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Mamme a rischio


Mamme a rischio. Il 56% della mortalità mondiale delle madri si concentra nella solo Africa subsahariana. Amref è impegnata nella campagna Stand up for african Mothers per  formare 15.000 ostetriche locali entro il 2015 e in 13 paesi del continente. 

Intrappolati


Intrappolati. Dal Bangadesh alla Cambogia, si continua a morire sul lavoro. Una fabbrica di scarpe è crollata nel distretto di Kong Pisey, a circa 40 chilometri dalla capitale, coinvolgendo più di 100 operai e provocando diverse vittime: per ora i corpi recuperati sarebbero sei. 

Contro i pregiudizi


Contro i pregiudizi. A Marivan, provincia curda iraniana, un uomo è stato condannato alla gogna: ha dovuto girare per la città ammanettato e vestito con abiti femminili. Ma la popolazione ha risposto provocatoriamente: centinaia di donne sono scese in piazza con foulard colorati e subito le foto sono sbarcate su Facebook.
 

 

Senza fine


Senza fine. Ottantamila vittime nel conflitto in Siria dall’inizio delle ostilità, di cui  più della metà civili. Sono i numeri diffusi dall’Osservatorio siriano dei diritti umani. Per far fronte all’aggravarsi dell’emergenza umanitaria, l’Unione Europea ha deciso di stanziare 65 milioni di euro extra per assistere gli oltre quattro milioni di persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni.

Sos Africa


Sos Africa. Dopo due anni di stop il petrolio del Sud Sudan ha ricominciato a scorrere nelle condotte dirette al Mar Rosso. Ma la situazione politica e umanitaria resta difficile. La testimonianza di Daniele Moschetti, padre comboniano che vive e lavora nel Paese africano: “Quasi un milione di persone dal  Nord, dal Sudan, verso Sud Sudan, sono passate e sono nei campi di rifugiati, cioè sono una guerra civile che continua sia in Darfur, sia nel Montinuba, quindi Sud Cordofan,  e anche nel Brunei. I confini non sono ancora stati tracciati, ed è uno dei motivi  grossi di conflitto. Il problema è  che quella zona di confine è piena di petrolio. La sfida  grande è anche questa, di cercare il dialogo, esattamente con Bashir, con il Presidente del Suda, però c’è ancora molto da lavorare.” 
 

Culla della Scandinavia


Culla della Scandinavia. Finlandia, Svezia e Norvegia, sono ai primi posti dei luoghi nel mondo dove è garantito il benessere delle mamme e dei loro figli. La speciale classifica di Save the children condanna i paesi dell’Africa sub-sahariana. L’Italia si piazza al 17° posto.

Una tragedia dopo l’altra


Una tragedia dopo l’altra. Almeno otto persone sono morte a Dacca, in Bangladesh, nell’incendio di uno stabilimento tessile. Le fiamme probabilmente provocate da un corto circuito. Nel frattempo, le autorità locali hanno aggiornato a 912 vittime e oltre 2.400 feriti il bilancio del crollo del Rana Plaza, avvenuto sempre nella capitale del Paese, la scorsa settimana.
 

 

Consiglio Tuareg per la pace


Consiglio Tuareg per la pace. È il nome del nuovo movimento nato in Mali e contrario alle azioni terroristiche. Tra gli obiettivi del nuovo organismo: la pacificazione del Paese e l’unione tra i Tuareg del Nord e quelli del Sud. Ma anche tentare di trovare una soluzione politica negoziata attraverso il dialogo.

 

 

La Siria degli orrori


La Siria degli orrori. Sotto i raid di Israele anche la guerra civile non si ferma e si contano a decine i morti quotidianamente caduti sotto i colpi del regime di Assad. Ai nostri microfoni, la testimonianza di Gabriele Del Grande, giornalista freelance appena rientrato da Aleppo: “Aleppo, ormai, è una sorta di Dresda, se volete, della Siria, continuamente bombardata, mancano, per esempio, l’elettricità, non ci sono le linee telefoniche, mancano le materie primarie, la farina per il pane,  il gasolio,  il gas, per riscaldarsi, l’inverno scorso è stato un inverno durissimo, qui a parte il fatto che non si vedevano alberi in giro, li hanno tagliati tutti, tutti i parchi, tutti i giardini che già erano diventati cimiteri, circa 20-30-50 morti, quando vennero giù i palazzi”.

 

Allo stremo


Allo stremo. 260 mila persone, di cui la metà bambini, morte per fame in 18 mesi. È il bilancio della carestia e crisi alimentare che ha colpito la Somalia tra ottobre 2010 e aprile 2012. I dati, della Fao e dalla rete di ong Fews Net, certificano che si tratta del 4,6% della popolazione totale e il 10% dei bimbi sotto i cinque anni.