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Sesso senza consenso è stupro: dopo la Slovenia si aspetta l’Italia

di Redazione GRS


 

“Sì vuol dire sì, no vuol dire no”.  La Slovenia è così il tredicesimo stato dell’Area economica europea a introdurre nella legislazione sullo stupro il criterio dell’assenza del consenso. Gli altri sono Belgio, Croazia, Cipro, Danimarca, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Lussemburgo, Malta, Regno Unito e Svezia.

Proposte di legge nella stessa direzione sono in discussione o in preparazione anche in Spagna, Paesi Bassi e Italia.

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Giuseppe Manzo giornale radio sociale

Il Terzo settore è asset strategico per il Paese

di Anna Monterubbianesi


Bentrovati all’ascolto del Grs Week da Anna Monterubbianesi

È stata presentata la seconda edizione del rapporto “Il Terzo settore e gli obiettivi di sviluppo sostenibili”, promossa dal Forum Nazionale Terzo Settore tra i suoi soci per indagare l’impegno del non profit italiano nel perseguimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il Terzo settore è centrale per promuovere le persone, ridurre le disuguaglianze sociali, attivare percorsi di economia inclusiva, valorizzare il territorio e l’ambiente naturale.

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Colombia, la piazza e la repressione: verità per Mario Paciolla

di Redazione GRS


 

Nel Sudamerica colpito e devastato dall’emergenza Covid c’è un Paese che da 50 giorni è in piazza. In Colombia una “forza trasformatrice nuova” crea “nuovi modelli di organizzazione comunitaria” e “mette insieme le istanze di classe media, studenti, artisti, giovani e contadini”.

Ed è pesante anche la violenza repressiva. Secondo la ong Temblores, sono oltre 45 gli omicidi “presumibilmente a opera di esponenti” della polizia e dell’esercito e migliaia “gli atti di violenza” attribuibili ai corpi di sicurezza.

È in questo Paese che 11 mesi fa, il 15 luglio 2020, è stato trovato morto Mario Paciolla, giovane osservatore Onu. Ogni giorno il comitato Giustizia per Mario tiene alto il ricordo perché la famiglia pretende la verità.

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Giuseppe Manzo giornale radio sociale

Riaperture, relazioni e lavoro: “non sarà come prima”

di Redazione GRS


 

Entusiasmo, voglia di ricominciare, fiducia e sollievo. È ciò che il premier Mario Draghi dice di sentire nel Paese e soprattutto nel mondo produttivo. Se da un lato questi aspetti si trasformano in preoccupazione con la fine del blocco dei licenziamenti per alcuni, ce ne sono altri che vanno considerati.

Secondo Claudio Mencacci, psichiatra e presidente della Società italiana di neuropsicofarmacologia nonostante il graduale ritorno alla libertà, con la fine della pandemia, “non dobbiamo pensare che le cose torneranno come prima”.

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Giuseppe Manzo giornale radio sociale

I 75 anni della Repubblica a un nuovo bivio della sua storia

di Redazione GRS


 

Il 2 giugno del 1946 il voto di 25 milioni di italiani cambiò il destino del nostro Paese. A un anno dalla fine della guerra si doveva scegliere tra monarchia e repubblica.

Per la prima volta votarono le donne e il Paese fu attraversato da fortissime tensioni: i giorni successivi alla vittoria repubblicana ci furono scontri e vittime per i disordini di piazza.

Ha, dunque, 75 anni la nostra Repubblica e sono stati tre quarti di secolo a cavallo del millennio vissuti non senza pericoli.

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Giuseppe Manzo giornale radio sociale

Zaki, 50 priogionieri e il patrimonio della libertà

di Redazione GRS


 

Una mostra pubblica a Bologna, lungo la cornice dei portici di San Luca, per portare all’attenzione le storie di 50 prigionieri di coscienza di 13 paesi diversi.

L’inaugurazione prevista per il 16 giugno, compleanno di Patrick Zaki. Sarà infatti il giorno del trentesimo compleanno di Zaki, che fino all’arresto, avvenuto al Cairo nel febbraio 2020 frequentava un master presso l’Università felsinea.

Da Sanaa Seif, la regista egiziana condannata a un anno e mezzo di carcere a causa delle sue critiche al governo fino a Idil Eser, difensora dei diritti umani in Turchia accusata di terrorismo; da Aleksei Navalny, in carcere in Russia per aver denunciato la corruzione, ad Ahmadreza Djalali, a rischio di esecuzione in Iran per una falsa accusa di spionaggio.

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