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Unione d’intenti


“Un grande passo in avanti per la crescita umana e civica dei giovani”. Così il Forum Terzo Settore commenta il Servizio europeo di solidarietà e volontariato presentato ieri a Roma. Tra le novità: l’apertura a tutti i residenti nel vecchio continente e norme più stringenti sugli enti.

“È positivo”, si legge nella nota del Forum, “che le attività di tirocinio e lavoro siano state limitate (dal 15% al 5%), e che potranno essere realizzate solo da realtà non profit. Bene anche il rafforzamento del carattere transnazionale dell’ESVS, che assicura che le iniziative locali vedano protagonisti giovani di diversa provenienza.  Il Servizio, poi, sarà aperto non solo ai cittadini europei, ma anche ai residenti nel territorio europeo. I progetti di solidarietà, infine, dovranno essere ispirati dai bisogni concreti delle comunità: per questo è fondamentale valorizzare il ruolo delle organizzazioni della società civile”.

Acqua, un diritto per pochi


Nella Giornata mondiale, le ong denunciano le difficoltà di accesso ad un bene primario. Per Save the children, entro il 2025 metà della popolazione mondiale vivrà in aree dove è scarsa la risorsa idrica. Secondo l’Unicef: ogni giorno oltre 700 bambini muoiono per malattie legate alla contaminazione delle falde acquifere.

Accolgo, ma non posso


Svolgono un ruolo guida a livello mondiale per i diritti dei bambini, ma non riescono a fornire piena protezione e servizi ai minori richiedenti asilo. Sono i Paesi nordici, la cui lacuna è evidenziata nel rapporto dell’Istituto di Ricerca Innocenti dell’Unicef. Nel 2015, Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia hanno accolto quasi 46.000 minori non accompagnati su un totale di 88.000 in tutta l’Unione europea.

Goccia a goccia


La carenza d’acqua potrebbe interessare, per almeno un mese all’anno, circa cinque miliardi di persone entro il 2050. Lo afferma l’Onu, nel rapporto sulle acque mondiali a Brasilia. Tra le cause principali, il cambiamento climatico, l’aumento della domanda di risorse idriche e l’inquinamento.

Senza arcobaleno


Il Forum mondiale sociale si è appena concluso in Brasile. Un appuntamento importante funestato però dall’omicidio, a Rio, dell’attivista e consigliera Marielle Franco. Il servizio di Giovanna Carnevale (sonoro)

 

Resistere è creare, resistere è trasformare. Con questo motto si è svolta nei giorni scorsi la XIV edizione del Forum sociale in Brasile, un summit sui temi dell’ambiente, del lavoro, delle migrazioni e sulla critica al sistema finanziario organizzato dal basso, con 150 organizzazioni e movimenti di tutto il mondo. Ma proprio durante lo svolgimento, l’uccisione in circostanze ancora da chiarire di Marielle Franco, nota attivista per i diritti umani brasiliana, ferisce il cuore del Forum. Quasi contemporaneamente, un altro agguato a un ambientalista che si batteva per i diritti delle popolazioni indigene locali, rimasto a terra colpito da tre sicari nella foresta.

Più trasparenza e qualità


La Corte di giustizia europea ha sancito il diritto delle organizzazioni ambientaliste e della società civile a presentare casi legali relativi ai rischi per la salute derivanti dagli ogm. La sentenza ha origine nella richiesta, portata avanti da una ong tedesca, di rivedere l’autorizzazione alla soia transgenica.

Senza tregua


Continua, da parte dell’esercito turco, l’assedio del centro urbano di Afrin, l’enclave curda nel nord-ovest della Siria contro cui conduce un’offensiva militare dallo scorso 20 gennaio. Ma tutto il Paese è allo stremo dopo sette anni di bombe. Come racconta Filippo Agostino della ong Terre des Hommes che abbiamo raggiunto al telefono a Damasco. (sonoro)

Bufale al bando, ma non troppo


No a misure obbligatorie per chi pubblica fake news, ma autoregolamentazione delle singole piattaforme online. Questa la posizione della Commissione europea per evitare il rischio censura nel contrasto alla disinformazione in rete. Insoddisfatta l’associazione dei consumatori del vecchio continente.

Un altro mondo è possibile


Reti, ong, associazioni animeranno il Forum sociale mondiale in programma da oggi a sabato a Salvador de Bahia, in Brasile. Al centro degli incontri temi decisivi: dalla difesa dell’ambiente al contrasto allo sfruttamento lavorativo, dall’impegno per la giustizia ai diritti delle donne.

Senza futuro


Per l’Unicef sono insufficienti i progressi degli Stati verso un futuro più sostenibile entro il 2030. Il servizio di Giovanna Carnevale.

 

Quali progressi per l’infanzia nell’era degli obiettivi di sviluppo sostenibile? Se l’Agenda dell’Onu fissa per il 2030 17 traguardi da raggiungere a livello globale su salute, giustizia sociale, benessere, istruzione e ambiente, una prima valutazione dell’Unicef riguardo giovani e bambini fa emergere in alcuni casi una grave carenza di dati, in altri progressi insufficienti. Le proiezioni infatti mostrano che tra oggi e il 2030 altri 10 milioni di bambini potrebbero morire per cause prevenibili prima di aver compiuto 5 anni, 31 milioni potrebbero soffrire di malnutrizione cronica, 150 milioni di ragazze potrebbero sposarsi ancora minorenni e 670 milioni di persone potrebbero non avere ancora accesso di base ad acqua potabile.