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Con la pandemia 573 nuovi miliardari: profitti record su cibo, energia e salute

di Redazione GRS


 

Il suono del conflitto in Ucraina giunto al terzo mese di combattimenti da quell’alba del 24  febbraio.

Oggi parliamo di ricchezza, povertà e disuguaglianze. Che affare la pandemia, ha prodotto 573 nuovi miliardari, uno ogni 30 ore, mentre, quest’anno, un milione di persone ogni 33 ore potrebbe finire in condizione di povertà estrema, vale a dire 263 milioni.

La ricchezza dei miliardari è aumentata, in termini reali, più in 24 mesi di COVID-19 che nei primi 23 anni delle rilevazioni di Forbes ed è ora equivalente al 13,9% del PIL mondiale. Sono alcuni dei dati di Oxfam in apertura del World Economic forum di Davos.

Le imprese nei settori energetico, alimentare e farmaceutico – caratterizzati da situazioni di forte monopolio – registrano profitti da record. Chi sono le multinazionali che hanno fatto ingenti profitti in questi due anni? Ascoltiamo Francesco Petrelli, portavoce di Oxfam Italia

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

La strage di Capaci, la voce di Falcone: la verità lontana 30 anni dopo

di Redazione GRS


 

La voce di Giovanni Falcone, nel giorno in cui si ricordano i 30 anni dalla strage di Capaci che uccise lui, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta  Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Nel trentennale di quell’attentato che squarciò la democrazia già debole di un Paese in piena tangentopoli e instabilità politica la sera del 23 maggio 1992 a Palermo oggi si ritrovano mille studenti con il ministro Bianchi e la presidente della Fondazione Giovanni Falcone, la sorella Maria. E in città ci sarà anche il presidente della repubblica Sergio Mattarella. A queste e altre generazioni non ancora nate o appena nate 30 anni serve ascoltare la voce del magistrato

Don Luigi Ciotti sulla Via Libera dice: “Luigi Ciotti: “Non servono parole leggere ma scelte e gesti pesanti: meno celebrazioni sterili e più attenzione all’oggi, col suo carico di ingiustizie e sofferenze”. Infatti oggi serve la verità, ancora lontana e appena percepita dai processi come a Rainews ha detto Roberto Scarpinato: “a decidere le modalità di quella attentato fu un livello più alto”.

Perché Falcone poteva essere ucciso a Roma senza troppo clamore invece si scelse il tritolo che aprì la stagione stragista che continuò con Borsellino e poi con le bombe di Firenze, Roma e Milano contro il patrimonio culturale e religioso. Un biennio di piombo dove Cosa Nostra fu la mano armata di un potere tanto nascosto quanto tutt’oggi potente perché ancora riesce a non scrivere la storia italiana a cavallo tra la prima e la seconda repubblica.

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Volontari per una nuova idea di prossimità

di Clara Capponi


Bentornati all’ascolto del Grsweek da Clara Capponi

Tra gli  effetti legati alla pandemia c’è anche quello di aver messo sotto una nuova luce il valore sociale  del concetto di prossimità. Tante esperienze di solidarietà e volontariato nate durante l’emergenza sanitaria hanno avuto al centro il concetto di prossimità intesa come vicinanza, unità, lgame con qualcuno perché ne condividiamo il destino. Continua a leggere

L’accoglienza dei minori afghani: intervista a Marco Rossi Doria di Con i Bambini

di Admin GRS


 

Comunità in crescita è l’iniziativa sostenuta da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, rivolta a 1430 bambini afghani con particolare attenzione alle bambine e alle donne.
Ne parliamo con il presidente di Con i Bambini Marco Rossi Doria.

Il Pnrr e le risorse che servono per difendere i beni confiscati alle mafie

di Redazione GRS


 

Il suono della scossa che 10 anni fa, nella notte del 20 maggio 2012, colpì l’Emilia e una seconda tornò nove giorni dopo aggiungendo distruzioni, morti, feriti e sfollati.

Oggi parliamo di beni confiscati alle mafie. Ieri Libera e la rete delle associazioni nazionali come Arci, Acli, Legambiente, Legacoop, Confcooperative, Avviso Pubblio e sindacati confederali hanno scritto alle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Istruzione del Senato per chiedere alcune modifiche all’articolo 22 del decreto legge n. 36, contenente misure urgenti per l’attuazione del Pnrr che istituisce il Fondo per le spese di gestione dei beni confiscati.

Secondo le associazioni è necessario compiere ulteriori passi in avanti. A partire dall’aumento della sua dotazione finanziaria e dall’estensione a livello nazionale dell’ambito di competenza del Fondo, non limitandone l’applicazione soltanto ai progetti che saranno finanziati dall’avviso pubblico dell’Agenzia per la coesione territoriale, viste le numerose progettualità presentate con la specifica misura ‘Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie’ del Pnrr, e considerate, altresì, le centinaia di esperienze di riutilizzo sociale già esistenti o che potranno attivarsi nei prossimi mesi in tutte le regioni, promuovendo concretamente percorsi di coesione e inclusione sociale. Ascoltiamo Davide Pati, settore beni confiscati di Libera.

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