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Digital divide


«L’emergenza e la conseguente chiusura delle scuole hanno messo in luce le disuguaglianze educative del nostro Paese che investono anche l’uso delle tecnologie informatiche”. È l’allarme di Save The Children. Il servizio di Paolo Andruccioli.

Secondo l’organizzazione umanitaria impegnata da anni nella difesa dei bambini e degli adolescenti, “di fronte all’annunciata proroga della chiusura delle scuole, è indispensabile mettere ogni bambino e ragazzo nelle condizioni di esercitare il diritto allo studio e non aumentare le diseguaglianze educative”, che già sono profonde soprattutto tra Nord e Sud del Paese. C’è in particolare da ricordare una norma del Decreto Legge “Cura Italia”, che prevede un fondo per le scuole di complessivi 85 milioni di euro, per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso, dispositivi individuali come i tablet, oltreché per attrezzare le scuole e formare i docenti in questo tipo di attività. È urgente quindi attivare la distribuzione delle strumentazioni e  dare la priorità a queste consegne da considerare al pari dei beni essenziali».

MySOLI


È l’app che sta aiutando gli ospiti della casa di riposo Villa Romani di Rocca di Papa, in provincia di Roma, a mantenere i rapporti con i parenti durante l’emergenza coronavirus. Gli anziani non possono ricevere visite per evitare il contagio: attraverso un diario redatto dagli operatori e funzionalità audio e video, il progetto ha favorito l’interazione con le famiglie. Vincitore nella categoria e-Health del Bando Life 2020.

Una trasmissione speciale


Dalle 15 alle 20 su Slash Radio Web andrà in onda oggi una diretta non-stop condivisa anche sulla pagina Facebook del Mibact. Tantissimi gli ospiti di eccezione dal mondo della cultura e dello spettacolo per una iniziativa promossa dall’Uici, l’Unione italiana ciechi e ipovedenti e alla quale hanno collaborato varie associazioni impegnate nella rappresentanza e sostegno alle persone con disabilità insieme alla Croce Rossa e alla Protezione civile. I dettagli sulla pagina Facebook Slash Radio Web

Non dimentichiamo i bambini


L’organizzazione umanitaria Save The Children lancia un doppio appello. Da una parte a non dimenticare gli oltre 12 milioni di minori rifugiati nel mondo che sono costretti a vivere in situazioni estreme di sovraffollamento e quindi a rischio pandemia. Dall’altra stare vicini ai nostri figli, protetti dal virus, ma scossi dall’emergenza. Ascoltiamo due suggerimenti. (sonoro)

Circolari urgenti


Dopo il varo del decreto “Cura Italia”, le Federazioni Fand e Fish sollecitano l’emanazione di circolari per la corretta interpretazione delle disposizioni in materia di permessi aggiuntivi, congedi parentali, accesso allo status parificato al “ricovero ospedaliero” per i lavoratori con disabilità o immuno-depressi o con esiti di patologie oncologiche.

Decisioni indifferibili


Dalle associazioni dei volontari impegnati nelle carceri italiane crescono richieste pressanti per alleggerire la tensione ed evitare la diffusione del virus. Il servizio di Paolo Andruccioli.

Alla vigilia del varo del secondo decreto sull’emergenza Covid 19,  le associazioni del mondo cattolico hanno chiesto al Governo provvedimenti speciali per evitare il contagio in carcere. Occorre fare uscire le persone fragili e chi ha un fine pena breve, ampliando la detenzione domiciliare speciale per liberare spazi all’interno degli Istituti. Nel decreto varato nel pomeriggio di ieri si introduce una norma sulla concessione degli arresti domiciliari ad una specifica tipologia di detenuti. I problemi ora sono i tempi, modi e il numero delle persone che saranno coinvolte. Ascoltiamo il commento di don Marco Fibbi, coordinatore dei cappellani di Rebibbia. (sonoro)

“Siamo aperti”


Sono sospese solo le attività con finalità meramente ludico ricreative o di socializzazione o animazione che non costituiscono servizi pubblici essenziali”. Tutto il resto è in funzione. È la risposta ufficiale ai tanti quesiti sull’assistenza sociale. Ovviamente devono essere garantite le condizioni strutturali e organizzative che consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

In aiuto degli ultimi


Decine di migliaia di persone senza fissa dimora e in condizioni di fragilità ed emarginazione restano escluse dalle misure di prevenzione sanitaria per la pandemia. Per queste ragioni l’associazione umanitaria indipendente MEDU, Medici per i diritti umani, ha rivolto un appello al governo e alle autorità sanitarie affinché si prevedano piani d’azione specifici per proteggere i gruppi di popolazione più vulnerabili.

Informate anche noi


Tutti si preoccupano degli anziani con malattie croniche, ma chi si occupa dei disabili gravi?” Nicolas Sportelli ha 27 anni e abita a Rozzano, in provincia di Milano, nel cuore della Regione che da più di due settimane sta affrontando l’emergenza peggiore. I timori, l’attesa e le scarse comunicazioni dalle istituzioni, per Nicolas, come per migliaia di persone nella sua condizione, sono le preoccupazioni più grandi.

Tutti a casa. Magari!


É quello che pensano in questi giorni di emergenza tutte quelle persone catalogate “senza fissa dimora” o “senza tetto”. Al centro di accoglienza della Stazione Termini di Roma “Binario 95” hanno coniato perfino un nuovo hashtag: #vorreirestareacasa, ma qual è la mia casa?