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Open Borders


Sguardi migranti. Un progetto fotografico segue le rotte dei rifugiati in viaggio verso l’Europa, nei luoghi di frontiera. Il servizio di Pietro Briganò.

Lungo le rotte di chi fugge dalla guerra o dalla povertà, tra fili spinati, frontiere e muri. Si intitola Open Borders, ed è un progetto fotografico dedicato ai movimenti migratori degli ultimi mesi in Europa. E’ stato ideato e curato dal collettivo composto dai tarantini Cosimo Calabrese, Pierfrancesco Lafratta e Fabio Viola, di cui fa parte anche Giorgos Christakis, fotoreporter di Salonicco. Nel febbraio scorso hanno vissuto tra Idomeni e Polycastro, al confine tra Grecia e Macedonia. I loro obiettivi hanno catturato la tragedia umanitaria in corso, le storie anonime di centinaia di persone, ritratte nell’ambito di un contesto che appartiene ormai alla cronaca quotidiana. Ancora più significativo, alla luce del recente accordo tra la Turchia e l’Unione Europea.

La verità nell’ombra


È il titolo dello spettacolo teatrale di Patricio Paccioni andato in scena al teatro Trastevere di Roma, grazie al lavoro della compagnia “Stabile Assai” del carcere di Rebibbia. Un’occasione anche per presentare il protocollo di intesa tra Cittadinanzattiva e la Direzione della casa circondariale in tema di diritti umani.

L’arte si fa con il cuore


Ultimo giorno per visitare i mosaici di Mario Ferraro a Castel dell’Ovo a Napoli. Faceva il marinaio e il pittore per passione, poi una maculopatia l’ha costretto a cambiare rotta: oggi è uno straordinario artista ipovedente di fama internazionale.

Palestina, femminile plurale


Alla Casa Internazionale delle Donne di Roma la rassegna Shashat, nove corti di giovani registe. Il servizio di Pietro Briganó.

Shashat in arabo vuol dire schermi, ed è il nome di una ong indipendente per la cinematografia femminile in Palestina, che ha come obiettivo di formare nel settore della produzione di film in particolare giovani donne registe in modo che siano produttrici e non solo consumatrici della cultura palestinese. L’ Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico e Cultura è Libertà hanno collaborato alla realizzazione della rassegna 9 “corti”, con l’arma della cinepresa. Altrettante giovani registe esplorano, con toni talvolta drammatici, talvolta ironici, la realtà della Palestina, dove la disuguaglianza di genere è radicata nelle percezioni culturali e nell’opinione pubblica. In contemporanea la casa del cinema di Roma ospiterà anche la mostra fotografica “Le forme della libertà” a cura di Giulia Giorgi e Nilufar Reza.

L’aria delle Undici


È il titolo dello spettacolo che vede protagonisti 23 uomini e donne tra i 65 e gli 80 anni. Gli attori si sono confrontati per oltre un anno sui temi del lavoro e della memoria e usano il palcoscenico come percorso di socializzazione. Appuntamento domani alle 17 al Piccolo Teatro Don Bosco di Padova.

Pagine in cammino


Fino al 22 marzo, si terrà a Milazzo la IV edizione della settimana itinerante del libro promossa dal Cesv Messina. In quest’edizione sono state coinvolte le scuole del territorio che hanno partecipato al concorso il Libro siamo noi.

Buona visione


Un cinema dedicato alle persone con disabilità, dotato di una pedana capace di ospitare 39 carrozzine, oltre agli accompagnatori. È nato a Bari grazie alla ristrutturazione dell’ex cine-teatro Royal. Il progetto, promosso da Anchecinema, è stato presentato ieri alla Camera.

Piccoli lettori crescono


Dal 19 marzo al 22 maggio, alle biblioteche Alice e Pavese di Parma, nove laboratori gratuiti per bambini di progettazione e creazione di libri. L’iniziativa, promossa dall’associazione culturale Arcadia con il contributo del Comune, ha l’obiettivo di avvicinarli al mondo delle parole e delle immagini.

Murales a pezzi


La mostra “L’arte allo stato Urbano” di Bologna non avrà le opere dello street artist Blu, in polemica con gli organizzatori. Il perché nel servizio di Pietro Briganò.
La mostra Street art.Banky&Co- L’arte allo stato Urbano che si aprirà a Bologna il 18 marzo ci sarà ma senza i murales dello street artist Blu. L’artista li ha cancellati protestando contro l’obiettivo della mostrache esporrà alcune opere staccate dai muri della città con l’obiettivo di “salvarle dalla demolizione e preservarle dall’ingiuria del tempo, trasformandole in pezzi da museo”. “A Bologna non c’è più Blu e non ci sarà più finché i magnati magneranno. Per ringraziamenti o lamentele sapete a chi rivolgervi” lapidariol’annuncio di Blu sui social perché grattare via i disegni dal loro ambiente naturale, la strada, per rinchiuderli in una sede istituzionale è del tutto fuori contesto rispetto alla loro destinazione originaria.

Migrant


Migrant. È il titolo del nuovo disco del musicista franco-italiano Sandro Joyeux che racconta la vita nei ghetti dei braccianti stranieri sfruttati. Tra le canzoni c’è Elmando, che ha ricevuto il patrocinio dell’Unhcr. Il lavoro sarà presentato questa sera all’Auditorium di Roma.