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Una generazione a mano armata all’ombra del Vesuvio

di Redazione GRS


 

Una delle voci raccolte da Arcigay qualche anno fa. Ieri la giornata mondiale contro l’omofobia, un giorno come tutti i giorni per respingere la violenza e a difesa di persone libere di amare.

Oggi parliamo di violenza urbana, nello specifico quella giovanile e minorile. E la cronaca ci riporta a Napoli dove virtualmente siamo stati l’altro ieri per raccontarvi del Patto educativo. Coltelli, risse, rapine violente dove criminali e vittime sono minorenni.

Solo negli ultimi 3 giorni i casi si susseguono: due 16enni accoltellati mentre sono al mare di Posillipo, un 13enne ferito a scuola e una generazione che vive da mattina a sera gli spazi della città a mano armata con troppi coltelli nelle tasche dei ragazzi. A questa violenza si aggiunge quelle bande criminali e della camorra e adesso in città c’è un clima di paura.

Abbiamo chiesto a Giovanni Laino, docente universitario e vicepresidente dell’Associazione Quartieri Spagnoli, una sua analisi sulla situazione.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Guerre e informazione: come i media italiani devono recuperare credibilità

di Redazione GRS


 

La voce di Luciana Castellina, presidente onoraria di Arci, per il Festival Sabir che si è tenuto a Matera da cui parte la puntata di oggi.

Il Festival Sabir si tiene dal 2014 all’indomani della strage di Lampedusa. Quest’anno nella città dei sassi lo scorso weekend si sono toccati molti temi. Uno di questi è molto attuale, riguarda il rapporto tra l’informazione e i conflitti partendo dalle parole e dalle immagini. Come quelle di un bombardamento o di un funerale attaccato dalla agenti di polizia come avvenuto a Gerusalemme per la giornalista di Al Jazeera Shireen Abu Akle. Ciò che oggi è maggiormente a rischio per l’informazione è a credibilità. Ascoltiamo Valerio Cataldi, giornalista Rai e presidente di Associazione Carta di Roma.

Anche il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli ha preso parola e in una battuta ha invitato la categoria in modo chiaro ad assumersi le proprie responsabilità. Ascoltiamo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Il Patto educativo che da Napoli vuole contrastare povertà e disagio minorile

di Redazione GRS


 

Il suono delle cariche della polizia israeliana l funerale della giornalista di Al Jazeera Shireen Abu Akle, immagini che hanno indignato il mondo intero.

Oggi parliamo del Patto educativo firmato a Napoli lo scorso 13 maggio e riguarda l’intera area metropolitana della città. A volerlo dallo scorso autunno è stato il vescovo don Mimmo Battaglia e il documento porta la firma della Diocesi napoletana, del ministero dell’Istruzione, delle istituzioni locali, del forum terzo settore della Campania e dell’impresa sociale Con i bambini.

Nell’articolo 1 del Patto è scritto che intende contrastare e prevenire “i fenomeni della povertà educativa, della dispersione scolastica e del disagio formativo, nell’area metropolitana di Napoli, e intende restituire centralità culturale, civile e amministrativa, alla questione educativa intesa come responsabilità dell’intera comunità”.

La durata prevista è di tre anni e sarà soggetto a una fase di monitoraggio mentre nell’ultimo articolo è scritto che “costituisce un documento pilota di riferimento, che potrà essere adottato in altri contesti che presentino significativi fattori di rischio di dispersione e di disagio formativo”.

Per capire qual è l’importanza di questo Patto ascoltiamo Giovanpaolo Gaudino, portavoce del Forum terzo settore della Campania che è uno dei soggetti firmatari.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo  – giornale radio sociale

Ucraina: la condizione delle persone con disabilità

di Fabio Piccolino


 

Bentrovati all’ascolto del Grs Week da Fabio Piccolino, con la collaborazione di Vincenzo Massa.

Il quotidiano orrore che da quasi tre mesi attraversa l’Ucraina è ancora più drammatico per le persone fragili: difficoltà quotidiane che, in maniera differente, coinvolgono sia chi vive nel paese in guerra sia chi è riuscito a fuggire.
Secondo il Forum europeo sulle disabilità, le persone con disabilità in Ucraina sono circa 2,7 milioni, di cui 261mila con problemi cognitivi. Persone bisognose di assistenza, la cui quotidianità è stata fortemente alterata dalle innumerevoli conseguenze del conflitto. Continua a leggere