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Afghanistan, il Paese dimenticato in ginocchio tra terremoto e carestia

di Redazione GRS


 

 

La voce di un operatore di Unhcr in Afghanistan: spiega che tende rifugio, coperte e altri articoli di soccorso sono partiti da Kabul per proteggere 4000 sopravvissuti nelle province di Khost e Paktika dopo il terribile sisma.

Oggi parliamo del devastante terremoto in Afghanistan nella zona al confine con il Pakistan. Il bilancio provvisorio è di oltre 1000 morti e altrettanti feriti. Questo cataclisma arriva in un Paese in ginocchio dopo la presa del potere dei Talebani e l’uscita delle truppe internazionali nell’agosto 2021. Da mesi ci sono allarmi inascoltati per la carestia e la difficoltà a reperire cibo.

Serve “erogare urgentemente finanziamenti internazionali per consentire alla comunità umanitaria di aumentare rapidamente la sua risposta sulla scia di questo terremoto senza dimenticare i bisogni umanitari in altre parti dell’Afghanistan. È fondamentale finanziare completamente i 4.4 miliardi di dollari necessari per soddisfare i bisogni della popolazione nel loro insieme”: è questo l’appello lanciato per il Paese asiatico lanciato in una nota dalla ong italiana Intersos.

L’Unhcr “ha dispiegato il proprio personale nelle aree più colpite delle province di Pakitika e Khost dal proprio ufficio sul campo di Gardez. Attualmente l’attenzione si concentra sulle operazioni di ricerca e salvataggio per trovare i sopravvissuti. Si teme che altre vite possano andare perdute se non si raggiungono urgentemente i sopravvissuti nelle zone più remote del Paese”. Intanto Unicef teme per il destino di migliaia di bambini, come sempre l’anello più fragile della catena di sofferenza.

Ascoltiamo la testimonianza di Stefano, Country Director di Emergency sul posto.

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Donne vittime di tratta: aumentano casi di allontanamento dei loro figli

di Redazione GRS


 

Il suono dell’attacco dei droni ucraini alla raffineria di Rostov. Intanto è altamente a rischio un’escalation tra Russia e Lituania.

Oggi parliamo di donne vittime di tratta e del loro diritto alla maternità. In Italia sono in crescita i casi di allontanamento dalle famiglie in assenza di maltrattamenti che riguardano le fasce più deboli, soprattutto le donne straniere sole.

Il difficile percorso di fuoriuscita dallo sfruttamento delle donne viene ulteriormente appesantito da valutazioni negative della genitorialità che spesso si trasformano in separazioni prolungate nel tempo senza nessuna forma di contatto diretto fino a sfociare in dichiarazioni di adottabilità dei minori. Quali sono gli strumenti di tutela delle madri straniere? Quale lavoro dietro la (ri)costruzione della relazione madre-figlio? Ascoltiamo l’avvocato Roberta Aria di Asgi – Associazione studi giuridici sull’immigrazione che modera il dibattito.

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Caldo record e siccità: l’udienza di “Giudizio Universale” contro l’inazione climatica

di Redazione GRS


 

Il boato del lancio del missile russo Sarmat, detto anche con nome evocativo “Satan 2″ è un missile balistico intercontinentale capace di portare fino a 15 testate nucleari con un raggio d’azione di circa 18.000 km.

Oggi parliamo di ambiente e cambiamenti climatici.

Mentre è emergenza siccità nel nostro Paese con l’arrivo di una delle estati più calde della storia recente ieri si è tenuta nelle aule del Tribunale Civile di Roma, la seconda udienza dell’azione legale climatica intentata da 203 soggetti contro lo Stato Italiano per inazione climatica. Per la prima volta dal deposito dell’atto di citazione, avvenuto nel giugno del 2021, le parti si sono trovate l’una di fronte all’altra per presentare alla giudice le proprie argomentazioni.

L’udienza ha visto il confronto tra le posizioni presentate dalle parti. Il climatologo Luca Mercalli, ricorrente della causa e tra i promotori della campagna con la Società Meteorologica Italiana, ha commentato l’udienza a partire dalle cronache drammatiche di questi giorni: “L’emergenza climatica è sotto gli occhi di tutti”. Ascoltiamo Marica Di Pierri di A Sud Onlus, prima firmataria della causa denominata Giudizio Universale.

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Pnrr e povertà educativa: il rischio di mancare un’importante occasione

di Redazione GRS


 

 

La voce di un agricoltore che su twitter ha postato un video in cui si vede la secca del canale Cavour in Piemonte: ora la siccità fa davvero paura.

Oggi parliamo di Pnrr e temi sociali. Si levano diverse preoccupazioni sul rischio di mancare diverse occasioni. Ieri è arrivato l’appello del Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza: ne parleremo in apertura del notiziario Grs più tardi. Sul fronte povertà educativa ecco un altro grido di allarme che arriva dai membri del Gruppo di lavoro nominato dal Ministero dell’Istruzione. Ascoltiamo la portavoce del Forum Terzo Settore Vanessa Pallucchi

Con Vanessa Pallucchi ci sono nel gruppo anche Ludovico Albert, Franco Lorenzoni, Andrea Morniroli, Don Marco Pagniello, Marco Rossi-Doria e Chiara Saraceno. Ora ascoltiamo qual è il rischio che fa emergere la preoccupazione sui fondi.

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