Bentornati all’ascolto del Grs week, in studio Giovanna Carnevale.
Politiche sociali al centro dell’agenda politica di questa settimana. Disabilità, non autosufficienza, povertà, servizi per l’infanzia, sostegno al reddito: parole che nei giorni scorsi hanno ottenuto l’attenzione dei media e fatto da protagoniste nelle dichiarazioni di ministri e parlamentari come accade raramente. Ma in che modo si è parlato di sociale o, meglio ancora, in quale direzione si è mossa la politica nell’affrontare le emergenze socio-economiche del Paese?
Difficile a dirsi, in realtà: a distanza di pochi giorni, due provvedimenti di segno praticamente opposto hanno reso complicata una lettura precisa di quale sia la strategia del governo in ambito sociale. Rimane il chiaroscuro di misure che con una mano danno alle persone in condizione di maggior disagio e con l’altra tolgono. Ma ascoltiamo cos’è accaduto nel dettaglio nella scheda di Giordano Sottosanti.
L’8 marzo è stata confermata quella che fino a pochi giorni prima era solo una dichiarazione del Ministero dell’economia passata in sordina: i fondi sociali delle Regioni verranno tagliati, a partire da quest’anno, di oltre 485 milioni di euro. Una riduzione di circa 210 milioni quella che riguarda il Fondo per le politiche sociali, mentre 50 sono i milioni ritirati dal Fondo per le Non Autosufficienze. Solo due giorni dopo una notizia che si aspettava da tempo come un grande passo in avanti per un Paese abitato da più di 4 milioni di persone in povertà assoluta: il Ddl che prevede l’introduzione del Reddito di Inclusione e il riordino dei servizi sociali è diventato legge dopo l’approvazione definitiva al Senato. Grazie a questa nuova misura verranno raggiunte circa 400 mila famiglie con minori a carico, alle quali arriveranno fino a 400 euro al mese. Un miliardo e mezzo il totale delle risorse a disposizione, almeno per il primo anno di applicazione della misura.
Aiuto ai più poveri, quindi, ma anche drammatico peggioramento della condizione di chi, a vari livelli, ha bisogno del sostegno delle istituzioni: i tagli, infatti, riguarderanno i servizi di cura delle persone, quelli per la prima infanzia o per i non autosufficienti, i servizi territoriali comunitari e le misure di inclusione sociale.
Alla portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, Claudia Fiaschi, abbiamo chiesto un bilancio della situazione alla luce degli avvenimentidi questa settimana e cosa si può prevedere per i prossimi anni.
(sonoro)
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