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Sotto shock


Negli Usa è stato arrestato il responsabile della strage che ha causato la morte di nove persone in una chiesa metodista episcopale frequentata dalla comunità afroamericana a Charleston nello stato del South Carolina. Il presidente Obama ha parlato di attacco insensato, sottolineando ancora una volta la necessità di regolamentare la vendita di armi.

Senza fine


Da marzo ad oggi sono stati uccisi almeno 279 bambini in Yemen a causa dell’intensificarsi delle violenze. I dati arrivano dall’Unicef, che denuncia anche l’aumento dell’arruolamento di minori, utilizzati in gruppi armati e spesso feriti o mutilati.

Alta tensione


Ad Hong Kong si riaccende la mobilitazione per la libertà di voto. La riforma elettorale che il parlamento sta per approvare, prevede infatti il rigido controllo di Pechino sulle politiche della regione. La determinazione dei manifestanti deve però fare i conti con la frammentazione del movimento e la disillusione dopo la fine della protesta dello scorso autunno.

Piccoli schiavi


In Ghana migliaia di bambini lavorano nelle miniere d’oro, impiegati per il trasporto di carichi pesanti con il rischio di sviluppare malattie respiratorie o di essere avvelenati dal mercurio. Human Rights Watch denuncia l’assenza di controllo da parte del governo.

Scuole sicure


Pronta la risoluzione delle Nazioni Unite per tutelare studenti e professori. Il servizio di Fabio Piccolino. “Il prossimo 18 giugno le Nazioni Unite discuteranno la Dichiarazione scuole sicure che mira a contrastare l’uso militare degli istituti scolastici a difesa dell’istruzione dei bambini. Negli ultimi dieci anni infatti, in almeno 26 paesi del mondo le scuole si sono trasformate in basi, caserme, centri di detenzione, depositi di armi ad opera sia delle forze armate che dei gruppi di combattenti. Una pratica che mette a rischio studenti ed insegnanti, trasformando gli edifici in obiettivi sensibili. Ad aderire alla Dichiarazione scuole sicure sono attualmente trentotto paesi: l’impegno è quello di proteggere scuole ed università durante i conflitti armati”.

Legge del contrappasso


Piantare seicento alberi: è la punizione inflitta in Turchia al poliziotto che, nel maggio di due anni fa, aveva sparato gas urticante addosso ad una manifestante in piazza Taksim. L’immagine aveva fatto il giro del mondo ed è divenuta uno dei simboli della protesta. Il tribunale di Istanbul ha condannato inoltre l’agente a 20 mesi di libertà vigilata.

Nozze forzate


In Bangladesh una bambina su tre si sposa prima dei quindici anni. Secondo una ricerca di Human Right Watch si tratta di un fenomeno diffuso soprattutto nelle zone rurali, dove la povertà spinge le famiglie ad accelerare i tempi per incassare la dote, che diventa così un mezzo di sostentamento.

Filippine, l’Onu condanna la situazione delle carceri


Il comitato Ojail2nu per la prevenzione della tortura ha chiesto al governo delle Filippine di migliorare la situazione carceraria.
Sovraffollamento, scarsità di servizi essenziali e assistenza, necessità di ricorrere alle famiglie per la sopravvivenza: secondo gli ispettori è necessario trovare al più presto delle soluzioni sostanziali.
Nel paese asiatico inoltre rappresenta un grave problema la detenzione senza condanna: si calcola che solo il 35% dei detenuti lo è per sentenze passate in giudicato.

Europa arcobaleno


L’europarlamento ha approvato un rapporto sull’uguaglianza di genere nel vecchio continente in cui si riconoscono i diritti delle famiglie gay. Nel testo, che non ha elementi vincolanti per gli stati membri, si parla esplicitamente di “evoluzione della definizione di famiglia”.

Mercato troppo libero


Domani il Parlamento europeo si riunisce a Strasburgo per l’approvazione di un Trattato che mette a rischio regole, controlli e standard minimi richiesti per la circolazione della merce con gli Stati Uniti. Monica Di Sisto, portavoce Campagna Stop Ttip.