Roma Brucia, per vivere il presente

romabruciaLa vita non è fatta di cose incredibili, fantastiche. E’ fatta di piccole cose, ma quando non chiedi l’impossibile, quelle piccole cose si trasformano in realtà eccezionali”.
Mi piace partire da Osho, il famoso maestro spirituale indiano, per raccontare di Roma Brucia, il piccolo-grande festival musicale, giunto alla quarta edizione, che animerà la suggestiva location di Villa Ada nel prossimo weekend, 11 e 12 luglio.
Perché è proprio dal piccolo che nasce questa idea: valorizzare il territorio e i migliori musicisti che durante l’anno calcano i palchi dei locali, raccogliendone il meglio in un festival estivo che celebra “le band romane che spaccano”.

Un’idea semplice che sappiamo già essere quella giusta: le tre edizioni precedenti (le prime due nei quartieri simbolo della movida della Capitale, San Lorenzo e Pigneto, la terza a Villa Ada) hanno dimostrato che il pubblico sa apprezzare le iniziative che nascono dal basso, se la prerogativa di quello che si propone resta la qualità.

 

Qualità è la parola d’ordine per una parata di musicisti mai così eterogenea. Ventisette in tutto gli artisti che si alterneranno su due palchi (uno dei quali proprio sul laghetto), come da tradizione dell’evento, ad un prezzo assolutamente popolare: il biglietto costa 10 euro (5 se si arriva prima delle 18).
Dentro c’è di tutto, dall’alternative rock dei Sadside Project al rap di Gdb Famija e Assalti Frontali, dal folk di Ardecore e Muro del Canto al cantautorato di Emanuele Colandrea , fino al blues contaminato  dei Bud Spencer Blues Explosion o al percussionismo urbano dei Bamboo. Dai nomi meno conosciuti a quelli che attirano più pubblico, dal pomeriggio fino alla notte, con la possibilità di leggere, giocare, mangiare e suonare in acustico.

 

Piccole cose che crescono col tempo, dicevamo, fino a diventare qualcosa di significativo e di prezioso. Roma brucia di passione e fa i conti con sé stessa e con i propri figli, che siano essi artisti o spettatori. All’interno di una manifestazione che si chiama “Roma incontra il mondo”, è proprio Roma ad incontrare  sé stessa, la sua gente, la sua musica.
Non c’è niente che racconti meglio la contemporaneità come la musica di questi anni. Roma Brucia la mette tutta insieme nella sua varietà, restituendo alle persone tutto il bello della città in cui vivono e chiamando a sé chi lo sa apprezzare, in uno dei più affascinanti polmoni verdi della metropoli.
Farne parte significa vivere il presente.

 

(qui il programma della manifestazione)