sorvegliato speciale” dovrebbe essere solo il clima
11 Gennaio 2023
Gli spari dei terroristi che il 7 gennaio 2015 fecero irruzione nella sede del giornale satirico Charlie Hebdo: 20 morti, 12 erano giornalisti e disegnatori. Otto anni dopo una nuova fatwa che arriva dall’Iran.
Oggi parliamo di diritti e repressione anche per il nostro Paese. In questi giorni tiene banco il caso di Simone Ficicchia, attivista di Ultima Generazione che si batte contro la crisi climatica ed è protagonista di azioni eclatanti come quella della vernice rossa sulla parete del Senato a Roma. Il pm di Milano ha rinviato di 30 giorni la richiesta della Questura di Pavia per una “sorveglianza speciale” nei confronti del giovane.
Contro questa ipotesi si è scagliato anche il portavoce di Amnesty Italia Riccardo Noury che su Domani giornale scrive: “Non è un mafioso, sebbene quelle misure siano previste dal Decreto legislativo 159 del 2011, che ha proprio questo titolo: Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. Non è il capo di un’impresa criminale: caso mai è, suo malgrado, un esponente di un’impresa criminalizzata”.
Ieri davanti al tribunale di Milano la mamma di Ficicchia ha parlato ai giornalisti dopo l’udienza, ascoltiamo lei e anche le parole di Simone.
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Edizione del 10/01/2023
10 Gennaio 2023Ad Alta Velocità del 10/01/2023 | Calcio e violenza ultras
10 Gennaio 2023No nel nome di Ciro: cosa c’entra con il calcio lo scontro in autostrada
10 Gennaio 2023
I rumori del caos sull’A1 all’altezza di Badia del Pino dove domenica scorsa gruppi di napoletani e romani si scontrati a suon di spranghe, cinghie e coltelli.
Oggi parliamo della violenza, dose ormai cronica della nostra quotidianità. C’è quella che si sprigiona intorno a una bandiera su cui alzare vessilli di guerra intorno a una maglia di calcio. Ma davvero c’entra il calcio in quello che è accaduto? Poco o nulla.
Dietro questi vessilli si nascondono altri fenomeni sociali e urbani che da decenni si racchiude nel termine ultras. Un film capolavoro di Ricky Tognazzi nel 1991 provò a raccontare questo spaccato d’Italia, paradossalmente ultime forme di organizzazioni radicali ed estremiste presenti nel Paese e pronte allo scontro. Ascoltiamo la voce di Claudio Amendola, protagonista in quel film
Su quell’asfalto che doveva condurre a Milano e a Genova tifosi della Roma e del Napoli si sarebbe consumato un vero e proprio regolamento di conti, organizzato e preparato secondo le testimonianze audio diffuse anche sui social: 8 anni dopo, secondo qualcuno, bisognava vendicare Ciro Esposito che il 3 maggio 2014 fu ucciso dal capo ultrà romanista Daniele De Santis. A tutto ciò ha replicato la mamma di Ciro, Antonella Leardi, impegnata con la sua associazione Ciro Vive contro la violenza, parlando all’agenzia Alanews.
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