Podcast

Lo studio, morti per cancro e inquinamento: uno stile di vita sano non basta

di Redazione GRS


 

Le voci delle piazze del Fridays for future che sono tornati a manifestare in tutto il mondo al grido “prima le persone, stop al profitto”.

Oggi parliamo di ambiente e salute. E nello specifico di uno studio che certifica una relazione tra mortalità per cancro e l’inquinamento anche in presenza di un sano stile di vita. Lo studio è firmato da ricercatori dell’ Università di Bologna, del  Cnr, Istituto per la BioEconomia, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Tomsk State University, Russia e Infn, Sezione di Bari.

Nel paper pubblicato in open access sulla rivista Science of the Total Environment dimostra che si muore di tumore ‘soprattutto dove l’inquinamento ambientale è più elevato, anche se si tratta di zone in cui le abitudini di vita sono in genere più sane’ mentre negli ultimi decenni di ricerca sul cancro, lo stile di vita e fattori casuali o genetici sono stati indicati come cause principali nello sviluppo dei tumori.

Di fronte a questa correlazione scientifica non potevamo non sentire il professore Antonio Giordano, presidente dello Sbarro Institute di Filadelfia – professore Università di Siena, coordina il gruppo programma ambiente e salute Pnrr per il Ministero della Salute, che negli ultimi 15 anni e ancor prima con suo padre Giovan Giacomo sono stati pionieri del legame tra ambiente e salute con il Collegium Ramazzini. In particolare Antonio Giordano ha portato avanti ricerca nella Terra dei fuochi con pubblicazioni e libri fino all’ultimo studio Veritas. Ascoltiamolo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Guasto al Nord Stream, gas alle stelle e la piazza contro il caroprezzi

di Redazione GRS


 

Le voci delle donne iraniane ancora in piazza a rivendicare la loro libertà dopo l’uccisione di Masha Amini e decine di manifestanti.

Oggi parliamo di caro energie, prezzi alle stelle e gli scenari che si trova di fronte l’imminente governo di centrodestra. Ieri nel Baltico la fuoriuscita di gas dal Nord Stream 1 e 2 rappresenta una nuova tappa di uno scenario internazionale di conflitto economico e bellico. Ribolle il mare a nord e anche il TTF ad Amsterdam con il gas che aumenta del 19%. Nella vita reale già stremata dagli aumenti può rappresentare un’altra mazzata.

Per il nuovo governo sul tavolo c’è già una manovra da 40 miliardi. Come scrive Gianni Trovati sul Sole24Ore “la prima prova vera per il futuro governo sarà rappresentata dalle misure economiche di dicembre, scandite da un nuovo decreto energia e dalla prima manovra della legislatura”.

Sotto il profilo sociale l’aria è molto calda. Continua a scendere in piazza il movimento Noi non paghiamo come ieri a Napoli con blocchi stradali e cortei e il Don’t pay si sta diffondendo anche in altri Paesi europei. Intanto tutte le associazioni dei consumatori hanno deciso di mettere in campo una mobilitazione: Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoutenti, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Ctcu, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Movimento Consumatori, Udicon, Associazione Utenti Radiotelevisivi si riuniranno in un’assemblea nazionale a Roma aperta ad altri soggetti e organizzazioni sociali.

Seguiremo questo tema che sarà il dossier più caldo di un autunno che rischia di essere gelato da guerra e prezzi.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Donne, operai e poveri: il popolo del non voto nella democrazia fragile

di Redazione GRS


 

La versione persiana di Bella Ciao, inno delle proteste delle donne in Iran dove la polizia continua a uccidere e reprimere.

Oggi parliamo di elezioni e soprattutto parliamo del non voto che ha visto il 36,2% di astensionismo, dato più alto della storia repubblicana. Secondo Swg donne, operai e chi versa in condizioni economiche più gravi sono le principali categorie che non si sono recate nei seggi. Le Acli hanno sottolineato la bassa partecipazione al voto, che dice di una sfiducia crescente nelle istituzioni democratiche, e più in generale nella capacità della politica di cambiare la vita delle persone. Ascoltiamo il presidente nazionale Emiliano Manfredonia.

Anche il Forum Disuguaglianze Diversità è intervenuto con un’analisi all’indomani del voto sottolineando il “un divario impressionante fra la vivacità del paese e la sua traduzione nella politica organizzata”. Ascoltiamo il coordinatore Andrea Morniroli.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

A Vibo Valentia “abitare connessi” con il Festival dell’Ospitalità

di Redazione GRS


 

Il suono delle strade allagate e invase dall’acqua a Napoli nel giorno delle elezioni: tantissime persone non sono potute andare a votare per i disagi e gli allagamenti.

Oggi però non parliamo di elezioni ed esito del voto. Parliamo invece di un evento che si terrà a Nicotera, provincia di Vibo Valentia.  Dal 30 settembre al 2 ottobre tra la marina e il borgo. Tre giorni, diciotto incontri, venticinque ospiti/relatori che tracceranno le rotte dell'”Abitare connessi”, tema portante della settima edizione del Festival dell’Ospitalità organizzato dall’APS Progetti Ospitali. Ascoltiamo il founder Francesco Biacca ai microfoni di Maria Pia Tucci

Sonoro

Laboratori di storytelling e le connessioni create dalle migrazioni caratterizzeranno la prima giornata del Festival dell’Ospitalità per un programma ricco come l’iniziativa della cooperativa Kiwi: ascoltiamo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale