Archivi categoria: Internazionale

In emergenza


In emergenza. Sono un milione e duecentomila le persone colpite dal tifone Hagupit nelle Filippine. Secondo le prime valutazioni di Oxfam, a lavoro sull’isola di Samar, la priorità è garantire agli sfollati nei centri di evacuazione acqua e beni prima necessità, prevenendo la diffusione di malattie. La tempesta ha provocato gravi danni alle abitazioni e all’agricoltura.

“La mia vita tra i poveri dell’Ecuador”


A Maria Luisa Cortinovis il premio “Volontario dell’anno” promosso dalla Focsiv. Ascoltiamo il suo ricordo all’arrivo nel Paese sudamericano nella sua prima missione del 1967.

Piccole speranze


Inaugurato un nuovo reparto di maternità pubblico a Kabul. Si trova in un popoloso distretto nella parte occidentale della capitale afgana. Qui lavora l’équipe di Medici Senza Frontiere ed è l’unica possibilità per poter ricevere assistenza medica pubblica in zona.

Schiavi moderni


Il lavoro forzato e minorile continua ad essere una consuetudine in molte parti del mondo. Il servizio di Fabio Piccolino. Olio di palma dalla Malesia, canna da zucchero dall’ India, vaniglia dal Madagascar, pesce dal Kenya, vestiti dal Bangladesh. Sono solo alcuni dei beni prodotti dal lavoro minorile o dal lavoro forzato, secondo l’ Ufficio per gli affari internazionali degli Stati Uniti. L’elenco infatti, viene stilato ogni anno e presentato al Congresso per monitorare e fornire informazioni sul traffico di esseri umani e sul lavoro forzato, con l’obiettivo di tutelare i lavoratori, innalzare gli standard di vita e combattere lo sfruttamento e l’impiego di minori. Il rapporto viene realizzato utilizzando dati pubblici, visite in loco ed informazioni elaborate da istituzioni accademiche e organizzazioni non governative.

In cerca di giustizia


Non si placa in Messico la mobilitazione popolare per cercare di fare chiarezza sulla scomparsa dei 43 studenti nello stato di Guerrero lo scorso 26 settembre. I manifestanti chiedono verità e denunciano le responsabilità del governo del conservatore Enrique Peña Nieto, accusandolo di collusione con la criminalità.

F35, no grazie


Il governo israeliano ha ridotto di oltre la metà il secondo ordine per l’acquisto del cacciabombardiere americano. Gerusalemme ne acquisterà solo 14 esemplari dei 31 programmati. Il motivo è l’eccessivo costo e la poca sicurezza di questi velivoli.

Una sfida da vincere


Oggi è la giornata internazionale per la lotta contro l’aids, ma in molti Paesi del mondo l’accesso alle cure rimane complesso. Il servizio è di Fabio Piccolino: oggi è la Giornata Mondiale contro l’Aids, malattia che colpisce nel mondo oltre due milioni di persone. Medici Senza Frontiere lancia un appello affinchè venga risolto il problema dell’accesso alle terapie antiretrovirali: nei paesi poveri come Zimbabwe e Malawi, infatti, le persone sieropositive devono affrontare lunghi viaggi per avere accesso ai farmaci, e questo scoraggia molti a continuare la terapia.
L’alternativa è quella dei “gruppi comunitari”, attraverso i quali i pazienti vanno a turno fino alla clinica e ritirano i farmaci per tutti gli altri, con un accesso prioritario che evita lunghe attese.
Il gruppo comunitario inoltre, consente ai pazienti di sostenersi ed aiutarsi reciprocamente.

Occupy Central


Occupy Central. Ancora tensioni ad Hong Kong dove la polizia ha sgomberato buona parte del grande accampamento di Mong Kok, occupato dai manifestanti che continuano dal 28 settembre scorso a chiedere le dimissioni del capo del governo e il suffragio universale per le elezioni del 2017. Ma a che punto è questa protesta? Lo abbiamo chiesto a Romeo Orlandi, presidente dell’Osservatorio Asia.

Allarme rosso


Allarme rosso. Secondo il programma alimentare delle Nazioni Unite, il 44% dei pakistani soffre di malnutrizione: una situazione dovuta alla crisi economica ma anche alla carenza cronica di servizi sociali nel Paese. A complicare le cose c’è anche la diffusione della poliomelite, a causa delle insufficienti misure di contrasto messe in atto.

Cina, nuova legge contro la violenza domestica


abusePassi in avanti per i diritti delle donne in Cina: il parlamento infatti ha diffuso la prima bozza di un provvedimento contro la violenza domestica.
La nuova legge tutela le vittime di abusi e aggressioni e dà loro la possibilità di avviare una causa entro 30 giorni, con l’obbligo per la polizia di tutelarne l’incolumità; scuole, ospedali e altre istituzioni dovranno inoltre denunciare i casi di cui vengano a conoscenza.
Anche se le nuove norme non riguarderanno le coppie non sposate o divorziate, si tratta comunque di un passo in avanti nell’affermazione dei diritti, se si considera che fino al 2001 la legge non ammetteva il divorzio per abusi all’interno della coppia e la violenza domestica non era considerata illegale.
Si stima che nella Repubblica popolare cinese il 40% delle donne sposate ha subito violenza fisica o sessuale.