Si sentono invisibili, sono vestiti di nero e coperti con maschere nere. “Il governo non ci vede”.
Si sentono invisibili, sono vestiti di nero e coperti con maschere nere. “Il governo non ci vede”.
Bentrovati all’ascolto del Grs Week da Fabio Piccolino.
Oltre ad essere un’immane tragedia sanitaria, quattordici mesi di pandemia mondiale hanno cambiato la vita di ognuno di noi. Per i settori più fragili della società, la convivenza con il virus ha rappresentato e continua ad essere un fattore di complessità ulteriore con cui dover fare i conti; per le persone con disabilità le problematiche sono molte e diversificate, come ci spiega Mario Girardi, presidente di Iura – Agenzia per i diritti delle persone con disabilità. Continua a leggere
La scorsa settimana i brasiliani hanno rappresentato l’11% della popolazione mondiale contagiata dal Covid-19 e il 26,27% dei decessi globali.
A Milano il business della droga non ha conosciuto crisi. “C’è un flusso di denaro veramente enorme, da rimanere a bocca aperta”.
“The media for democracy monitor” è un progetto di ricerca che monitora il ruolo dei media all’interno delle democrazie. Attraverso 30 indicatori, coinvolge 19 paesi e 20 università.
Ne abbiamo parlato con Christian Ruggiero, docente di Sociiologia dei procesi culturali e comunicativi all’Università La Sapienza di Roma.
Il governo giapponese ha deciso di rilasciare nell’Oceano Pacifico l’acqua contaminata fino ad oggi impiegata per raffreddare i reattori danneggiati dall’incidente nucleare di Fukushima.
Lo ha comunicato il premier Yoshihide Suga, confermando le anticipazioni della vigilia e malgrado la netta opposizione dell’opinione pubblica, dell’industria della pesca e dei rappresentanti dell’agricoltura locale.
La Corea del Sud ha convocato l’ambasciatore giapponese, la Cina ha esortato il Giappone a non rilasciare in mare l’acqua radioattiva. Per Greenpeace “questa decisione ignora completamente i diritti umani e gli interessi della gente di Fukushima e in generale. Il governo ha preso la decisione del tutto ingiustificata di contaminare deliberatamente l’Oceano Pacifico con acqua radioattiva. Ha ignorato sia i rischi legati all’esposizione alle radiazioni che l’evidenza della sufficiente disponibilità di stoccaggio dell’acqua contaminata nel sito nucleare e nei distretti circostanti”.
Non serve aggiungere altro. Si chiama suicidio della specie, anzi harakiri contro il pianeta Terra.
Giuseppe Manzo