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Più giochi più perdi


È il nuovo slogan contro l’azzardo lanciato oggi a Roma dalla Campagna Mettiamoci in gioco. Il servizio è di Fabio Piccolino: “Più giochi più perdi: è matematico”. E’ uno degli slogan della nuova campagna lanciata oggi a Roma da “Mettiamoci in Gioco”, cartello che riunisce molte associazioni italiane sul tema dei rischi legati al gioco d’azzardo. Il concetto di fondo è quello di combattere e decostruire i messaggi illusori delle vincite facili delle pubblicità , ponendo l’attenzione sui pericoli che si corrono: secondo il portavoce di “Mettiamoci in Gioco” Don Armando Zappolini, “il consumo di azzardo può dar luogo ad abuso e dipendenza, con conseguenze molto negative per sé, per le persone che ci sono accanto, per la società”.
La nuova campagna è anche un appello alle istituzioni e alla politica affinché questo problema venga affrontato in maniera finalmente risoluta.

Numeri poveri


Solo cinquanta giovani impegnati nel servizio civile in tutto il 2013 per 70 mila ore di servizio volontario donato: sono i numeri del decimo Rapporto annuale di Arci servizio civile presentato a Roma. Un dossier, spiega l’organizzazione, che “verrà ricordato per la cifra, eccezionalmente esigua, di giovani utilizzati in progetti di cooperazione”.

Fare presto


Le varie organizzazioni del servizio civile chiedono al governo un’accelerazione sul disegno di legge delega di riforma del Terzo Settore e risorse certe per continuare a garantire i progetti di cooperazione. Licio Palazzini, presidente del Cnesc.

Disastro ambientale


Lo sversamento di cherosene nel Rio Palidoro e nel fiume Arrone a Maccarese, nella riserva naturale del litorale romano sta contaminando decine di ettari in buona parte agricoli, uccidendo molti animali. È un danno che interessa anche l’agricoltura perché ormai la falda acquifera è compromessa. Riccardo Di Giuseppe responsabile dell’Oasi per il Wwf.

L’Articolo 3


L’Articolo 3. È il titolo del Primo Rapporto sulla democrazia sociale in Italia, promosso dall’associazione per le libertà, A Buon Diritto. Uno strumento utile per capire lo stato di salute del nostro Paese sui temi del lavoro, salute e istruzione. Valentina Calderone, curatrice del dossier.

SI SCRIVE FEMMINISMO, SI LEGGE FEMMINILISMO!


colazione dei canottieriAll’insegna della femminilità e dell’arte, ha avuto luogo il primo appuntamento di Pane e Olio, rassegna culturale mensile alla quarta edizione, organizzata da AiBi – Amici dei Bambini -, e dal Vicariato di Roma.

 Arte, Alimentazione e Accoglienza,   i  tre fili conduttori di questa edizione di Pane e Olio.

 

 

Affidato a  Luca Pasquale il compito di introdurre la serata sui temi dell’arte, attraverso la condivisione e la convivialità, prendendo a spunto una delle opere dell’impressionista  francese Renoir “La colazione dei canottieri”,che  rappresenta vari personaggi nella veranda di un ristorante, che discorrono insieme dopo aver mangiato, trasmettendo la sensazione di un’ atmosfera di un’incredibile naturalezza. Nonostante non vi siano contorni, le figure emergono chiare e distinte, acquistando una solidità e una determinatezza classica. “L’effetto è quello di una fotografia” – nota subito Giovanna Sorbelli –  Presidente di Eudonna,  ospite della serata, cui Marzia Masiello lascia la parola per raccontarsi ed illustrare il suo progetto  nuovo di femminilismo.

aibi 5 novembre 14

Giovanna Sorbelli,  esordisce dichiarando di essersi  lei stessa “esodata”  per inseguire il sogno della politica e dell’associazionismo femminile.  Dopo un cenno storico dei motivi che hanno portato al naufragio e alla dispersione di movimenti  ispiratori del femminismo, ricorda  la responsabilità  che la politica, nel passato  – per la maggior parte maschilista – ha avuto nei confronti  delle donne, nonostante i migliori  propositi –   disattendendo  ai diritti basilari delle donne, penalizzandole soprattutto nel mondo del lavoro, una delle concause  del notevole calo della natalità.

Da qui il suo progetto, tutto al femminile, che vede la donna  riposizionata al centro  del suo ruolo naturale, nel ridarle la possibilità di essere madre e, allo stesso tempo, di contribuire all’economia familiare attraverso il lavoro,  ma con un orario ridotto,  full-time – tiene a sottolineare Giovanna Sorbelli – mantenendo ugualmente il diritto alla carriera, anche in caso di assenza per maternità. Insomma, un femminismo che punta sulla femminilità come valore aggiunto. E quindi diventa “Femminilismo”.

Nell’ambito del dibattito aperto tra i presenti su donna e femminilità, donna e lavoro, donna e maternità,  bene si è inserita  la preziosa testimonianza di Marco Griffini, presidente e fondatore di AiBi,   che ha raccontato con estrema naturalezza , e con grande emozione, anche dei presenti,  la grande bellezza che ha provato ad essere egli stesso genitore adottivo, per ben tre volte,  e di quanto importante sia stato il ruolo della moglie in questa scelta di grande umanità, nonostante i problemi che hanno incontrato ma che, insieme, sono riusciti a risolvere, dimostrazione di come la genitorialità adottiva possa essere al pari di quella naturale, accettando, senza condizioni,  di diventare genitori.

Il dibattito è proseguito – proprio come nel dipinto – intorno ad un tavolo, con pane e olio, per condividere e sviluppare idee e relazioni tra i presenti.  Proprio tra un boccone e l’altro, abbiamo chiesto  a Giovanna Sorbelli la sua impressione di questo primo appuntamento di AiBi, e di illustrarci, in sintesi, il suo progetto di un nuovo femminilismo:

“Essere la prima degli  ospiti  di Ai.Bi. ed è stato per me un onore ed è stato  piacevole incontrare molti amici e molte amiche intorno ad un pasto  frugale,   Pane ed olio, che. credo, sia la giusta dimensione con cui, oggi, dovremmo incontrarci, senza aver timore, poi, di sentire qualche crampo di fame, perché ci si può nutrire meravigliosamente con l’olio e con il pane, due prodotti primari, essenziali, senza ricorrere agli artifizi di catering costosi.

Stare qui con persone preparate, che ci hanno insegnato il valore della genitorialità, perché sono specializzati nella adozioni, ci ha portato su un piano di dibattito che, posso dire, ci ha arricchito un po’ tutti.

Ho proposto un progetto di cui mi sento fondatrice, anche se l’ho condiviso con tante donne e tante  associazioni che fanno parte del nostro circuito, ed ho proposto, su questo tavolo di Pane ed olio, una figura di donna che possa riappropriarsi della femminilità e, insieme, di quel  maternage che, purtroppo, stiamo perdendo.

La donna, oggi, dovrebbe ritornare a quella funzione biologica irrinunciabile, che è la maternità, che non può essere delegata a nessuno. Oggi, si è discusso, ed ho trovato molti amici favorevoli, a ripensare, per esempio, di rimodulare l’orario di lavoro, il sistema premiante di carriera e di stipendio che possa essere più a misura di madre.

Questo sarà possibile – ho proposto, e con un certo coraggio – e non tutti, forse, sono d’accordo,  un orario di 4 ore, che sia considerato full time, con uno stipendio ed una carriera garantiti per legge. Ma ho proposto, come conditio sine qua non , per trovare nuovi parametri di valutazione del contenuto lavorativo della donna, un tavolo di dibattito femminile, in cui le donne, per la prima volta, si trovino a confrontarsi sull’argomento che appartiene prima di tutto a loro, e si trovino d’accordo sulla possibilità di presentare un disegno di legge che, naturalmente, non sia delegato agli uomini, ma ad una donna, che appartenga a questo o a quello schieramento è poco importante, la trasversalità del progetto è donna,  esige esclusivamente l’autonomia di pensiero, la libertà di donne lontane dal potere maschile veramente al servizio di una popolazione –  52% della popolazione  è donna  – e che ancora aspetta delle risposte concrete al travaglio che oggi è costretta a subire, divaricandosi tra lavoro e fuori casa, e lavoro di cura.

Il fatto che le nascite siano a picco, questo la dice lunga, non è stata ancora trovata una formula risolutiva, spetta alle donne questa grande sfida”.

Grazie a Giovanna Sorbelli per l’intervista e ad AiBi per averci ospitati. Appuntamento al prossimo Pane ed Olio!

 

AiBi: www.aibi.it

Eudonna: www.eudonna.it

 

 

Sprofondati


Sprofondati. Due fiducie per convertire in legge il Decreto Sblocca Italia. Un insieme di norme che, secondo molte associazioni, è incapace di affrontare il dissesto idrogeologico del Paese. Mentre in Toscana, Liguria e in Piemonte si contano danni e sfollati, il governo dimezza il fondo destinato alle emergenze. Marica Di Pierri della onlus A Sud

Oltre la malattia


Il popolare attore Rodolfo Laganà rende pubblico di essere affetto da sclerosi multipla. Un gesto per dare una mano alla ricerca e stare vicino a chi è affetto da questa patologia. Ascoltiamo le sue parole.

Il Fondo per le Non Autosufficienze avrà 400 milioni


Lo ha confermato una nota di Palazzo Chigi dopo le nuove proteste dei malati di Sla e delle persone con disabilità. Bene, secondo il Forum del Terzo Settore, l’impegno assunto dal governo di incrementare il Fondo, ma ora arrivino risposte anche sugli altri temi che in ambito sociale costituiscono gravi mancanze nel Disegno di Legge di Stabilità. Vincenzo Falabella, presidente della Fish.

Invisibili


A quattro giorni dal debutto di Triton, l’operazione dell’Unione che sostituisce Mare Nostrum per il controllo della frontiera a sud dell’Europa, continuano gli sbarchi di migranti in Italia. “Fantasmi” li definisce Michele Sasso, giornalista de l’Espresso, nel suo ultimo reportage sui respingimenti dai porti dell’Adriatico. Ascoltiamolo ai nostri microfoni.