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Meno di un metro


Nel Dpcm sulla riapertura dopo il lockdown ci sono deroghe per le persone con disabilità, a partire dalla distanza sociale. Ci spiega quali Paolo Andruccioli.

Uno dei passaggi importanti riguarda l’articolo 9 comma 2. Le persone con disabilità motorie o con disturbi dello spettro autistico – si legge nel testo – con disabilità intellettiva o sensoriale o problematiche psichiatriche e comportamentali o non autosufficienti con necessità di supporto, possono ridurre il distanziamento sociale con i propri accompagnatori o operatori di assistenza, operanti a qualsiasi titolo, al di sotto della distanza prevista. Per quanto riguarda la riapertura dei centri diurni e altri centri per disabili e deroghe all’obbligo di distanziamento quando non attuabile saranno le singole Regioni a decidere.

La musica si può fare solo insieme


Mozart14, l’associazione bolognese che promuove la musica anche come battaglia contro tutte le barriere, piange la morte del suo testimonial principale, Ezio Bosso. “Prima ancora di essere un grande musicista, era una splendida persona dotata di rara sensibilità e altruismo”. Inizia così il messaggio dell’associazione: “Ezio è stato per tutti noi un grande esempio di tenacia. Ha dimostrato a ognuno come guardare sempre al futuro.‘’. Per Bosso la bacchetta era magica, come disse in una intervista. (sonoro)

Un piano straordinario


“Per la prima volta dall’avvio della crisi, i diritti dei bambini sono considerati nel Decreto Rilancio che accoglie alcune delle nostre richieste”. Lo ha dichiarato Raffaella Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children. “Per dare concretezza e operatività alle prime misure previste – ha spiegato – ribadiamo tuttavia l’importanza di definire un piano straordinario organico per l’infanzia e l’adolescenza”. In piena pandemia l’associazione ha continuato a fornire i propri servizi. (sonoro)

Su misura


A Montesilvano il servizio di trasporto urbano non sarà più un incubo per le persone con disabilità. TUA, l’azienda abruzzese di trasporto, si impegna con l’utenza debole ad attivare un servizio speciale attraverso chiamate con orari e tragitti predeterminati. Per ottenere questo risultato c’è voluto un incontro fra l’amministrazione comunale, l’azienda di trasporto e le associazioni di disabili.

Una messa per tutti


Governo e CEI, la Conferenza episcopale italiana, hanno raggiunto un accordo per riaprire le chiese al culto. Al punto 1.8 si dice che si deve favorire “per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente”. Questo passaggio ha lasciato molto perplessi i fedeli disabili che ora ne chiedono la modifica: non è con la discriminazione che si fa prevenzione.

Istruzioni per l’uso


Pronte le regole per richiedere il Reddito di emergenza. Il servizio di Paolo Andruccioli.

Le norme sono contenute nel decreto rilancio che stanzia per la misura circa un miliardo. Il Reddito di emergenza (Rem), sostegno straordinario destinato ai nuclei familiari in difficoltà economica, ammonterà al massimo a 840 euro, che saranno erogati in due rate. Le domande potranno essere presentate entro la fine di giugno. Il Rem sarà riconosciuto ai nuclei familiari con requisiti molto precisi legati all’Isee e sarà invece negato in presenza nel nucleo familiare di componenti titolari di pensione diretta o indiretta. Oppure che siano titolari di un rapporto di lavoro dipendente con retribuzione lorda superiore alle soglie indicate. Non potranno presentare domanda i percettori di reddito di cittadinanza, né le persone in regime di detenzione. Sarà riconosciuto ed erogato dall’INPS e le richieste potranno essere presentate presso i centri di assistenza fiscale e i patronati.

Gli impegni del governo


In una videoconferenza tra il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il presidente di Fand, Nazaro Pagano e di Fish, Vincenzo Falabella, si sono affrontati i problemi relativi alle misure a sostegno delle persone con disabilità. Ma oltre all’emergenza Covid, si discute di questioni previdenziali e di strumenti a favore del diritto ad una vita indipendente per tutti. Nel dicembre 2019, in occasione della Giornata internazionale, il premier Conte fece una promessa alle organizzazioni che rappresentano le persone con disabilità. (sonoro)

Giustizia è fatta


Era il maggio 2015 quando un gruppo di amici con disabilità visive accompagnati dai loro cani guida, andarono in gita a Belluno. Nella città subirono però un intervento discriminatorio da parte di alcuni addetti a un servizio di scale mobili, gestito dalla società  Bellunum s.r.l., che vietava l’accesso al servizio a persone con cani. Dopo anni di battaglie legali, è arrivata finalmente la sentenza della Corte d’appello di Venezia: tutte le istanze presentate con il ricorso in appello sono state accettate. Condannate sia la ditta che l’amministrazione comunale.

Nell’atto depositato il 28 aprile dalla Corte d’Appello IV sezione civile si legge: “Vietare le scale mobili di Lambioi ai cani guida è un atto discriminatorio nei confronti delle persone non vedenti”. Con questa accusa C​omune di Belluno e società Bellunum s.r.l sono stati condannati al risarcimento del danno morale subito, nonché alla cessazione delle condotte discriminatorie nei loro confronti.

Già nel 2017 le persone coinvolte avevano presentato rapidamente una denuncia agli organi competenti, basata su una presunta violazione delle Legge 37/74, aggiornata dalla Legge 60/06, che obbliga ad accogliere i cani guida in ogni luogo pubblico o aperto al pubblico. Inoltre nella stessa sede veniva contestata anche la violazione di un’ulteriore norma, la Legge 67/06 che vieta ogni tipo di discriminazione contro le persone con disabilità. Per entrambe le ipotesi di reato il Tribunale di Belluno aveva, in prima istanza, rigettato il tutto.

In seguito gli atti sono passati alla Corte d’Appello di Venezia che una settimana fa ha prodotto la sentenza di condanna già citata.  Di fatto è stato accertato l’episodio di discriminazione nei confronti di quelle persone con disabilità visiva accompagnate dai loro cani guida, alle quali era stato vietato di accedere alla scala mobile che porta al centro storico di Belluno.

“Si tratta di una Sentenza importantissima – commenta la legale patrocinante Chiara Frare – di un grande passo in avanti per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità, vittime di discriminazioni. Se infatti il danno risarcibile, come in questo caso, si configura per una lesione anche solo potenziale della sfera di diritto del disabile, è evidente che siamo di fronte ad una prova del danno in re ipsa certamente liquidabile, come nel caso in esame, in via equitativa”.

Riferendosi poi alla Legge 67/06, Frare ne sottolinea l’importanza, parlando di “uno strumento di tutela potente per situazioni di questo tipo, che deve però essere più conosciuto e pubblicizzato. Ma soprattutto va applicato secondo buon senso e secondo i principi che la legge stessa intende tutelare. Vale a dire il diritto per le persone con disabilità di non essere discriminate rispetto agli altri, proprio in ragione della propria disabilità”.

di Pierluigi Lantieri

L’uomo che lavora


“Accolgo l’appello di tutti i lavoratori sfruttati e invito a fare della crisi l’occasione per rimettere al centro la dignità della persona e del lavoro”. Lo ha detto ieri papa Francesco durante l’udienza del mercoledì. “In occasione del Primo maggio – ha rivelato il pontefice – ho ricevuto diversi messaggi riferiti al mondo del lavoro e ai suoi problemi. In particolare, mi ha colpito quello dei braccianti agricoli, tra cui molti immigrati, che lavorano nelle campagne italiane. Purtroppo tante volte vengono duramente sfruttati”.

In rete e in casa


Telefono azzurro, l’associazione che si occupa da anni dei rischi a cui sono sottoposti i minori, nella Giornata Nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia che si è celebrata ieri ha rilanciato l’allarme. Per il presidente, Ernesto Caffo, “violenza e abusi non diminuiscono. Quest’anno il necessario lockdown e la coabitazione coatta hanno aumentato il rischio di violenze. Occorre rafforzare prevenzione e contrasto”.