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Acqua contaminata nel Pacifico: harakiri del Giappone

di Redazione GRS


 

Il governo giapponese ha deciso di rilasciare nell’Oceano Pacifico l’acqua contaminata fino ad oggi impiegata per raffreddare i reattori danneggiati dall’incidente nucleare di Fukushima.

Lo ha comunicato il premier Yoshihide Suga, confermando le anticipazioni della vigilia e malgrado la netta opposizione dell’opinione pubblica, dell’industria della pesca e dei rappresentanti dell’agricoltura locale.

La Corea del Sud ha convocato l’ambasciatore giapponese, la Cina ha esortato il Giappone a non rilasciare in mare l’acqua radioattiva. Per Greenpeace “questa decisione ignora completamente i diritti umani e gli interessi della gente di Fukushima e in generale. Il governo ha preso la decisione del tutto ingiustificata di contaminare deliberatamente l’Oceano Pacifico con acqua radioattiva. Ha ignorato sia i rischi legati all’esposizione alle radiazioni che l’evidenza della sufficiente disponibilità di stoccaggio dell’acqua contaminata nel sito nucleare e nei distretti circostanti”.

 

Non serve aggiungere altro. Si chiama suicidio della specie, anzi harakiri contro il pianeta Terra.

Giuseppe Manzo

 

Scontri, risse e rabbia: cronaca della generazione Covid

di Redazione GRS


 

A Milano 300 giovani si sono incontrati per un video del trapprer Neima Ezza, nome d’arte del 19enne Amine Ezzaroui che canta il disagio nelle periferie meneghine, in zona San Siro e all’arrivo dei carabinieri sfociati in un fuggi-fuggi verso piazzale Selinunte poi trasformato in guerriglia con lanci di pietre, bastoni e bottiglie verso le forze dell’ordine.

A Napoli le paranze di giovanissimi hanno dato vita all’ennesime rissa nel quartiere Materdei diventato crocevia di gruppi di minori del centro storico. Pugni e calci fino all’arrivo della polizia e ripresi dai cellulari dei residenti chiusi nelle proprie case per la zona rossa.

A Roma sabato ennesima rissa in viale Washington, la strada che introduce e costeggia Villa Borghese. Un’altra rissa su appuntamento? A quanto pare sì. Le risse su appuntamento sembrano essere diventate la moda dei giovani capitolini costretti a casa dalle restrizioni anti contagio.

Ascolta la rubrica Ad Alta Velocità cliccando sul player

Giuseppe Manzo giornale radio sociale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Paese nella crisi: lavoro e consumi, un nuovo patto per i diritti

di Giuseppe Manzo


 

Bentornati all’ascolto del Grs Week. In studio Giuseppe Manzo.
Un milione di posti di lavoro in meno nell’ultimo anno. Le piazze che si riempiono di categorie allo stremo, il calo dei consumi e l’aumento della povertà. Questa è la sintesi della crisi Covid che mette al centro il tema del lavoro e dei nuovi lavori come quelli della Gig economy. Continua a leggere