Africa, strategia comune contro l’Ebola

di Fabio Piccolino

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Ebola_virusIl virus dell’Ebola continua a terrorizzare l’Africa occidentale.
L’epidemia, che fino ad ora ha fatto registrare 759 casi e 467 morti in Guinea, Sierra Leone e Liberia, rischia di diffondersi ancora di più a causa delle molte persone in fuga per sfuggire al virus.
I Ministri della sanità di 11 paesi dell’Africa occidentale, insieme all’Organizzazione Mondiale della Sanità, hanno adottato una strategia comune per combattere l’emergenza.
Ad essere coinvolti, oltre ai tre paesi in cui il virus è già esploso, sono Costa d’Avorio, Repubblica democratica del Congo, Gambia, Ghana, Senegal, Uganda, Mali e Guinea-Bissau.
Il programma prevede innanzitutto la sensibilizzazione delle persone: in alcune zone infatti, pratiche culturali e credenze popolari hanno ostacolato le misure di contrasto, contribuendo alla diffusione della malattia.
L’Organizzazione mondiale della Sanità avrà un centro di controllo in Guinea per supportare e coordinare le operazioni.
L’OMS ha inviato inoltre più di 150 esperti in Africa occidentale per cercare di contenere l’epidemia.
La Sierra Leone ha annunciato lo stanziamento di 1,32 milioni di euro per la lotta contro l’Ebola, destinati alla campagna di sensibilizzazione e prevenzione, ma anche ai bisogni logistici delle squadre in campo.
I paesi coinvolti hanno promesso inoltre maggiore collaborazione e comunicazione fra di loro.
Non esiste un vaccino o una cura contro il virus dell’Ebola, che si diffonde attraverso il contatto con fluidi corporei e uccide fino al 90% delle persone infette.
La malattia ha un periodo di incubazione compreso tra i 2 e i 21 giorni, e si manifesta con forti mal di testa, diarrea, vomito ed emorragie interne.