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Così i migranti muoiono per terra e per mare
19 Novembre 2021
Un bimbo di appena un anno morto tra il freddo e gli stenti nella foresta al confine tra Bielorussia e Polonia, dopo un mese e mezzo trascorso con i genitori siriani in condizioni estreme nella speranza di arrivare in Europa. Lo leggiamo dall’agenzia Ansa.
“Il dramma del bimbo siriano è emerso nel corso della notte, quando gli operatori del Centro polacco per l’aiuto internazionale hanno compiuto un intervento con temperature gelide a seguito di una segnalazione d’emergenza. Nella foresta i soccorritori hanno riferito di aver trovato una coppia di siriani feriti – l’uomo con una lesione al braccio, la donna con un taglio da coltello alla gamba – e il loro figlioletto ormai senza vita”.
Questo fronte di terra si aggiunge a quello di mare. Alla “rotta migrante più letale al mondo” come dichiara Medici senza frontiere che sulla Geo Barents ha salvato 99 persone in pericolo su un barcone che però nella sua pancia ne aveva 10 morte per asfissia.
Abdou (nome di fantasia) uno dei sopravvissuti, ha a malapena avuto modo di capire cosa fosse successo ai suoi compagni di viaggio prima di essere soccorso. “Fatemi vedere i loro corpi. Sono miei fratelli, veniamo dallo stesso luogo, siamo partiti insieme dalla Libia. Devo dire alle loro famiglie che sono morti. Per favore, lasciatemeli vedere” ha chiesto Abdou, tremando e con gli occhi fissi sull’orizzonte.
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Edizione del 18/11/2021
18 Novembre 2021Se la casa è un luogo di solitudine e di violenza
18 Novembre 2021
Due casi di cronaca, distanti e diversi tra loro hanno due denominatori comuni: l’omicidio come evento nei rapporti familiari e la casa come teatro del crimine.
Il primo arriva da Sassuolo, in provincia di Modena. Un’intera famiglia è stata sterminata dal compagno della donna da cui lei si era separata. Trasferendoci idealmente a Sud e precisamente ad Enna in Sicilia la svolta nel caso di Aidone dove una 69enne è stata trovata morta in casa: la figlia di 47 anni Maria Gozza ha ucciso la madre Vittoria Malaponti gravemente malata.
Ecco alcune domande che meritano risposte o almeno aprire dibattiti seri, nel merito e fuori da ogni condizionamento religioso, ideologico e strumentale.
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Edizione del 17/11/2021
17 Novembre 2021Disabilità e riforma dei criteri: sei proposte per i diritti
17 Novembre 2021
Parliamo di disabilità e della proposta di legge-delega per la riforma dei criteri di accertamento di tale condizione. Ieri in Commissione affari sociali della Camera si sono tenute le audizioni ed è intervenuto il presidente dell’Unione Ciechi Mario Barbuto.
Nei pochi minuti a disposizione, Barbuto ha evidenziato i temi di maggior rilievo che riguardano non vedenti, ipovedenti e con disabilità plurime, una platea di quasi due milioni di persone in Italia. Sono sei i punti chiave su cui Barbuto ha riassunto la sua proposta.
Intanto sulla non auto-sufficienza il Network guidato da Cristiano Gori denuncia la mancanza delle risorse chieste in legge di bilancio.
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Migrazioni climatiche, il vuoto della politica: intervista a Roberto Sensi di Action Aid
16 Novembre 2021
Emigrare a causa del cambiamento climatico: il fenomeno è già realtà. Ne sono la prova i contadini e i lavoratori agricoli che dal Messico e dagli altri Paesi dell’America centrale migrano stagionalmente negli Stati Uniti o i pastori nella regione del Sahel che si spostano verso i sovraffollati centri urbani. L’alterazione delle precipitazioni, l’aumento delle temperature e altri eventi ambientali estremi costringeranno circa 260 milioni di persone – 86 milioni delle quali in Africa Sub-Sahariana – a spostarsi nei prossimi anni. Il tema della mobilità climatica, dunque, richiede una risposta urgente nazionale e internazionale, come sottolineato da ActionAid nel rapporto “Le migrazioni climatiche: rischi e sfide per le politiche di adattamento”.
A margine della Cop26 si registra ancora un vuoto della politica. Ne abbiamo parlato con Roberto Sensi, responsabile del programma sulle diseguaglianze globali di ActionAid.
Edizione del 16/11/2021
16 Novembre 2021Così in Italia l’infanzia è “a rischio di estinzione”
16 Novembre 2021
Parliamo di infanzia nei giorni che precedono la Giornata mondiale con la XII edizione dell’Atlante di Save the children. Un focus che aiuta a capire la fotografia sulle condizioni dei bambini e degli adolescenti nel nostro Paese a partire da un dato emergenziale: l’infanzia è “a rischio di estinzione”.
Dai tempi del baby boom ad oggi la rotta sembra infatti essersi clamorosamente invertita: una marcia indietro che ha travolto la curva demografica e l’ascensore sociale, sempre più in caduta libera e che rischia di trascinare il futuro delle giovani generazioni e del Paese intero.
In 15 anni in Italia la popolazione di bambine, bambini e adolescenti – scrive Save the children – è diminuita di circa 600 mila minori e oggi meno di un cittadino su 6 non ha compiuto i 18 anni. E nello stesso arco di tempo è dilagata la povertà assoluta, con un milione di bambine, bambini e adolescenti in più senza lo stretto necessario per vivere dignitosamente.
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