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Buon appetito


Diecimila euro per sostenere startup, ricercatori e studenti con idee innovative e sostenibili sulla food economy. A Bologna, fino al 3 settembre, la Call del progetto Think4Food che permetterà ai partecipanti di far conoscere la propria idea alle imprese cooperative leader del settore agroalimentare.

Ritorno nel tunnel


Dopo un lungo periodo durato cinque anni in cui il numero delle cooperative sociali in difficoltà è diminuito costantemente, nell’ultimo anno c’è un’inversione di tendenza. Ad oggi si registra un +4,5% di coop che lamenta problemi e una flessione, seppur lieve, delle imprese con un andamento in crescita. Questi i dati dell’Osservatorio Isnet che ha realizzato in partnership con Banca Etica.

In campo! Senza caporale


L’associazione Terra! lancia l’alleanza tra aziende sostenibili e migranti per uscire dal ghetto e rilanciare l’agricoltura attraverso l’inserimento lavorativo e la formazione. Il servizio di Giuseppe Manzo.

 

Borse lavoro di 10 mesi retribuite per l’inserimento di lavoratori stranieri all’interno di alcune aziende biologiche selezionate nella zona di Cerignola: tra queste, le cooperative sociali Altereco e Pietra di Scarto, che operano su beni confiscati alla mafia. Prende il via “In campo! Senza caporale”, un nuovo progetto di inclusione sociale attraverso l’agricoltura avviato dall’associazione Terra! in una zona della Puglia, la Capitanata, fortemente esposta a fenomeni di caporalato e sfruttamento del lavoro bracciantile. L’obiettivo è creare un network di aziende sostenibili capaci di accogliere alcuni lavoratori migranti finora confinati nei ghetti e fare in modo che datori di lavoro e lavoratori studino e realizzino insieme un prodotto etico e trasparente. Per Fabio Ciconte, direttore di Terra! “Con questo progetto vogliamo dimostrare che un altro modo di fare agricoltura è possibile. Restituire dignità ai lavoratori agricoli segregati nei ghetti non è soltanto un atto dovuto, ma può diventare il primo passo verso il rilancio di un’agricoltura di qualità, senza caporalato”

Verde speranza


La fattoria eco solidale del Valdarno è ormai realtà. Si chiama l’Aia di Ramarella, nel Comune di Pergine ad Arezzo, ed è una vasta area di agricoltura sociale attivata dalla cooperativa Koinè. Uno spazio abilitante per una pluralità di persone e giovani in carico ai servizi della salute mentale e sociali dove effettuare attività lavorative.

Risorsa migrante


Dopo l’Inps anche la Fondazione Leone Moressa riconosce l’apporto degli stranieri per pagare le nostre future pensioni. Come sottolinea, ai nostri microfoni, il direttore Enrico Di Pasquale. (sonoro)

Lavoro che passione, un’occasione per riattivarmi


È il nome di un progetto finanziato dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto e realizzato dalla Cooperativa Totem. Obiettivo: promuovere l’inserimento occupazionale dei giovani che non studiano né lavorano utilizzando un approccio innovativo.

No, grazie


Associazioni e sindacati rispediscono al mittente la volontà del ministro delle Politiche Agricole Centinaio di modificare la legge sul caporalato. “La norma 199 del 2016 va implementata, non cambiata”, ribadiscono anche molte cooperative sociali.

Giovan’Orti


A Lucca, i terreni incolti diventano biologici per creare nuove opportunità di lavoro. Il servizio di Giuseppe Manzo.

 

I “Giovan’Orti” di Lucca: trasformare i terreni incolti in orti biologici e per creare nuove opportunità di lavoro nell’area di Capannori. L’iniziativa per il recupero di terre e lavoro è promossa da Cooperativa Odissea, Caritas Lucca, Legambiente Capannori e Piana lucchese, Cooperativa Calafata, azienda agricola Carraia e azienda agricola Orto bio. “L’obiettivo è contrastare l’incolto agricolo, i terreni non coltivati nel nostro territorio, ma anche ‘l’incolto’ sociale, ovvero le risorse umane come, ad esempio, i giovani che non studiano e che non lavorano, i disoccupati di lunga durata, i disabili ed i richiedenti asilo – spiega Valerio Bonetti, responsabile della cooperativa Odissea”. I prodotti agricoli saranno destinati all’auto-consumo, distribuiti a scopo benefico alle famiglie in condizioni di povertà, mentre le eccedenze saranno destinate alla vendita diretta attraverso gruppi di acquisto con una pressoché totale eliminazione di sprechi.

ReI, si allarga la platea dei beneficiari


Dal primo luglio lo strumento di contrasto alla povertà è accessibile a tutti i nuclei con Isee inferiore ai 6.000 euro. Coinvolte 2,5 milioni di persone. Per ottenere il sussidio non è più necessario che in famiglia ci sia un minore, una persona con disabilità, una donna in stato di gravidanza o un disoccupato over 55.

Due ruote, zero tutele


Giornata di mobilitazione nazionale, con presidio a Roma, dei riders. I ciclo-fattorini che consegnano cibo a casa chiedono una legge nazionale, sulla scorta della Carta dei diritti, che riconosca salario, welfare e sicurezza.