Archivi categoria: Diritti

Dopo di noi


disabbbVia libera alla legge che ha il compito di assicurare cura e assistenza alle persone con grave disabilità senza sostegno familiare. Il servizio di Clara Capponi.

Approvata alla Camera la legge Dopo di noi che ha il compito di assicurare cura e assistenza alle persone con grave disabilità senza sostegno familiare sta per essere votata in aula al Senato. Quasi 300 emendamenti presentati, alcuni accolti. Tra gli elementi  distintivi l’ampliamento  delle  agevolazioni fiscali per chi fornisce risorse finalizzate alla tutela e all’assistenza dei disabili; sono state inoltre incentivate l’assistenza indiretta, la domiciliarità e l’attivazione di percorsi di autonomia personale La novità più importante è il capitolo di bilancio dedicato: è la prima volta che viene creato un fondo per la disabilità senza toccare la non autosufficienza. 180 milioni non sono certo la soluzione – sottolinea Ileana Argentin firmataria della proposta di legge –ma un inizio concreto

Giustizia è fatta


fence-978138__180La sovrattassa richiesta in Italia ai migranti per il rinnovo o il rilascio del permesso di soggiorno è illegittima. A stabilirlo è il Tar del Lazio che rigetta le obiezioni a cui si sono aggrappati la presidenza del Consiglio dei ministri e i ministeri dell’Economia e degli Interni nell’estremo tentativo di difendere una tassa odiosa e ingiustificata che va da 80 a 200 euro.

SpreK.O.


supermarket-732279_960_720_copyÈ il nome dell’iniziativa promossa da Cittadinanzaattiva da domani a domenica a Fiuggi. L’idea è quella di mettere al centro del dibattito lo spreco, una questione trasversale che non tocca solo cibo o acqua, ma il grande tema dei beni comuni.

Arriva il Garante dei diritti dei detenuti


CarcereVigila sulla custodia dei carcerati e può visitare senza autorizzazione gli istituti penitenziari, gli ospedali psichiatrici giudiziari e le strutture sanitarie che accolgono le persone con misure di sicurezza detentive. Alla guida dell’istituto Mauro Palma, Emilia Rossi e la giornalista Daniela De Robert presidente del Vic, volontari in carcere.

Poca chiarezza


migrantiBoom di ricorsi di migranti che si vedono negare la richiesta d’asilo. “Senza lo stanziamento di risorse umane e materiali adeguate i giudici civili non potranno gestire l’aumento esponenziale delle domande, mettendo a rischio diritti fondamentali delle persone”, denuncia l’associazione nazionale magistrati e chiede al ministero della giustizia particolare attenzione per le tutele per i minori stranieri non accompagnati.

Pazza idea


migranti44Fa discutere tra associazioni e ong la proposta del ministro degli Interni Alfano di costruire enormi hotspot galleggianti per l’identificazione dei migranti in arrivo dall’Africa. Per il Consiglio italiano rifugiati il rischio è di creare ulteriori frontiere invece di mettere in atto piani di accoglienza”.

Senza paura


giuseppe antociSolidarietà delle associazioni ambientaliste italiane a Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi, vittima di un agguato mafioso. Per Legambiente è necessario che lo Stato sia sempre al suo fianco nella lotta alla legalità. Pensiero condiviso dal Wwf che aggiunge: “Non bisogna mai piegarsi alle intimidazioni”.

La buona accoglienza


migrareFirmato oggi a Roma il Protocollo  tra ministero degli Interni, Alleanza delle cooperative e Anci. Il servizio di Clara Capponi.

Ecco la carta per la buona accoglienza dei migranti in Italia. A firmarla questa mattina a Roma il Ministero dell’Interno, l’Anci e l’Alleanza delle Cooperative Sociali Italiane. In piena sintonia con l’unione europea, la carta segna un passo avanti del governo in tema di politiche migratorie grazie alla scelta  di abbandonare approcci di natura emergenziale, per favorire la costruzione di una vera e propria infrastruttura nazionale. Le cooperative sociali avranno un ruolo determinante che non si esaurirà nella consegna del pasto caldo, o del kit di igiene personale, ma consisterà in un’offerta concreta di opportunità di integrazione. Il modello a cui ispirarsi è quello dello SPRAR, ovvero offrire mirate misure di assistenza e di protezione al singolo beneficiario e favorirne il percorso di integrazione attraverso l’acquisizione di una concreta autonomia

Discriminati


lgbtOggi è la giornata internazionale contro l’omofobia, un fenomeno ancora lontano da essere debellato. Il servizio di Clara Capponi.

 

Celebrata dal 2006 ogni 17 maggio la giornata nazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia ha l’obiettivo di prevenire e contrastate comportamenti ed azioni omotransfobiche. Nonostante la legge sulle unioni civili abbia segnato un passo avanti dell’italia in tema di diritti omosessuali il cammino è ancora lungo, come risulta dal report dell’Arcigay che ha monitorato le fonti giornalistiche per un anno riportando 104 casi di omofobia compresi due suicidi e due omicidi.
Servono leggi, sicuramente. La prima è quella contro l’omotransfobia, che da decenni chiedono le associazioni, in vigore in tantissimi Paesi d’Europa e del mondo e che giace immobile da oltre 300 giorni alla Commissione Giustizia del Senato. Ma servono anche azioni culturali e di welfare, per sgretolare il pregiudizio e sostenere le persone discriminate

Aborto, troppi obiettori


medicoPer la prima volta in Italia il San Camillo di Roma indice un concorso per assumere due dirigenti di Ostetricia e Ginecologia che siano pronti ad applicare la legge 194 sull’interruzione di gravidanza per tutelare il servizio e garantire alle donne il rispetto del proprio diritto di scelta.

 

Malgrado la legge 194 sul diritto all’interruzione volontaria di gravidanza sia entrata in vigore nel 1978 e sia stata confermata da due referendum popolari, tuttora esistono problematiche nella sua applicazione.Secondo l’ultimo rapporto del ministero della Salute 7 medici su 10 sono obiettori e l’interruzione volontaria di gravidanza è praticata nel 60% delle strutture. Ma associazioni come Laiga (Libera associazione italiana ginecologi per l’applicazione della legge 194/78) o Vita di Donna denunciano una realtà diversa. La stessa che ha portato il Consiglio d’Europa ad accusare l’Italia di discriminare medici e operatori che non hanno optato per l’obiezione di coscienza. Per esempio nelle 16 strutture laziali che forniscono il servizio IVG – solo 5 delle quali eseguono anche aborti terapeutici – i medici non obiettori compiono in media 4 interruzioni a settimana a testa, contro una media nazionale dell’1,6. Senza contare che le donne che scelgono di abortire si imbattono in liste d’attesa che vanno dagli 8 ai 20 giorni se l’interruzione è di tipo chirurgico.