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L’agricoltura biologica cresce ancora


Nonostante la crisi, il settore conta più di 48mila addetti, +1,3% rispetto al 2010. Sono 48.269 le persone che ci lavorano. La regione con maggiore presenza di aziende agricole biologiche si conferma la Sicilia, seguita dalla Calabria.
 

Tagli anticostituzionali


Gare d’appalto al massimo ribasso e restrizioni dei contributi pubblici. L’articolo 4 della spending review fa insorgere tutto il Terzo settore, dalle associazioni di promozione sociale a quelle di promozione sportiva.  Anche la Campagna Sbilanciamoci denuncia che il testo “è in contraddizione con la Costituzione che fa riferimento alla particolare funzione sociale del movimento cooperativo”.
 

La spending review cancella il non profit


Tutto nero su bianco nell’articolo 4 del decreto. Il servizio è di Giuseppe Manzo: l’articolo 4 della spending review impedirebbe agli enti pubblici di dare risorse a volontariato, cooperative e a tutto il mondo sociale. Questo l’allarme lanciato da Federsolidarietà che parla di effetti devastanti per la cooperazione sociale italiana. Il Presidente dell’associazione Giuseppe Guerini non ha dubbi e dice “rischiamo di arretrare sia nella sussidiareità territoriale sia nell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate che sono migliaia. Bisogna inserire un emendamento che fa salva una normativa ragionevole e utile per il Paese già adottata come buona pratica anche in Europa. Questo allarme si aggiunge alle tensioni di ieri per la cancellazione dell’Osservatorio per le associazioni di promozione sociale e volontariato”.
 

Mamma et labora


Iniziativa del Modavi contro il fenomeno delle ragazze madri. Ce ne parla il presidente, Irma Casula. “Mamma et labora è un progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso la L. 383/2000. E’un progetto attraverso il quale abbiamo provato a dare a tante ragazze madri, presenti su tutto il territorio nazionale, degli strumenti per potersi inserire meglio nel mondo del lavoro. Le ragazze madri sono oggi forse una di quelle categorie tra le più colpite dalla disoccupazione e dalla difficoltà di cercare un lavoro, proprio perché vivono da sole una maternità che chiaramente le mette ancora di più in una condizione di difficoltà e disagiata”.

Povera Italia


Una famiglia su dieci è a rischio povertà, che diventa una su quattro al Sud. È questa la nuova fotografia dell’Istat che non lascia scampo. Una situazione “vergognosa e da paese incivile”, commenta il Codacons che invita il governo a mettere mano a questa emergenza.
 

Voli per tutti


Storico accordo oggi tra la Fish e Gesac, l’ente gestore dell’Aeroporto di Napoli Capodichino per la mobilità delle persone con disabilità. L’obiettivo è di aumentare i parcheggi, i percorsi pedonali, avere dunque un approccio rispettoso dei diritti umani. Così da adeguarsi agli standard più elevati di qualità e di attenzione ai diritti dei passeggeri.
 

Green economy e ramazza


A Parma la raccolta differenziata è fatta in gran parte da cooperative sociali. Sono 10 quelle appartenenti al Consorzio solidarietà sociale che si occupano di ambiente. Danno lavoro a circa 600 persone, di cui almeno 250 in condizioni di disagio. Si tratta di realtà che hanno investito in servizi per l’ambiente, come ad esempio la raccolta porta a porta di rifiuti.
 

Idee per rialzare la testa


Stefano Zamagni, economista e presidente dell’Agenzia per il terzo settore, ha lanciato, durante la decima conferenza internazionale “Cartoline dall’Italia” in corso a Siena, alcune proposte per rilanciare il nostro Paese oltre la crisi attraverso il non profit. Tra i progetti più innovativi, quello di rilasciare “crediti formativi universitari agli studenti impegnati nel terzo settore”.
 

Generazione meno di mille euro


Sono 3 milioni e 315mila, vivono con 836 euro al mese, buona parte lavora nel Pubblico impiego e risiede al Sud. Questa è la fotografia del lavoratore precario fatta dalla Cgia di Mestre. Inoltre, uno su due ha un diploma di scuola superiore e non ha proseguito gli studi.
 

Il lavoro trema


Allarme di Legacoop in Emilia Romagna. Il terremoto ha aggravato la crisi che aveva già colpito il settore cooperativo. Sono quasi 9mila i lavoratori per i quali sono scattati gli ammortizzatori sociali. Ai nostri microfoni il presidente Paolo Cattabiani “patto di stabilità, tempi di pagamento della pubblica amministrazione, accesso al credito. Tante volte i tempi di pagamento della pubblica amministrazione con il mantenimento e il costo dell’accesso al credito producono nelle aziende, in questo caso cooperative, fan diventare i problemi di liquidità problemi di assolvenza e dato che si fallisce per cassa e non per patrimonio, la preoccupazione anziché calare, sale”.