In questi giorni di ritorno sui banchi di scuola, sono tante le difficoltà che in molte parti d’Italia si registrano. La Fish – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap grazie alla sua capillare presenza territoriale attraverso le sue organizzazioni federate ha un punto di osservazione estremamente aggiornato soprattutto sul fronte della inclusione scolastica degli alunni e studenti con disabilità.
Difficoltà e ritardi stanno pregiudicano l’effettiva inclusione degli alunni e delle alunne con disabilità a scuola. I problemi sono i più disparati e vanno dall’assistenza personale all’assegnazione insegnanti di sostegno, dal trasporto alla assistenza alla comunicazione: questa la denuncia partita dalla Fish che ha chiesto una convocazione al Ministero dell’Istruzione per spiegare le grandi difficoltà che stanno incontrando le ragazze e i ragazzi disabili che frequentano le scuole e studiare le soluzioni.
“La nostra federazione anche e soprattutto attraverso la sua presenza territoriale ha esattamente il polso della situazione all’avvio per nuovo anno scolastico”, ha detto il presidente Vincenzo Falabella, che è pronto ad avanzare alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina proposte per risolvere i problemi più gravi. Falabella riporta come i principali disagi vengano segnalati dai territori dalle associazioni e ancora più spesso direttamente dalle famiglie: “ovviamente questi disagi molto simili a quelli già accaduti negli anni scorsi si assommano alle difficoltà organizzative tipiche di una inedita situazione di emergenza che tutti conosciamo.”
Per questo motivo, prima che le situazioni divengano ingestibili, la FISH ha chiesto alla ministra la convocazione urgente dell’Osservatorio permanente per l’Inclusione Scolastica delle alunne, alunni, studentesse e studenti con disabilità. “Lo facciamo con il consueto atteggiamento collaborativo – precisa l’associazione – e per metterci a disposizione in funzione delle migliori soluzioni, forti anche dell’esperienza positiva fin qui maturata nei proficui confronti con il Ministero. Siamo certi che la proposta verrà accolta con i tempi e lo spirito giusti”.
di Pierluigi Lantieri
Un racconto particolare
La Commissione esteri ha ascoltato, in videoconferenza, l’audizione di Dolkun Isa, presidente del “World Uyghur Congress”. L’evento si inquadra all’interno dell’indagine conoscitiva sull’impegno dell’Italia nella comunità internazionale per la promozione e tutela dei diritti umani e contro le discriminazioni.
La buona legge
Si è svolta oggi alle ore 12, presso la Sala Stampa di Montecitorio, la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa nazionale di Rete RE.A.DY. (Rete nazionale delle Regioni e degli Enti Locali per prevenire e superare l’omotransfobia), che prevede l’approvazione di un Ordine del Giorno a sostegno del ddl Zan contro omotransfobia e misoginia.
La meta di Internet
Approvata nel 2016, la Direttiva Europea sull’Accessibilità del Web stabiliva che tutti i siti della Pubblica Amministrazione dovessero diventare accessibili entro settembre 2020. Il mese sta finendo. A che punto siamo? Il servizio di Paolo Andruccioli.
Per il Forum Europeo sulla Disabilità la sfida è ancora tutta aperta. Quella Direttiva Europea sull’Accessibilità del Web stabiliva infatti che tutti i siti della Pubblica Amministrazione in Europa avrebbero dovuto diventare accessibili entro il 23 settembre 2020. Evidentemente molti passi sono stati fatti, ma molti sono da fare. Il provvedimento dovrà essere esteso anche alle applicazioni mobili. Il nuovo traguardo è fissato per il giugno del 2021.
Nel frattempo ogni sito e app pubblici dovranno avere una pagina dedicata con la dichiarazione di conformità agli standard. «L’accessibilità digitale – ha dichiarato recentemente il commissario europeo Thierry Breton – ha un ruolo chiave quale punto di svolta per l’accessibilità complessiva».
Se non ora quando?
Questa settimana il comitato dei ministri del Consiglio d’Europa esaminerà le misure adottate in Italia per interrompere la spirale di violenza sulle donne. In particolare il governo italiano deve dimostrare di avere fatto quanto necessario per risolvere le carenze che hanno condotto alla condanna del Paese nel 2017 nel caso Talpis.
I giudici di Strasburgo avevano infatti stabilito che le autorità italiane hanno violato i diritti della signora Talpis perché, nonostante le sue ripetute denunce, non hanno preso le misure necessarie a proteggerla dalla violenza del marito.
Non autosufficienza, qualcosa si muove
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha avviato i lavori per la costituzione di una Commissione di esperti che dovranno valutare le misure da inserire nella riforma del sistema sociosanitario e delle residenze per anziani (Rsa). Contemporaneamente il dicastero della Salute avvia un confronto con le parti sociali sulla proposta di una legge nazionale a favore delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie. Per lunedì 28 sono stati convocati i sindacati dei pensionati.
Permessi speciali
Concedere ai candidati con DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) l’utilizzo nei concorsi pubblici dei necessari strumenti compensativi e permettere loro di sostenere un colloquio orale invece di un esame scritto. Lo chiede l’AID (Associazione Italiana Dislessia) che auspica la rapida approvazione di un emendamento presentato durante la discussione per la conversione in legge del cosiddetto “Decreto Agosto”. Lo stesso emendamento prevede anche che i lavoratori con DSA del pubblico impiego dispongano degli strumenti utili a svolgere al meglio le proprie mansioni.
Mobilità senza ostacoli
Si chiama “Trips” ed è un progetto europeo che punta a mettere in atto misure per affrontare e prevenire la discriminazione dei cittadini con disabilità a causa delle barriere e delle difficoltà di fruizione del trasporto pubblico urbano. Numerose le città coinvolte, tra le quali, in Italia, anche Bologna, con il coordinamento della Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi. Tra le Associazioni partecipanti vi è la Uildm, Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare.
Storia di Hope
Protagonista una giovane nigeriana costretta a prostituirsi in Italia. E’ stata salvata grazie ad una cooperativa di Milano e a una rete europea. Il servizio di Paolo Andruccioli.
La sua è un’avventura tragica, che per fortuna ha un finale positivo, grazie all’impegno di 5 enti che costituiscono la rete del progetto Win, Trafficked Women Integration, finanziato dal Fondo dell’unione Europea finalizzato a favorire l’integrazione socio-
Aveva dovuto sottoscrivere un debito di 30.000 euro a copertura delle spese del viaggio. Giunta a destinazione è stata consegnata nelle mani della “Madam” di turno, la sua sfruttatrice che l’ha costretta a prostituirsi, 7 giorni su 7, su una statale dell’hinterland milanese per risarcire il debito. Dopo due anni di questa vita, Hope è riuscita alla fine a scappare ed è stata accolta dalla Cooperativa Lule, che l’ha salvata grazie anche a Win.
Il vaccino secondo Francesco
“Sul piano etico, se c’è la possibilità di curare una malattia con un farmaco, questo dovrebbe essere disponibile per tutti, altrimenti si crea un’ingiustizia. Troppe persone, troppi bambini muoiono ancora nel mondo perché non possono avere quel farmaco che in altre regioni è disponibile, o quel vaccino”.
Lo ha detto sabato papa Bergoglio in occasione di un evento organizzato dal Banco Farmaceutico Onlus che celebra i suoi primi 20 anni. Sarebbe scandaloso, dice il papa, se il vaccino anti Covid andasse solo ai ricchi. Lo aveva già detto in una udienza d’agosto.
Sentiamo le sue parole.