Per quanto riguarda le misure economiche che pesano sul deficit, l’Italia è in linea con gli altri big del Vecchio Continente. Nel nostro Paese il governo ha stanziato una somma pari al 4,2% del Pil per finanziare i provvedimenti anti-Covid: la stessa cifra messa in campo anche da Germania e Regno Unito. La media tra le economie avanzate è del 4,7%, mentre quella dell’Unione è invece del 3,7%. Lo si legge in una tabella elaborata dall’Osservatorio sui conti pubblici italiani che ha messo a confronto la portata delle misure promosse in risposta alla crisi innescata dalla pandemia.
Insieme
La cooperazione sociale cambia l’approccio del welfare aziendale. Nasce Consorzio Fiber costituito da 17 realtà imprenditoriali che aggregano oltre 100 cooperative socie con un numero di lavoratori che supera le 50 mila unità e danno vita al marchio Welfare Come Te.
A picco
Dopo l’emergenza metà delle famiglie italiane è al verde. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
Le famiglie italiane hanno accumulato problemi economici e lavorativi con il lockdown. E sul futuro, sono più quelle che prevedono tempi brutti, mentre altre si illudono sull’ “andrà tutto bene”. Il 31,8% ritiene infatti che probabilmente avrà problemi economici (sono circa 8,1 milioni di famiglie) e il 29,8% è sicuro che andrà incontro a difficoltà (7,7 milioni di famiglie). Più ottimiste il 21,9% delle famiglie intervistate (sono 5,6 milioni di famiglie resilienti) che pensa di non subire nei prossimi mesi particolari contraccolpi mentre il 16,4% (circa 4,1 milioni famiglie forti) è sicuro sulla tenuta del proprio bilancio. È quanto emerge dall’indagine Nomisma 2020 sulle famiglie italiane presentata ieri. Ma non finisce qui. Nel radar settimanale di Swg il 60% deve nero sulla situazione economica del prossimo futuro: mezzo milione sono i posti che potrebbero perdersi entro l’anno. Trovare una soluzione a questa recessione è l’unica assistenza civica volontaria che dovrebbe fare il governo.
Indietro tutta
Con l’avvio della Fase due, la recessione è ciò che spaventa maggiormente due terzi degli italiani, preoccupati anche per la difficoltà di modificare le proprie abitudini di vita rispetto a quelle pre-Covid. È quanto emerge dalle risposte a un sondaggio condotto nell’ambito dell’Osservatorio Coronavirus nato dalla collaborazione tra SWG e Area Studi Legacoop.
Fuori casa
Crollo fino al cinquanta per cento del mercato immobiliare e dei mutui nel mese di marzo 2020, durante la Fase 1 dell’emergenza Covid. Il dato è stato reso noto dal Consiglio Nazionale del Notariato dopo le rilevazioni in alcune grandi città come Roma, Milano, Torino, Napoli e Bari.
Comunità non profit
Uno studio di Euricse, centro ricerche sulla cooperazione e l’impresa sociale in Europa, accende i riflettori sulle imprese di comunità. Sono 109 quelle mappate, si occupano di turismo e agricoltura in particolare: l’obiettivo è salvare le aree interne dallo spopolamento con forme di cooperazione sociale e di produzione lavoro.
Sull’orlo del baratro
Covid, “60 milioni di persone spinte nella povertà estrema”. È la stima della Banca mondiale sugli effetti della crisi socio-economica provocata dalla pandemia. Oltre alla previsione sul dilagare dell’indigenza, la World Bank, agenzia specializzata dell’Onu che si occupa anche di sviluppo, mette in conto per quest’anno un calo di circa cinque punti percentuali dell’economia globale.
Pensionati dimenticati
Lo denuncia l’associazione di categoria di Cia-agricoltori italiani. Il servizio è di Giuseppe Manzo.
Nel Dl Rilancio del Governo non è prevista alcuna azione concreta a favore dei pensionati con assegni al minimo. È l’allarme lanciato da Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani che, pur apprezzando spirito e finalità del Decreto per la ripresa delle attività produttive e il sostegno economico alle famiglie in difficoltà e alla sanità sul territorio, lamenta le gravi carenze sul fronte degli aiuti agli anziani. Nonostante con l’emergenza Coronavirus si siano moltiplicati fenomeni di disagio sociale e nuove povertà, soprattutto fra i pensionati al minimo (oltre 2 milioni di persone con assegni da circa 500 euro) – spiega l’Anp – il REM o reddito di emergenza esclude dal beneficio i titolari di pensione diretta o indiretta, ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità. Anzi, questa nuova formulazione, con l’esclusione esplicita dei pensionati, anche di quelli al minimo, sembra persino peggiorare i criteri di accesso rispetto ai requisiti della pensione di cittadinanza che, fino ad aprile 2020, ha riguardato appena 127.984 nuclei familiari, con 145.245 persone coinvolte
Nessuno escluso
Spesa a casa per i più fragili: 1.600 consegne al giorno. Sono i risultati del protocollo d’intesa firmato da Coop, Anci e protezione civile, che ha coinvolto oltre 500 punti vendita e oltre 500 associazioni partner. “Entro la fine di maggio saranno superate le 100 mila spese consegnate”.