Archivi categoria: Internazionale

Un nuovo inizio


Un nuovo inizio. La Biblioteca Nazionale di Sarajevo torna a splendere. Sono passati 22 anni infatti dal rogo che la distrusse nel 1992 durante la guerra, provocando danni inestimabili: furono migliaia i manoscritti e i libri antichi, perduti per sempre. Oggi la riapertura dell’edificio è un messaggio di pace e di riconciliazione.

I conti con la storia


I conti con la storia. Venticinque anni dopo la strage di piazza Tienanmen, la questione dei diritti umani in Cina è un tema tutto da affrontare. Il servizio di Fabio Piccolino.

Intersos: preoccupazione per Sud Sudan e Repubblica Centrafricana


desertGli operatori umanitari di Intersos impegnati in Sud Sudan e Repubblica Centrafricana, denunciano le atrocità ai danni della popolazione civile, esprimendo preoccupazione per la situazione dei due paesi africani.
Situazioni diverse ma analoghe nel dramma umanitario, destinato inevitabilmente a peggiorare senza un intervento risolutivo.
Secondo Marcelo Garcia dalla Costa, Coordinatore Unità Programmi Intersos, “la responsabilità della protezione dei propri civili ricade sullo Stato, ma in Sud Sudan e in Repubblica Centrafricana, così come in altri conflitti in corso con catastrofiche conseguenze umanitarie, le parti belligeranti hanno perso la misura delle conseguenze delle loro azioni. Hanno perso la consapevolezza dei danni collaterali dei loro interventi, hanno perso il controllo delle azioni di gruppi miliziani a loro associati, degli obiettivi delle loro azioni aprendo la strada a violenza dilagante che non risparmia o addirittura prende come obiettivo donne, anziani e bambini con frequenza allucinante. In tali situazioni, solo l’attenzione e l’azione della comunità internazionale possono essere determinanti. La comunità internazionale deve essere convinta e risoluta a trovare e imporre la soluzione agli elementi che alimentano le violenze e l’odio e deve agire distinguendo, caso per caso, l’impatto immediato della propria azione dalle sue conseguenze future”.

Brasile, verso i Mondiali tra le proteste


Il 12 giugnobrasil2014 ci sarà il calcio d’inizio dei Mondiali di calcio in Brasile.
A poco più di un mese dall’inizio della manifestazione però, il clima nel paese non è affatto sereno.
Le forze dell’ordine infatti stanno cercando di pacificare la situazione delle favelas, ma sono in molti a denunciare un uso eccessivo e indiscriminato della violenza.
A gettare benzina sul fuoco ci sono poi le proteste contro gli sprechi di denaro pubblico nell’organizzazione della manifestazione.
Per richiamare l’attenzione sulla disuguaglianza sociale che accompagna il mondiale brasiliano, il Movimento dei Lavoratori Senza Terra ha occupato un terreno nei pressi dello stadio di San Paolo, costato un miliardo di dollari.

Senza futuro


Senza futuro. Finlandia, Norvegia e Svezia sono i Paesi del mondo dove salute, istruzione e condizioni sociali garantiscono il benessere alle mamme e ai loro figli. E’ il Rapporto di Save the Children sullo stato delle Madri nel Mondo. Drammatica la situazione dell’Africa sub-sahariana, dove le percentuali di decessi per parto e di mortalità entro i cinque anni sono ancora troppo alte.

Macelleria messicana


Macelleria messicana. Le forze di sicurezza del Paese sudamericani fanno un uso generalizzato della tortura e dei maltrattamenti. A rivelarlo è Juan Méndez, relatore speciale per le Nazioni Unite, che ha parlato di un numero allarmante di casi. Insulti, minacce, violenza sessuale, scosse elettriche e soffocamento, sono utilizzati come metodi investigativi in maniera sistematica.

Tensione permanente


Tensione permanente. La Repubblica Centrafricana sembra sempre più lontana da una soluzione del conflitto che dura da oltre un anno. Il servizio di Fabio Piccolino.

“L’Europa accolga i profughi della Siria”


“L’Europa accolga i profughi della Siria”. E’ l’appello dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Sono più di tre milioni infatti le persone che hanno lasciato il Paese per sfuggire alla guerra, cercando asilo nei paesi limitrofi: Libano, ma anche Giordania, Turchia e Iraq. Una convivenza complessa che gli Stati ospitanti gestiscono con difficoltà sempre maggiori.

La mano del boia


La mano del boia. Clayton Lockett, condannato a morte in Oklahoma, si è risvegliato durante l’esecuzione ed è morto d’infarto dopo un’atroce agonia. L’episodio riaccende le polemiche sulla pena capitale negli Steti Uniti. Dove quest’anno sono già state giustiziate 19 persone.

Siria tra passato e presente


Siria tra passato e presente. Resta alta la tensione nel Paese asiatico che ancora oggi fatica a ritrovare la normalità. Come racconta ai nostri microfoni Susan Dabbous, giornalista italo-siriana che il 3 aprile del 2013 è stata rapita da un gruppo legato ad al-Qaeda.