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Volontari nella rete


Volontari nella rete. A Pisa, internet diventa al servizio della collettività. Il servizio è di Andrea Cardoni “alla prima edizione dell’Internet Festival di Pisa c’erano anche le storie dei volontari dell’Anpas e quelle delle popolazioni colpite dai terremoti dell’Aquila e dell’Emilia. Suv – Sono un Volontario è stato uno dei 200 eventi che a Pisa hanno visto confrontarsi esperti, scrittori, politici e imprenditori provenienti da tutto il mondo. La narrazione delle storie dei volontari è una forma di cultura popolare, resa contemporanea dalla rete. Le storie possono ridurre la vulnerabilità delle popolazioni colpite e allo stesso tempo incidere sulla ricostruzione della memoria collettiva. Internet e la credibilità delle associazioni che intervengono sul posto contribuiscono spesso a disintossicare il racconto dalle spettacolarizzazioni del dolore e della tragedia. Le storie dei volontari sono quelle semplici e quotidiane, le storie di tutti”. 

Trivelle d’Italia.


Trivelle d’Italia. È partita la nuova corsa al petrolio: una scelta azzardata per l’economia e per l’ambiente. Stefano Ciafani, vicepresidente Legambiente “ci sono 11 milioni di tonnellate di riserve certe di petrolio nei fondali italiani, gli attuali tassi di consumo li consumeremmo in sette settimane, quindi alla faccia dell’indipendenza petrolifera e energetica che va raccontando il Ministro Passera da qualche tempo a questa parte. Non è con il petrolio nei fondali marini che diventeremmo indipendenti, faremmo semplicemente fare ricchi affari alle compagnie petrolifere”. 

Piange il telefono


Piange il telefono. Gli sms solidali erano stati inviati prontamente ma, in Emilia, il denaro non è ancora arrivato. Si tratta di oltre quindici milioni di euro donati da migliaia di italiani a favore delle popolazioni terremotate attraverso i cellulari e la rete fissa. L’indice è puntato contro la burocrazia che, secondo la Protezione civile, “ci impedisce ancora di destinare i fondi ai cittadini”.

Legalità, prima di tutto


Anche le Acli, insieme a Libera, Arci e Avviso pubblico, aderiscono alla proposta di legge di iniziativa popolare. Il presidente delle Acli, Andrea Olivero. “Un appello per una proposta di legge di iniziativa popolare, diciamo a fine legislatura, ma dobbiamo avere anche il coraggio di lanciare un appello a questo Governo, al Governo Monti, perchè la credibilità di un Governo si vede anche dalla capacità di recepire iniziative come questa. Non c’è sviluppo senza legalità, senza una buona occupazione e senza, quindi, una buona economia”.

Diseguaglianze


Diseguaglianze. Tasse, costo della vita e tagli al welfare: un mix sempre più letale per il nostro stato sociale. Una via d’uscita la propone Mario Pianta, docente all’università di Urbino e tra i promotori di Sbilanciamoci! “la società civile e i movimenti devono chiedere alla politica di scendere in strada. Bisogna slegare le mani alla finanza perché se no continueremo ad essere soggetti alla speculazione come avviene fino ad adesso, rovesciare le politiche di austerità che aggravano soltano la recessione, tutelare i redditi di fronte alla perdita di occupazione e alla crescita della povertà, tutelare il lavoro e creare nuove politiche industriali orientate ad un modello di rilancio sostenibile ed equo”. 
 

 

Unità solidale


Unità solidale. Legacoopsociali, Federsolidarietà e Agci solidarietà si uniscono dando vita all’Alleanza delle cooperative italiane. Un cartello che rappresenta oltre 9.000 tra cooperative sociali e consorzi, 330mila persone occupate. Numeri che fanno dell’Alleanza delle Cooperative Sociali oltre il 90% della cooperazione impegnata nel welfare.

 

Economia a tavola


Economia a tavola. Sono soprattutto prodotti locali, spesso da esportazione: come il tartufo bianco di Asti o il salampatata del canavese. Tutti accumunati dal marchio De.co., ovvero “denominazione comunale”. Una carta che 550 sindaci italiani tentano di giocare per rilanciare l’economia locale e ridare fiducia ai cittadini. Nonostante i veti dell’Unione europea.

Da Torino verso il Sud


Chiusa ieri la tre giorni per il sesto anniversario della Fondazione Con il Sud. Il servizio è di Giuseppe Manzo. “Le buone pratiche del sud, la centralità del welfare, i distretti di economia sociale, regole di mercato a difesa delle comunità. Questi sono solo alcuni spunti della tre giorni di Torino organizzata dalla Fondazione con il Sud in collaborazione con il Forum del Terzo Settore. Nel dibattito che ha visto la presenza del Ministro Barca e del Presidente delle Acli Ponzetti, si è posto l’accento anche sul futuro dello stato sociale, tra welfare di prossimità e il rilancio delle risorse pubbliche affermando il ruolo fondamentale delle organizzazioni no profit, dell’associazionismo e della cooperazione sociale”.

Mezzogiorno di rilancio


Politica, economia, finanza e partecipazione. Da oggi a domenica Torino ospita il sesto anniversario della Fondazione Con il Sud. Nel sito del giornaleradiosociale troverete la diretta streaming dell’intera manifestazione. Sentiamo le prossime sfide della Fondazione dal suo presidente, Carlo Borgomeo “la prima è preservare il patrimonio della Fondazione e quindi gestire il patrimonio della Fondazione che ormai è 650milioni di euro in maniera prudente e oculata. Secondo è fare bene il nostro mestiere perché siamo trasparenti e abbiamo un meccanismo di monitoraggio invidiabile. Terzo continuare questo confronto, far contamiare ed essere contaminati su queste frontiere innovative”.

Profondo rosso


Nel Sud Italia, il Pil è in caduta libera così come la disoccupazione che è arrivata a livelli record. Sarà un tema al centro della manifestazione per il sesto anniversario della Fondazione Con il Sud, da domani a Torino e che il giornale radio sociale trasmetterà in diretta. Luciano Squillaci, Consigliere Delegato CSVnet.