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Cultura, quella sconosciuta


Secondo l’ultimo rapporto Istat, un italiano su cinque non legge e diserta mostre, cinema e teatri. Il servizio di Pietro Briganò. “Allarmanti i dati pubblicati nell’ultimo rapporto ISTAT a proposito di cultura. L’annuario rivela infatti che in Italia il 18,5% della popolazione, parliamo di circa 1 persona su 5, non svolge alcuna attività culturale. Non legge libri, giornali o visita mostre, musei e tantomeno siti archeologici. Gli over 60 poi risultano come generazioni apatiche alle attività culturali. Il bilancio evidenzia anche che la stessa percentuale aumenta al Sud, e cala nel nord Est, la non partecipazione si estende al teatro, al cinema, ai concerti e agli spettacoli sportivi. Quello che succede invece al’uso della tecnologia va in controtendenza rispetto alla cultura. L’uso di Internet e del pc dà l’illusione di avere tutto a portata di clic e di partecipare seppur virtualmente alla cultura e all’informazione del paese.”

Chiedi a papà


È il titolo del nuovo format che dalla seconda serata di oggi andrà in onda per dieci settimane su Rai3. Interamente dedicato ai padri e al diverso modo di affrontare le situazioni familiari quando le mamme sono lontane.

Il tendone dei sorrisi


Il tendone dei sorrisi. La meraviglia del circo sociale in viaggio verso l’Etiopia. Il servizio di Pietro Briganò.
Dopo Algeria e Guatemala, il circo InZir (In giro)  progetto di carattere sociale nato nel 2011 dalla volontà di un gruppo di giovani artisti è pronto a partire per il Corno d’Africa. Saranno 10 gli artisti tra i 23 e i 35 anni tra giocolieri, clown, funamboli uniti  per raggiungere l’Etiopia e quei luoghi dimenticati dove il gioco spezza ritmi spesso caratterizzati da miseria e da guerre e allenta le tensioni. Per l’organizzazione della carovana in Etiopia è partita anche una campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso dove si può ancora donare e ricevere una ricompensa che va dalle cartoline d’autore alle magliette, fino agli spettacoli del Circo.

Nuvole di speranza


Tra foreste e libri piranha, arrivano cartoni animati che raccontano la dislessia. L’idea è dell’associazione inglese Dyslexia Action, che da 40 anni lavora con bambini e adulti. Sei video per lanciare un messaggio: ci sarà sempre qualcuno disposto ad aiutare le persone con disturbi dell’apprendimento.

Visioni per un mondo possibile


L’arte racconta i cambiamenti climatici. Il servizio di Pietro Briganò. “Visioni per un mondo possibile attraverso un’opera d’arte: è questo l’invito che AI (Associazione Autori di Immagini) ha lanciato, con un bando specifico, agli illustratori e i creativi di tutto il mondo. Clima, ambiente, riscaldamento globale, aumento del livello dei mari, energie rinnovabili, inquinamento, mobilità sostenibile, diritti degli animali, deforestazione i temi da trattare. L’arte che racconta i cambiamenti climatici alla luce della Cop21 di Parigi e della marcia che ha coinvolto in tutto il mondo oltre 700mila persone. Sono state raccolte oltre 250 immagini da quasi 200 illustratori italiani e stranieri, tutte pubblicate in un album sulla pagina Facebook dell’associazione.”

Risorse culturali


I migranti diventano guide turistiche nei quartieri dell’Italia multietnica. Il servizio di Pietro Briganò. “Si chiama Migrantour ed è il primo progetto che ai migranti ha affidato il compito di accompagnare turisti e concittadini a riscoprire i luoghi caratteristici delle migrazioni con l’obiettivo di favorire l’integrazione dei cittadini di origine straniera nelle città italiane coinvolte favorendone così la comprensione e il rispetto reciproci. Nato a Torino nel 2009 da un’idea di Francesco Vietti Migrantour si è spostato anche a Milano, Firenze e Roma dove oltre 11.000 persone hanno partecipato alle passeggiate: alunni delle scuole secondarie, ma anche cittadini curiosi, turisti stranieri, residenti dei quartieri, gruppi e associazioni. Soltanto a Torino sono state formate 20 guide turistiche provenienti da Marocco, Tunisia, Sudan, Cina, Senegal, Romania, Perù e Colombia. Il progetto è sbarcato presto anche all’estero, tra Parigi, Lisbona, Valencia e Marsiglia.”

E tu slegalo subito


In libreria, per le edizioni Alphabeta Verlag, il saggio della psichiatra e portavoce del comitato Stop Opg Giovanna Del Giudice. Un testo denuncia contro la pratica della contenzione. Ai nostri microfoni l’autrice. “E’ un libro in cui accendiamo un faro su una possibilità che realmente esiste di abolire la contenzione, ma questo faro è nato da un guardare in faccia la realtà, da non nascondere quella morte di Giuseppe Casu a Cagliari, ma dall’affrontarla nella sua drammaticità per trovare le soluzioni perché simili fatti non accadano più.”

La buona cultura


Selezionati i primi finalisti di Funder35. Il servizio di Pietro Briganò. “Funder35 il bando che invitava i giovani sotto i 35 anni a credere in sé stessi e a proporre progetti innovativi ha pubblicato i 50 selezionati in 14 regioni italiane, sostenuti complessivamente con 2,5 milioni di euro. Il bando, promosso da 18 fondazioni private con il patrocinio di Acri – associazione di fondazioni e casse di risparmio spa vuole sostenere e accompagnare le imprese culturali già attive composte prevalentemente da giovani con l’obiettivo di rafforzarle sia sul piano organizzativo che gestionale, premiando l’innovatività e favorendone la sostenibilità. Le imprese culturali non profit individuate sono attive in diversi ambiti: danza, teatro, musica, fotografia, cinema, arte, fumetto, enogastronomia e turismo. Ora l’appuntamento è al 26 gennaio con il ministro Franceschini per la presentazione dei progetti.”

Penne d’evasione


A Sollicciano il progetto di Arci Firenze per l’animazione sociale e culturale attraverso la scrittura creativa. Il corso è rivolto alla popolazione carceraria e agli esterni. C’è tempo per iscriversi fino al 31 dicembre. Le lezioni inizieranno il prossimo 26 gennaio.

Buono è giusto


Sugli scaffali, per l’editore Luca Sossella, un libro che parte da un’idea del welfare fondata sulla fiducia, sulla socialità, sulle idee di convivenza e cittadinanza. Ai nostri microfoni Maurizio Regosa, autore del testo insieme a Jhonny Dotti. “E’ una relazione di cura, prendersi cura dei cittadini, che a loro volta dovrebbero in qualche modo emanciparsi e prendersi cura di se stessi. Il libro propone un percorso di individuazione, di chiarimento delle dinamiche del passato, in modo particolare il cosiddetto fenomeno della istituzionalizzazione del welfare, e dall’altra parte di ridefinizione delle modalità in cui appunto il welfare viene a svilupparsi.”